Lavoro notturno: come funziona, orari e retribuzione

Luisa Camboni 27/01/21
Con l’espressione “lavoro notturno” non si intende l’attività lavorativa svolta di notte; il legislatore è più preciso ed indica la fascia oraria per la quale un lavoratore può definirsi notturno.

L’attività lavorativa svolta nella fascia oraria individuata dal legislatore ha comportato una disciplina ad hoc che prevede, per il lavoratore chiamato a svolgere l’attività lavorativa in quella determinata fascia oraria, una retribuzione maggiorata.

Fatta questa breve premessa, si considera, quindi, “lavoro notturno” quello svolto tra le ore 24.00 e le ore 5.00 del mattino e, conseguentemente, viene riconosciuto “lavoratore notturno” chi lavora in questa fascia oraria per almeno 3 ore al giorno o per almeno 80 giorni lavorativi in un anno. Tale regola varia in base al CCNL cui si appartiene.

  • Attenzione!!! La fascia oraria di lavoro notturno può essere ampliata, ma mai ristretta.

Chi può essere adibito al “lavoro notturno”?

Possono essere adibiti al “lavoro notturno” i dipendenti il cui status psicofisico venga valutato positivamente dal medico competente per l’azienda o da una struttura sanitaria.

Il datore di lavoro è tenuto a effettuare tali controlli con cadenza biennale. La violazione di questo obbligo comporta per il datore di lavoro delle pesanti sanzioni:

  • l’arresto da 3 a 6 mesi o l’ammenda da 1.349,00 euro a 4.131,00 euro.

Non tutti possono svolgere lavoro notturno. Sono escluse le seguenti categorie:

  1. donne gestanti;
  2. minori di anni 18;
  3. lavoratrici madri con figli di età inferiore a 3 anni, oppure il lavoratore padre in alternativa alla madre;
  4. lavoratrice/lavoratore che sia l’unico genitore affidatario fino al compimento del 12° anno di età del bambino;
  5. lavoratrice/lavoratore con a carico un soggetto che rientra tra quelli indicati dalla legge 104.

Come viene determinata la retribuzione per il lavoro notturno?

Quanto alla retribuzione i lavoratori notturni hanno diritto a una maggiorazione della stessa che viene stabilita nel CCNL cui si aderisce.

Per esempio chi lavora nel settore metalmeccanico ha diritto a un plus del 20% se il turno è sino alle ore 22; del 30% se va oltre le ore 22.

  • Se il turno di notte cade in un giorno festivo il lavoratore ha diritto ad una maggiorazione del 60%.

Si noti bene: il legislatore ha riconosciuto il lavoro notturno come usurante e faticoso e, per questo, riconosce al lavoratore il diritto alla pensione anticipata.

 

Libri utili:

Luisa Camboni

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