Da fine marzo è possibile inviare all’Inps domanda per il Bonus nido. Si tratta di un passaggio obbligato per le famiglie che intendono ottenere un contributo a sostegno delle spese per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati ovvero per il supporto a domicilio in favore di bambini con gravi patologie croniche.
Considerato l’ammontare del bonus (fino a 3.600,00 euro annui per i bambini nati dal 1° gennaio 2024) è fondamentale porre la massima attenzione nel momento in cui si invia l’istanza all’INPS, in particolare per quanto riguarda i documenti da allegare.
Come reso noto dall’Istituto con Messaggio 1014 25 marzo 2025, è attualmente possibile trasmettere la domanda telematica di Bonus nido per l’annualità corrente, fino al prossimo 31 dicembre.
Alla luce del fatto che le domande sono accolte secondo l’ordine cronologico di presentazione (e nei limiti delle risorse pubbliche previste a copertura della misura) analizziamo in dettaglio la lista dei documenti da preparare per inviare quanto prima l’istanza di Bonus nido 2025 all’INPS.
Indice
Invio domanda di Bonus nido 2025
La domanda di Bonus nido è presentata esclusivamente in via telematica collegandosi all’apposita piattaforma online del sito Inps, raggiungibile seguendo il percorso “Homepage – Sostegni, Sussidi e Indennità – Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione”, in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS.
In alternativa è possibile avvalersi dei servizi offerti dagli Istituti di patronato.
Il richiedente, al momento della presentazione della domanda, deve indicare quale dei due benefici intende ottenere tra:
- Contributo asilo nido;
- Contributo forme di supporto presso la propria abitazione.
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Documenti da allegare per asilo nido
Il genitore che richiede il contributo asilo nido deve specificare nella domanda le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica, compresi tra gennaio e dicembre dell’anno solare di riferimento dell’istanza (2025), fino ad un massimo di undici mensilità.
Un primo elemento di cui il richiedente dev’essere in possesso è il codice fiscale / partita IVA e la denominazione della struttura educativa.
Per le strutture private è altresì necessario riportare gli estremi dell’autorizzazione allo svolgimento del servizio educativo per bambini da 0 a 3 anni.
Completata la compilazione della domanda il sistema attribuisce un codice identificativo.
Ai fini della prenotazione delle risorse per il pagamento di tutte le mensilità indicate in domanda è necessario allegare la documentazione comprovante il pagamento di almeno una retta relativa a uno dei mesi per i quali si richiede il contributo (Circolare INPS numero 60/2025).
La documentazione relativa al pagamento delle ulteriore rette può essere allegata in un secondo momento.
Nelle sole ipotesi di asili nido pubblici con pagamento delle rette posticipato al periodo di frequenza, per la prenotazione delle risorse è possibile allegare la documentazione da cui risulti l’iscrizione o l’avvenuto inserimento in graduatoria del bambino.
Documenti da allegare per il supporto a casa
Per coloro che presentano la domanda di contributo per forme di supporto presso la propria abitazione, una volta attribuito dall’INPS il codice identificativo è necessario, per la prenotazione delle risorse, allegare l’attestazione rilasciata da un pediatra di libera scelta, che dichiari, per l’intera annualità (in questo caso per il 2025) l’impossibilità del bambino di frequentare gli asili nido, in ragione di una grave patologia cronica.
I documenti in sintesi
Ecco di seguito una tabella riassuntiva dei documenti necessari per presentare la domanda di Bonus nido:
Prestazione | Documenti da allegare alla domanda (o avere a disposizione) |
Contributo asilo nido | Codice fiscale / partita IVA e denominazione della struttura educativa |
Estremi dell’autorizzazione allo svolgimento del servizio educativo (per le strutture private) | |
Documentazione relativa al pagamento delle rette | |
Contributo forme di supporto presso la propria abitazione | Attestazione del pediatra di libera scelta |
Richieste di pagamento del contributo asilo nido: quali documenti allegare
La procedura di allegazione dei documenti non si esaurisce in sede di invio della domanda di bonus, ma è un’operazione necessaria anche nel momento in cui si richiede il pagamento del contributo asilo nido.
