Non c’è bisogno di dire che in poche ore sono già oltre 12 mila i clic ricevuti dalla proposta; votare è molto semplice ed immediato del resto, sul sito del Comune di Roma un banner consente di scegliere tra due risposte alla domanda “ Volete che Roma Capitale gestisca direttamente la riscossione coattiva delle proprie entrate tributarie e patrimoniali?”. A questo quesito si potrà rispondere spuntando il “sì” oppure optando per un “no”, voglio che sia affidata a un soggetto privato, come Equitalia spa, selezionato mediante una gara a evidenza pubblica.
L’iniziativa, come detto, è stata proposta dal sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno: un referendum via internet vincolante per la presentazione in giunta della delibera che stabilisce che Roma Capitale gestisca direttamente la fase di riscossione coattiva delle proprie entrate tributarie e patrimoniali e delle sanzioni amministrative mediante lo strumento dell’ingiunzione.
“A partire dal primo luglio 2013 termineranno tutte le concessioni dei Comuni in favore di Equitalia S.p.a. per la riscossione coattiva delle entrate, tributarie e patrimoniali. – ha chiarito Alemanno – Per questo ho predisposto una delibera ma ritengo sia importante, prima di approvarla, di sottoporre tale scelta ai cittadini”.
A presentare l’iniziativa, insieme al primo cittadino, anche Giorgia Frasacco, il cui padre si è tolto la vita per i debiti accumulati dall’azienda nei confronti dello Stato per 60 mila euro, e Patrizia Sterlicchio, il cui marito, per lo stesso motivo, era entrato in depressione finendo per allontanarsi dalla moglie, due degli ultimi recenti casi che purtroppo stanno diventando una triste abitudine fra i contribuenti italiani che si trovano sempre più stretti nella morsa del fisco.
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