Il superamento dell’esame di Stato in architettura consente l’iscrizione all’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, secondo il DPR 328/2001 che disciplina la costituzione dell’Ordine, secondo la suddivisione nelle sezioni A e B. Nei confronti di coloro che sono iscritti nella sezione A spetta il titolo di architetto, mentre quelli iscritti nella seconda sezione, la B, conseguono il titolo di architetto junior.
La nostra redazione ha chiesto all’Architetto Alberto Fabio Ceccarelli quali sono i consigli più utili per prepararsi adeguatamente alle prove. Di seguito si riportano le indicazioni fornite su come affrontare la seconda prova scritta.
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Come è suddivisa la seconda prova scritta?
La seconda prova scritta riguarda argomenti che vertono sulle problematiche culturali e conoscitive dell’architettura. Vuole quindi misurare la cultura del candidato, attraverso tematiche che possono variare, analogamente alla prova grafica, da 1 a 4 a scelta, da svolgersi normalmente in 4 ore. Può essere svolta da tutti i candidati, ammessi “sub iudice” rispetto ai risultati della prova grafica e prima prova scritta il giorno dopo di questa, o dopo diverse settimane o mesi, se la commissione ha deciso di ammettere solo i sufficienti delle prime due prove. Si svolge normalmente su fogli A4.
Quali tematiche ha ad oggetto?
Anche in questo caso le varie sedi e le commissioni d’esame che si avvicendano di anno in anno, possono diversificare notevolmente le richieste. Queste vertono normalmente su fatti di cronaca legati all’architettura, come la Biennale di architettura di Venezia, l’ Expo’ di Milano, ricorrenze di nascita o morte di figure emblematiche dell’architettura, un architetto o un’opera di architettura che ha colpito maggiormente il candidato, o progetti emblematici in corso di realizzazione, di cui si chiede un commento; in altri casi le tematiche possono essere riferite più propriamente alla professione, vertenti quindi la verifica di una adeguata conoscenza normativa o procedurale del candidato, con quesiti su normative procedurali urbanistico edilizie, o iter da seguire per un incarico professionale con committente pubblico o privato, sulla base di quanto specificato dal Codice appalti e dalla recente riforma delle professioni, che ha generato nuovi e più stringenti obblighi per i professionisti. Anche gli aspetti, i vincoli e le procedure disciplinate dal Codice dei beni culturali e dal Codice ambiente sono spesso richieste, anche sulla base di fatti di cronaca che evidenziano il cattivo stato del territorio. Da precisare anche che nelle sedi Emiliane di Parma e Ferrara, ove le 3 prove si svolgono nello stesso giorno in 8 ore, in alcuni casi sono stati proposti da 4 a 10 quiz relativi alle principali norme urbanistico edilizie ed igienico sanitarie vigenti, oltre a quelle che disciplinano la professione e gli onorari professionali (nuove norme deontologiche).
Quali consigli utili?
Anche in questo caso, come nella prima prova scritta, è fondamentale il dono della sintesi e una scrittura leggibile, pena la bocciatura. Per questa prova, oltre alla personale cultura, che deve essere sempre aggiornata ai fatti di cronaca più recenti legati alla professione, è fondamentale avere un quadro generale normativo procedurale e tecnico. In tal senso il Prontuario tecnico urbanistico amministrativo, V ed. è realizzato proprio per dare al candidato una panoramica generale sulla professione e sulle norme. Inoltre proprio in funzione della seconda prova scritta, nel cd – rom allegato, oltre ad un sunto sulla storia dell’architettura, dell’urbanistica e del restauro, sono presenti le risoluzioni di alcune seconde prove scritte, realizzate dall’autore, oltre ad alcune schede ove è specificato – altro argomento spesso richiesto nella seconda prova – l’iter procedurale di un incarico, sia esso di nuova costruzione o di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, o ristrutturazione edilizia, con i vari step, dall’obbligatoria lettera d’incarico, fino agli adempimenti successivi alla fine lavori. Da precisare infine che, essendo anche il tema della bioclimatica e del risparmio energetico spesso richiesto nella seconda prova, su questo argomento si rimanda invece alla Guida pratica alla progettazione V ed, che ha uno specifico capitolo che tratta nella sua interezza l’argomento.
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