La documentazione (come fatture e giustificativi di pagamento) relativa alle spese sostenute (intestata allo stesso soggetto che ne ha effettuato il pagamento) dev’essere allegata tassativamente entro il 30 aprile 2026, con riguardo alle domande di Bonus nido 2025.
L’invio della documentazione deve avvenire esclusivamente tramite la procedura telematica “Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione” (funzione “Allega documenti di spesa”) del sito “inps.it” o dell’applicazione per smartphone e tablet “INPS mobile” utilizzando il servizio “Bonus nido”.
Quali documenti allegare?
Per ottenere il pagamento del bonus nido il richiedente deve fornire all’INPS la seguente documentazione:
- Fattura mensile con oggetto la descrizione del servizio erogato, nonché il mese e l’anno cui si riferisce la prestazione a rimborso, il nome e il cognome o codice fiscale del minore e l’importo e, altresì:
- La denominazione dell’asilo nido e i dati sociali che lo identificano, come nome, indirizzo sede legale, codice fiscale o partita IVA;
- Estremi della fattura (numero fattura e anno);
- Dati identificativi dell’intestatario della fattura (nome, cognome, indirizzo, codice fiscale del genitore che ha presentato domanda di contributo);
- Documentazione relativa al pagamento effettuato con modalità tracciabili a favore dell’asilo nido.
Con riguardo all’invio della fattura mensile, per le strutture che beneficiano dell’esenzione dell’IVA, nonché della dispensa dall’obbligo di fatturazione, ai fini del riconoscimento del contributo, come chiarito dall’INPS con il Messaggio 4 aprile 2025, numero 1165, in luogo della fattura è “possibile presentare la ricevuta di pagamento emessa dalla struttura che eroga il servizio”.
La ricevuta deve contenere nome, cognome e codice fiscale del richiedente (o dell’intestatario la ricevuta), nome, cognome e / o codice fiscale del minore, denominazione della struttura, importo della rata (con indicazione della mensilità cui si riferisce la ricevuta), descrizione del servizio con evidenza del dettaglio pagato per eventuali servizi aggiuntivi.
Come dimostrare il pagamento delle rette
I giustificativi di pagamento delle rette, da inviare all’INPS, devono indicare l’importo pagato ed essere riconducibili al genitore che ha presentato la domanda allegando, ove necessario, idonea documentazione.
Per provare il pagamento dev’essere fornito, in alternativa:
- copia del bonifico bancario / postale, prodotta su carta intestata della banca o di Poste Italiane (non sono ammessi ordinativi di bonifico revocabili o documentazione relativa ad operazioni di home banking da cui non risulti l’avvenuta esecuzione del pagamento);
- assegno bancario non trasferibile;
- altre forme di pagamento purché tracciabili e chiaramente riferibili alla spesa (per esempio pagamenti con carta di credito, carta di debito o bancomat) sostenuta dal richiedente il contributo;
- ricevuta di pagamento effettuato tramite PagoPA, comprensivo dell’avviso di pagamento inviato dall’Ente locale;
- per gli asili nido aziendali, attestazione del datore di lavoro dell’avvenuto pagamento della retta o la trattenuta in busta paga.
I giustificativi di pagamento devono indicare l’importo pagato ed essere riconducibili al genitore che ha presentato la domanda.
Regime transitorio
Tenuto conto che la Circolare INPS numero 60/2025 è stata pubblicata il 20 marzo scorso, in sede di prima applicazione, per la sola annualità corrente, per la richiesta di contributo asilo nido relativo ai mesi da gennaio 2025 ad aprile 2025, per i pagamenti effettuati entro il 31 marzo 2025, oltre ai giustificativi sopra descritti, continuano ad essere ammessi, come chiarito dal Messaggio INPS 1014 del 25 marzo 2025, i documenti validi per l’anno 2024.
Nello specifico trattasi di ricevuta, fattura quietanzata, bollettino bancario o postale ovvero, per gli asili nido aziendali, l’attestazione del datore di lavoro o dell’asilo nido dell’avvenuto pagamento della retta o della trattenuta in busta paga.
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