Nuovo Dpcm: movida, mascherine, bar e cerimonie. Tutti i nuovi divieti

Prorogato al 31 gennaio lo stato d’emergenza, obbligo mascherine da subito, proroga norme anti-covid, proroga cassa integrazione. Ecco il testo integrale in Pdf

Chiara Arroi 13/10/20
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(Foto Governo.it) Firmato il nuovo Dpcm con le misure di contrasto alla seconda ondata di Covid. Il premier Giuseppe Conte e il ministro della salute Roberto Speranza hanno apposto la loro firma e dato il via al provvedimento, che avrà durata 30 giorni. Tra le misure in vigore: niente feste private al chiuso o all’aperto, una forte raccomandazione a evitare ospiti in casa, per feste o cene con più di sei familiari o amici non conviventi.

Altre novità con cui tutti dovremo fare i conti per il prossimo mese: ristoranti e bar dovranno chiudere alle 24 ma dalle 21 sarà vietato consumare in piedi, quindi potranno continuare a servire i clienti solo i locali che abbiano tavoli, al chiuso o all’aperto. Torna poi il divieto di gite scolastiche e anche lo stop al calcetto e agli altri sport di contatto svolti a livello amatoriale.

Ricordiamo che fino a oggi valeva la proroga dello scorso Dpcm con l’aggiunta della novità delle mascherine obbligatorie anche all’aperto.

Dpcm e misure in vigore fino al 15 ottobre

Approvato il 7 ottobre dal Consiglio dei ministriil decreto ottobre che proroga lo stato di emergenza al 31 gennaio 2021, e con esso le misure anti-covid fin in vigore fino al 15 ottobre, e aggiunge l’obbligo di indossare la mascherina ovunque, anche all’aperto. Il varo del provvedimento è avvenuto il 7 ottobre, dopo il via libera del Parlamento alla risoluzione di maggioranza con le misure anti-contagio.

Il testo proroga, al 31 gennaio 2021, le disposizioni già in vigore che prevedono la possibilità per il governo di adottare misure volte a contenere e contrastare i rischi sanitari derivanti dalla diffusione del virus SARS-CoV-2, e stabilisce il varo di un nuovo provvedimento dal 15 ottobre in poi. Ecco perché è stato ora firmato il nuovo Dpcm, con misure specifiche anti-covid valide su tutto il territorio nazionale. Il nuovo testo ha durata 30 giorni.

Chi non rispetta le norme introdotte o prorogate rischia multe da 400 euro a 1000 euro. In prima battuta il tetto massimo era di 3000 euro. A però maggio il Parlamento ha ridotto le sanzioni massime. Chi ha contratto il Covid ma non rispetta la quarantena può incorrere in una sanzione penale con l’arresto da 3 a 18 mesi, oltre che in un’ammenda da 500 a 5.000 euro.

Ciò che è venuto fuori quindi dalla precedente riunione del Cdm il 7 ottobre è stata la proroga del vecchio Dpcm, che in pratica ha esteso fino al 15 ottobre le misure anti-covid già attive. Dal 15 ottobre, per 30 giorni, vale invece il nuovo Dpcm firmato.

Vediamo in breve come cambierà la nostra vita per i prossimi 30 giorni e cosa è stato stabilito con il nuovo Dpcm firmato da Conte e Speranza.

Nuovo Dpcm dal 15 ottobre: durata 30 giorni 

Il nuovo decreto di contenimento contagi avrà una durata di 30 giorni. Fino a oggi il governo ha prorogato le misure anti-covid già in essere al 15 ottobre, con la novità dell’obbligo mascherina anche all’aperto, fin da subito. Dal 15 ottobre invece (e per 30 giorni) vale il nuovo Dpcm.

Le norme anti-contagio 

Restano ferme e ben fissate le norme anti contagio in vigore fin dall’inizio di questa pandemia:

  • distanziamento fisico di almeno un metro,
  • divieto di assembramento,
  • rispetto delle misure igieniche a partire dal lavaggio delle mani,
  • obbligo di stare a casa con più di 37,5 di febbre.

App Immuni 

L’app Immuni per il tracciamento dei soggetti entrati in contatto con persone positive al Covid potrà restare operativa fino al 31 dicembre 2021 (non più il 31 dicembre 2020). Dopo quel termine tutti i dati personali dovranno essere “cancellati o resi definitivamente anonimi”.

