La pronuncia ha reso possibile il taglio dei mancati pagamenti lamentati da Equitalia, scesi da 87mila a 11mila sulla base della legge relativa alla “Composizione della crisi da sovraindebitamento”. QUI IL TESTO DELLA LEGGE
Ne dà notizie il Corriere della Sera, che ha fatto presente come la legge presentata dal governo di Mario Monti finalizzata al sostegno di piccoli imprenditori, contribuenti e consumatori alle prese con situazioni difficili sul piano economico.
Secondo quanto previsto dalla legge in questione, il soggetto può accedere a un pagamento del proprio debito anche in forma ridotta, seppure a particolari condizioni e in presenza di requisiti certi.
La vicenda
Partita nel 2002, la vertenza ha visto la contribuente fare fronte a un debito inevaso nel 1996: l’ammontare della cifra contestata alla signora Stucchi era pari a 26 milioni di lire, che, però, diciannove anni or sono, con stipendio poco sopra il milione di lire e due figli a carico, non poteva saldare.
Così, ha raccontato l’avvocato, l’importo è schizzato a 51mila euro nella cartella reclamata da Equitalia, cui si sono aggiunti 31mila euro di interessi e ulteriori 278 di compensi di riscossione.
La prima richiesta della difesa è stata quella di arrivare a una rateizzazione del debito, che avrebbe consentito alla contribuente di fare fronte al debito reclamato da Equitalia con maggiore tranquillità.
Poi, però, in base alla legge sulla “Composizione della crisi da sovraindebitamento” si è arrivati alla definizione di un debito assai inferiore, appurato il patrimonio detenuto dalla donna, titolare di una porzione della casa ereditata a seguito della morte del padre. Valore calcolato: 11mila euro. Il giudice, applicando la norma del governo Monti – che l’esecutivo di Enrico Letta aveva ritoccato – ha accettato.
Chi può accedervi. Tutti i debitori, pubblici e privati, possono accedere alla procedura di pagamento ridotto dei debiti con il fisco, purché non siano da ritenere fallibili dal punto di vista tecnico. Necessario l’ok dei almeno il 60% dei creditori.
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Aggiornamento: dal testo sopra collegato,
MODIFICAZIONI APPORTATE IN SEDE DI CONVERSIONE AL DECRETO-LEGGE 22 DICEMBRE 2011, N. 212
Gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11 e 12 sono soppressi.
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