Polemica scoppiata sulle pensioni di Luglio 2023. Al centro del bersaglio una piccola vocina sul cedolino pensione che spaccia la Quattordicesima per aumento delle pensioni basse. Il caso è scoppiato da una segnalazione di Spi Cgil, che ha notato la discrepanza di voci sulle disposizioni di pagamento di alcuni cedolini pensione.
In alcuni di questi l’importo della Quattordicesima, pagata nel mese di luglio, è stato indicato come “Aumento delle pensioni basse 2023” come se questo importo accreditato in realtà corrispondesse all’incremento deciso dal governo con l’ultima Manovra di bilancio. Una circostanza che secondo la segretaria di Spi Cgil Tania Sacchetti “può ingenerare confusione”.
Di poco fa però un comunicato Inps ha precisato l’errore e comunicato di aver provveduto a separare le due voci, che erano state erroneamente equiparate. Queste le parole dell’ente: “La dicitura “aumento pensioni basse 2023”, erroneamente riportata per una ridotta platea di pensionati, è stata cambiata al fine di semplificare la lettura dei diversi importi specifici”.
Ora quindi i pensionati, che devono ricevere sia la Quattordicesima sia l’aumento delle pensioni minime, si vedranno accreditare gli importi corretti, in due voce distinte.
Riassumiamo cosa è successo.
Indice
Errore sulle Pensioni di Luglio: il caso Quattordicesima 2023
Da ieri si è alzato lo scudo di voci contro il cedolino pensione Inps di Luglio, perché alcuni pensionati si erano visti accreditare la Quattordicesima 2023 sotto voce di “aumento pensioni basse”, lasciando intendere che questa somma corrispondesse a un aumento delle pensioni minime deciso dal governo per il 2023.
L’accredito della Quattordicesima sul cedolino pensione “spacciata per “aumento delle pensioni basse 2023” “è un errore grave che non ha ragioni – aveva spiegato la sindacalista Sacchetti: ” Scrivendo “Aumento delle pensioni basse 2023” si fa pensare che sia una misura decisa adesso e si rischia di accreditare l’idea che sia una cifra che arriva tutti i mesi, mentre invece sarà percepita solo una tantum. La quattordicesima poi è di importo superiore mentre gli aumenti sono di pochi euro, anche se questo mese i pensionati devono recuperare gli arretrati dall’inizio dell’anno. Credo che l’Inps debba correggere l’errore, magari con un comunicato di chiarimento”.
In sostanza, un normale sussidio, che viene accreditato ogni anno da diverso tempo, veniva spacciato sulle pensioni di luglio per aumento deciso dal governo quest’anno. Cgil ha quindi chiesto che l’Inps correggesse subito l’errore e modificasse la voce sul cedolino.
Anche i 5 stelle avevano alzato le barricate. “Il nuovo corso dell’Inps targato Giorgia Meloni si apre con un atto propagandistico senza precedenti”, si legge in una nota della senatrice pentastellata Barbara Guidolin. “In alcuni cedolini di luglio i pensionati vengono indotti a credere che la 14/a sia in realtà una gentile concessione del governo. Siamo di fronte a un evidente sotterfugio per mascherare l’inerzia dell’esecutivo sul fronte pensionistico”, ha aggiunto Guidolin.
A svista corretta, riassumiamo e ricordiamo la differenza tra Quattordicesima e il reale aumento delle pensioni minime 2023, che sono due cose ben diverse.
Errore pensioni di Luglio: l’Inps corregge la svista
Sembra ora tutto risolto, perché l’Inps ha diramato un comunicato stampa per comunicare che provvederà a separare le due voci sotto accusa sul cedolino delle pensioni di luglio 2023, almeno di quelle che hanno diritto a entrambi gli accrediti: sia la Quattordicesima sia l’incremento delle pensioni minime.
Come si legge nella nota stampa: “I pensionati che nel mese di luglio 2023 percepiranno la cosiddetta quattordicesima mensilità e l’incremento della pensione uguale o inferiore al trattamento minimo possono consultare il loro cedolino in cui sono identificate in modo separato le due voci”.
Inps ha ammesso l’errore, scrivendo: “La dicitura “aumento pensioni basse 2023”, erroneamente riportata per una ridotta platea di pensionati, è stata cambiata al fine di semplificare la lettura dei diversi importi specifici.
Tutto risolto quindi: “nei cedolini le due somme sono ora identificate rispettivamente come QUATTORDICESIMA – LEGGE 3 AGOSTO 2007, N.127) – CREDITO ANNO 2023, e INCREMENTO LEGGE 197/2022. A ognuna delle voci corrisponde una nota illustrativa riportata in coda al cedolino stesso”, spiega l’istituto.
Cos’è la Quattordicesima
La prossima mensilità di pensione di luglio 2023 vedrà l’erogazione, da parte dell’Inps, di una somma aggiuntiva, detta anche quattordicesima. Non verrà erogata a tutti, ma solo a chi è in possesso di limiti di reddito prefissati >> Chi riceve la Quattordicesima 2023.
Per stabilire il diritto o meno alla quattordicesima si assume il reddito annuo del richiedente, il quale dev’essere inferiore ai limiti indicati in tabella.
Gli importi della quattordicesima vengono infatti differenziati in base alla fascia di reddito in cui si inquadra il beneficiario, se fino a 1,5 volte o 2 volte l’assegno minimo.
La somma aggiuntiva, viene erogata d’ufficio per i soggetti per i quali nelle banche dati dell’Istituto sono disponibili i dati reddituali utili per effettuare la lavorazione.
A coloro che perfezionano il requisito anagrafico richiesto dal 1° agosto 2023 (pensioni gestite nei sistemi integrati) o dal 1° luglio 2023 (pensioni gestite nei sistemi della Gestione pubblica) al 31 dicembre 2023, e ai soggetti divenuti titolari di pensione nel corso del 2023, che rientrino nei limiti anagrafici e reddituali normativamente previsti, la quattordicesima sarà, come di consueto, attribuita d’ufficio con la rata di dicembre 2023.
Cos’è l’aumento delle pensioni minime 2023
L’aumento delle pensioni minime è cosa ben diversa dalla Quattordicesima. Si tratta infatti
Con la mensilità delle pensioni di luglio è in arrivo un importante aumento per le pensioni minime. La Legge di Bilancio 2023 aveva infatti previsto l’innalzamento dell’importo del trattamento minimo Inps a 600 euro per quest’anno, ma a causa di alcuni ritardi nell’individuazione dei beneficiari, l’aumento sarà accreditato proprio a partire dal prossimo mese. La buona notizia è che, essendo l’aumento stato previsto a partire da gennaio, a luglio arriveranno anche gli arretrati. A confermarlo è proprio l’Inps che con il Messaggio numero 2329 del 22 giugno ha fornito tutte le istruzioni e i chiarimenti sui beneficiari >> Le tabelle e i nuovi importi delle pensioni minime 2023.
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