Nuovo Dpcm dal 15 ottobre: smart working e lavoro

Con la proroga dello stato di emergenza al 31 gennaio 2021, resta anche l’incentivo allo smart working per tutti i lavori che possano applicarlo. Resta l’obbligo di rispettare i protocolli di sicurezza definiti per la riapertura dei luoghi di lavoro, di ristoranti e locali.

Ma il nuovo Dpcm preme ancora di più l’acceleratore sul lavoro agile. l testo raccomanda di incentivare questa modalità di lavoro, ferie, congedi retribuiti per i dipendenti e di applicare i protocolli di sicurezza anti-contagio come l’uso della mascherina dove non sia possibile mantenere il metro di distanziamento.

Viene poi chiesto di sanificare i luoghi di lavoro. Resta ferma la forma semplificata di smart working: non servirà stipulare accordi individuali con i lavoratori.

Diktat ai governatori di Regione

In tema di misure restrittive, l’idea è quella di consentire ai governatori delle Regioni italiane di adottare proprie disposizioni, ma solo se più restrittive di quelle nazionali. In pratica si vuole vietare loro di adottare in modo arbitrario misure più lassive e soft, rispetto alle decisioni prese dal Governo.

Nuovo Dpcm dal 15 ottobre: obbligo mascherine

L’articolo 1 del dpcm stabilisce che è obbligatorio portare sempre con sé le mascherine di protezione e indossarle nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande.

Escluso dall’obbligo di indossare i dispositivi:

  • chi fa sport
  • i bambini sotto i 6 anni
  • chi ha patologie e disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.

Inoltre viene raccomandato fortemente di indossare la mascherina anche nelle case in presenza di persone non conviventi.

Nuovo Dpcm dal 15 ottobre: feste vietate

Restano chiuse le sale da ballo e discoteche, all’aperto o al chiuso, mentre sono permesse fiere e congressi. La novità, rispetto ai precedenti dpcm, è che sono vietate le feste in tutti i luoghi al chiuso e all’aperto.

Restano consentite le cerimonie civili o religiose come ad esempio i matrimoni. Le feste conseguenti alle cerimonie possono invece svolgersi con la partecipazione massima di 30 persone nel rispetto dei protocolli e delle linee guida vigenti.

Nelle abitazioni private è “comunque fortemente raccomandato di evitare feste e di ricevere persone non conviventi” in numero “superiore a 6”. Quindi massimo 6 persone invitate. 

Nuovo Dpcm dal 15 ottobre: vietate gite scolastiche

Il nuovo decreto sospende anche le gite scolastiche, occasioni troppo ghiotte di contagio. Sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, nonché le attività di tirocinio. Questo quanto si legge nella bozza.

Nuovo Dpcm dal 15 ottobre: stretta sulla movida

Bar e ristoranti devono chiudere alle 24. Comunque dalle ore 21 sarà vietato consumare e quindi sostare in piedi. Questi locali quindi possono continuare a servire i clienti solo ai tavoli, al chiuso o all’aperto. Restano chiuse le sale da ballo e discoteche, all’aperto o al chiuso, mentre sono permesse fiere e congressi.

Nuovo Dpcm dal 15 ottobre: cinema e teatri

Per cinema e teatri e per gli spettacoli vale il limite di 200 partecipanti al chiuso e di 1000 all’aperto, con il vincolo di un metro tra un posto e l’altro e di assegnazione dei posti a sedere. Sono sospesi gli eventi che implichino assembramenti se non è possibile mantenere le distanze.

Nuovo Dpcm dal 15 ottobre: lo sport

Regole stringenti anche per lo sport. Sono vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto amatoriali. Gli sport di contatto sono consentiti, si legge nella bozza del dpcm, “da parte delle società professionistiche e ‒ a livello sia agonistico che di base ‒ dalle associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP), nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi”.

Nuovo Dpcm dal 15 ottobre: regole negli stadi

Per le competizioni sportive è consentita la presenza di pubblico, “con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori” all’aperto e 200 al chiuso. Va garantita la distanza di un metro e la misurazione della febbre all’ingresso.

Scarica qui il Dpcm 13 ottobre 2020

Chiara Arroi

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