E’ sempre il ministro del lavoro Giuliano Poletti, come già avvenuto qualche settimana fa, ad auspicare l’avvio di un percorso che conduca al reintegro completo delle migliaia di persone ancora sprovviste di una via d’uscita sicura a distanza di due anni e mezzo dall’entrata in vigore della legge sulle pensioni.
Nello specifico, il successore di Elsa Fornero ed Enrico Giovannini ha chiamato a raccolta tutti gli esponenti delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato, unitamente ai vertici Inps, ora a capo di Vittorio Conti dopo il turbolento addio di Antonio Mastrapasqua.
Tutto ciò, mentre in Parlamento si continua a cercare la quadra sulle possibilità di recupero tra gli esodati, per una soluzione che soddisfi le attese della Ragioneria di Stato, la quale, nel recente passato, non ha mancato di alzare le proprie osservazioni sulle coperture carenti per questi interventi, bloccando, di fatto, le possibili scappatoie individuate alle Camere.
Nel frattempo, prosegue l’iter delle categorie in procinto di accedere alla salvaguardia pensionistica. Si tratta, come d’abitudine da un paio d’anni a questa parte, di piccoli frangenti rispetto alla popolazione intera, di volta in volta salvati per opera di piccole concessioni di bilancio. Ultimi, in ordine di tempo, sono i 17mila selezionati dalla platea sterminata degli esodati, il cui accesso al welfare è stato assicurato dalla legge di stabilità 2014.
Negli ultimi giorni, per questa tranche, è stata diffusa una circolare da parte dello stesso istituto di previdenza che stabilisce le regole per la presentazione delle richieste di riconoscimento dei requisiti per la pensione, con deroga alla riforma Fornero e dunque in base a requisiti precedentemente maturati.
Il termine ultimo per inoltrare le domande agli uffici territoriali dell’Inps, che poi esamineranno i casi segnalati dai diretti interessati, sarà il prossimo lunedì 16 giugno.
Per tutte le informazioni sulle categorie incluse nel provvedimento, vai a questo speciale esodati 2014
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