Moltissime persone, anche oggi, hanno raggiunto l’area antistante la basilica per assistere all’annuncio dell’Habemus Papam, forniti di ombrelli e mantelle, con la chiara intenzione di sostare a lungo al cospetto del “cupolone”, quali che fossero le condizioni meteorologiche.
Ma nel momento peggiore dell’acquazzone, ieri, un intrepido pellegrino armato solo di un saio ha sfidato le intemperie guidato dalla propria, granitica fede interiore. In ginocchio sul sagrato del Vaticano, a piedi nudi e appoggiato al bastone compagno di viaggio, l’imperturbabile credente è già il manifesto di questa fase delicata della Chiesa, che si appella alla purezza d’animo dei fedeli in attesa dell’elezione del nuovo Papa.
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