Elezioni 2018, come funziona il tagliando antifrode sulla scheda elettorale

Il meccanismo è stato introdotto per contrastare la contraffazione delle schede elettorali

Redazione 27/02/18
Tra le novità della scheda elettorale delle Elezioni 2018 che gli italiani si troveranno di fronte fra meno di una settimana alle urne, c’è il tagliando antifrode, introdotto dal Rosatellum. Vediamo nel dettaglio cos’è, come funziona e cosa dovrà fare l’elettore al seggio. Scopri come si vota con la nuova scheda elettorale

Cos’è il tagliando antifrode

All’interno della scheda elettorale che l’elettore riceverà ai seggi delle Elezioni 2018 sarà presente un tagliando cartaceo contenente un codice progressivo alfanumerico generato in serie che verrà annotato sul registro elettorale.

Dopo aver espresso il proprio voto l‘elettore dovrà consegnare la scheda elettorale chiusa al presidente di seggio, e non metterla nell’urna, diversamente dalle precedenti elezioni.

Il presidente di seggio staccherà il tagliando dalla scheda elettorale e confronterà il codice con quello annotato sul registro elettorale. Dopo il controllo inserirà la scheda nell’urna che, così tornerà ad essere anonima.

Il tagliando antifrode è stato inserito per contrastare la contraffazione delle schede, compilate fuori dal seggio e poi introdotte illegalmente.

Questo nuovo meccanismo è stato introdotto con la nuova legge elettorale Rosatellum, aggiornando l’articolo 58 della legge 361 del 1957:
“L’elettore consegna al presidente la scheda chiusa e la matita. Il presidente constata la chiusura della scheda e, ove questa non sia chiusa, invita l’elettore a chiuderla, facendolo rientrare in cabina; ne verifica l’identita’ esaminando la firma e il bollo, e confrontando il numero scritto sull’appendice con quello scritto sulla lista; ne distacca l’appendice seguendo la linea tratteggiata, stacca il tagliando antifrode dalla scheda, controlla che il numero progressivo sia lo stesso annotato prima della consegna e, successivamente, pone la scheda senza tagliando nell’urna”.

Cosa deve portare l’elettore al seggio per votare

Ricordiamo che per poter votare l’elettore deve presentarsi al seggio munito di un documento di identità valido ricompreso in una delle tre seguenti categorie:

  • a) carta d’identità o altro documento d’identificazione munito di fotografia, anche se scaduto, rilasciato dalla pubblica amministrazione;
  • b) tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, purché munita di fotografia e convalidata da un Comando militare;
  • c) tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, purché munita di fotografia.

L’elettore dovrà presentarsi munito anche di tessera elettorale che è possibile richiedere e/o rinnovare presso l’ufficio elettorale del comune di residenza. In occasione delle Elezioni 2018 gli uffici elettorali comunali resteranno aperti dalle ore 9 alle ore 18 nei due giorni antecedenti la data della consultazione e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di votazione, e quindi dalle ore 7 alle ore 23.

Per maggior informazioni sul voto è possibile consultare anche le FAQ sulle Elezioni 2018 del Ministero dell’Interno.

Redazione

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