Tra le prestazioni Inps dirette a sostenere economicamente i nuclei familiari con figli, sopravvissute all’introduzione dell’Assegno Unico Universale, figura la misura di supporto per il pagamento delle rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati ovvero di forme di assistenza domiciliare, detto anche bonus nido.
L’Istituto, previa domanda, provvede ad erogare direttamente ai beneficiari una somma – base, uguale per tutti, cui si aggiunge un incremento, parametrato invece all’Isee.
La recente Legge di bilancio per l’anno 2024 (approvata con Legge 30 dicembre 2023 numero 213) non manca di intervenire anche sul bonus nido, in particolare aumentandone l’importo spettante, a beneficio dei nati a decorrere dallo scorso 1° gennaio.
Analizziamo la novità in dettaglio.
Indice
Cos’è il Bonus nido
Il bonus nido è stato introdotto dalla Legge 11 dicembre 2016 numero 232. Nello specifico, l’articolo 1, comma 355, ha previsto, per i nati a decorrere dal 1° gennaio 2016, un sussidio per:
– Il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati;
– L’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione in favore dei bambini al di sotto dei tre anni, affetti da gravi patologie croniche.
Bonus nido: gli importi 2023
Per comprendere appieno la portata della modifica prevista dal DDL bilancio riepiloghiamo in tabella gli importi massimi attualmente concessi ai beneficiari del bonus nido ed i relativi valori mensili.
Somma – base
Il bonus in argomento è fissato in:
– 1.000,00 euro, su base annua, parametrato su undici mensilità, per gli anni 2017 e 2018;
– 1.500,00 euro, sempre su base annua, a decorrere dall’anno 2019.
Incremento
A decorrere dall’anno 2020, la somma – base sopra citata è incrementata di:
– 1.500,00 euro, per i nuclei familiari con un valore dell’Isee fino a 25 mila euro;
– 1.000,00 euro, per i nuclei con Isee da 25.001 a 40 mila euro.
Bonus nido: le novità 2024
L’articolo 1, comma 177, lettera b) della Manovra 2024 prevede, con riferimento ai nati a decorrere dal 1° gennaio 2024, in nuclei familiari:
- con un valore dell’Isee fino a 40 mila euro, calcolato ai sensi dell’articolo 7 del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri numero 159/2013;
- nei quali sia già presente almeno un figlio di età inferiore ai dieci anni;
Domanda Bonus nido: la piattaforma Inps
Per accedere al bonus nido è necessario trasmettere apposita domanda all’Inps in via telematica, collegandosi al portale “inps.it – Sostegni, Sussidi e Indennità – Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione”, in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS.
In alternativa è possibile inoltrare la domanda avvalendosi dei servizi offerti dagli enti di patronato.
Da notare che, in caso di più figli, è necessario presentare la domanda per ciascuno di essi. Non è pertanto possibile trasmettere una richiesta cumulativa.
Domanda Bonus nido: scelta del contributo
All’interno della piattaforma online è necessario indicare il tipo di contributo che si vuole ottenere:
- contributo asilo nido, per il pagamento delle rette di frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati. Questi ultimi sono strutture autorizzate allo svolgimento del servizio educativo di asilo nido dall’ente locale competente, nel rispetto dei requisiti tecnico-strutturali, igienico-sanitari, pedagogici e di qualità previsti dalle vigenti normative nazionali e locali;
- contributo per l’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione, per il pagamento delle forme di assistenza domiciliare in favore dei bambini di età inferiore a tre anni, affetti da gravi patologie croniche.
Con riguardo al primo punto sono esclusi dal rimborso i servizi all’infanzia diversi dagli asili nido (ad esempio spazi gioco, ludoteche, etc.).
un incremento del bonus nido elevato a 2.100 euro.
In ragione del fatto che l’attuale somma base del bonus nido corrisponde a 1.500,00 euro, portando l’importo riconosciuto a titolo di incremento a 2.100,00 euro, grazie alle modifiche della Manovra 2024 i beneficiari la prestazione potranno contare su un sostegno economico di 3.600,00 euro annui (1.500,00 + 2.100,00).
Bonus nido: differenza tra 2023 e 2024
Alla luce delle modifiche operate dalla Manovra 2024, confrontiamo in tabella i vecchi e i nuovi importi annui spettanti a titolo di bonus nido:
Come accedere al Bonus nido 2024
Sulle modifiche introdotte dalla Manovra 2024 si attende l’apposita circolare / messaggio Inps. Tuttavia, si può ipotizzare che le modalità di accesso al bonus resteranno quelle consuete.
Nello specifico, quanti intendono fruire del sussidio sono tenuti a trasmettere una domanda all’Istituto in via telematica, collegandosi al portale “inps.it – Sostegni, Sussidi e Indennità – Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione”.
A tal proposito è necessario, per accedere all’area riservata della piattaforma online, il possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS.
In alternativa all’istanza telematica, gli interessati possono inoltrare la domanda avvalendosi dei servizi offerti dagli enti di patronato.
E’ importante precisare che, in presenza di più figli, è necessario inoltrare la domanda per ognuno di essi, senza possibilità di trasmettere una richiesta cumulativa.
Da ultimo si ricorda che l’istanza all’Inps dev’essere trasmessa dal genitore che si fa carico del pagamento della retta.
Come compilare la domanda di Bonus nido
All’interno della piattaforma online l’interessato dovrà indicare, per le domande di bonus asilo nido:
- se trattasi di asilo nido pubblicato o privato autorizzato;
- la denominazione ed il codice fiscale della struttura;
- gli estremi del provvedimento autorizzativo;
- le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica per le quali intende ottenere il beneficio (gennaio – dicembre).
Posto che la piattaforma non permette di allegare i documenti relativi a mensilità non specificate, per richiedere il bonus per ulteriori mesi, rispetto a quelli già indicati, è necessario ripresentare una nuova domanda che sarà sottoposta alla verifica della disponibilità del budget stanziato.
Tra i documenti da allegare alla domanda figurano:
- la documentazione a riprova del pagamento di almeno una retta relativa a un mese di frequenza;
- l’iscrizione o l’avvenuto inserimento in graduatoria del bambino in caso di asili nido pubblici (in cui si prevede il pagamento delle rette posticipato rispetto al periodo di frequenza);
- le ricevute delle rette relative ai mesi di frequenza successivi, entro la fine del mese di riferimento e, comunque, non oltre il 31 luglio dell’anno successivo.
Come fare con le rette pagate dall’altro genitore?
In presenza di rette pagate dall’altro genitore, quest’ultimo potrà presentare apposita domanda indicando le mensilità già pagate. Ad esempio:
- da gennaio a luglio, il pagamento è stato effettuato dalla madre;
- da agosto a dicembre, il pagamento è stato effettuato dal padre.
In questa situazione la madre potrà trasmettere la domanda per i mesi da gennaio a luglio, mentre il padre per i periodi da agosto a dicembre.
Avvenuto pagamento
Per provare l’avvenuto pagamento delle rette è possibile fornire come documenti:
- ricevuta;
- fattura con quietanza;
- bollettino bancario o postale;
- attestazione del datore di lavoro o dell’asilo nido, del pagamento della retta o trattenuta in busta paga.
Nella documentazione di avvenuto pagamento è necessario che siano indicati:
- la partita Iva della struttura e la sua denominazione;
- il codice fiscale del figlio;
- il mese di riferimento del documento;
- gli estremi del pagamento o la quietanza di pagamento;
- il nominativo del genitore che si fa carico della retta.
Con specifico riguardo alle domande dirette ad ottenere il bonus per le forme di supporto presso l’abitazione, il soggetto richiedente è tenuto ad allegare un documento, rilasciato dal pediatra di libera scelta, in cui quest’ultimo dichiara, per l’intero anno di riferimento, l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica.
Aumentano le risorse
All’aumento del bonus nido a 3.600,00 euro si accompagna un ritocco alle coperture pubbliche. In particolare, l’autorizzazione di spesa pari a:
- 563 milioni di euro per l’anno 2024;
- 574 milioni di euro per l’anno 2025;
- 585 milioni di euro per l’anno 2026;
- 597 milioni di euro per l’anno 2027;
- 609 milioni di euro per l’anno 2028;
- 621 milioni di euro annui a decorrere dal 2029;
è incrementata (articolo 1, comma 178, Manovra 2024) di:
- 240 milioni di euro per l’anno 2024;
- 254 milioni di euro per l’anno 2025;
- 300 milioni di euro per l’anno 2026;
- 302 milioni di euro per l’anno 2027;
- 304 milioni di euro per l’anno 2028;
- 306 milioni di euro annui a decorrere dal 2029.
In definitiva, a regime, il bonus nido potrà contare su un plafond di spesa pari a 927 milioni di euro a partire dal 2029.
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Foto di copertina: istock/fizkes