Dichiarazione IMU 2024 omessa o in ritardo: cosa succede ai ritardatari e come rimediare

Paolo Ballanti 05/07/24
Scarica PDF Stampa

Gli immobili situati in Italia sono soggetti a una serie di tributi, tra cui figura l’IMU, dovuta dai possessori di fabbricati, eccezion fatta per le abitazioni principali classificate in specifiche categorie catastali.
Tra gli adempimenti legati all’IMU figura, oltre al pagamento dell’imposta, la presentazione al comune su cui insiste l’immobile interessato, dell’apposita dichiarazione annuale.
Quest’ultima, in particolare, dev’essere presentata esclusivamente se sono intervenute variazioni rispetto a quanto risulta dalle dichiarazioni relative agli anni precedenti e, in ogni caso, in tutte quelle situazioni dove il contribuente non ha richiesto gli aggiornamenti della banca dati catastale.

L’elenco completo delle ipotesi che fanno sorgere l’obbligo di presentazione della dichiarazione è riportato nelle istruzioni allegate al modello dichiarazione IMU 2024.
Può accadere tuttavia che il contribuente, pur essendo tenuto a trasmettere la dichiarazione, non vi provveda entro la scadenza di legge.
Cosa si fa in questi casi per risolvere la situazione? Vediamo i diversi casi.

Indice

Invio dichiarazione IMU 2024: la scadenza del 1° luglio

La dichiarazione IMU dev’essere presentata entro il 30 giugno dell’anno successivo quello in cui:

– il possesso degli immobili ha avuto inizio;
– sono intervenute variazioni rilevanti per la determinazione del tributo.

La dichiarazione trasmessa ha effetto anche per gli anni successivi, sempre che non si verifichino modificazioni dei dati e degli elementi già denunciati, da cui deriva un diverso ammontare dell’imposta dovuta.

Con riguardo all’anno corrente, dal momento che il 30 giugno è caduto di domenica il termine per l’invio della dichiarazione è slittato a lunedì 1° luglio.

Come si invia la dichiarazione IMU?

La dichiarazione IMU 2024 dev’essere presentata utilizzando il modello approvato per l’anno corrente dal Decreto del MEF del 24 aprile scorso.

Destinatari delle dichiarazioni sono i singoli comuni sui cui territori insistono gli immobili dichiarati, attraverso una delle seguenti modalità:

– consegna diretta del modello cartaceo (in tal caso il comune deve rilasciarne ricevuta);
– spedizione a mezzo posta con una raccomandata senza ricevuta di ritorno, in busta chiusa recante la dicitura “Dichiarazione IMU / IMPi 20 _ _”, indirizzata all’ufficio tributi del comune competente;
– posta elettronica certificata (PEC);
– online dai canali Entratel / Fisconline.

La spedizione può essere effettuata anche dall’estero a mezzo lettera raccomandata o altro mezzo equivalente dal quale risulti la data di spedizione. Quest’ultima, in particolare, è considerata come data di presentazione della dichiarazione.

Il singolo comune, nell’esercizio “della propria potestà regolamentare, può stabilire altre modalità di trasmissione della dichiarazione cartacea più adeguate alle proprie esigenze organizzative, delle quali deve dare ampia informazione ai contribuenti al fine di consentire il corretto adempimento dell’obbligazione tributaria” (articolo 2, comma 6, D.M. 24 aprile 2024).

Da ultimo, con riguardo all’esenzione per gli immobili occupati abusivamente, la dichiarazione dev’essere presentata esclusivamente per via telematica.

Leggi anche > Acconto IMU 2024 in ritardo: cosa succede a chi paga dopo il 17 giugno

Dichiarazione non inviata entro il 1° luglio: cosa succede

L’omessa presentazione della dichiarazione IMU entro la scadenza del 1° luglio 2024 comporta una sanzione dal 100% al 200% del tributo non versato, con un minimo di 50,00 euro (articolo 1, comma 775, Legge 27 dicembre 2019 numero 160).

Sanare la posizione entro 90 giorni

I contribuenti che, pur avendo versato correttamente il tributo, non hanno provveduto all’invio della dichiarazione IMU 2024 entro il 1° luglio scorso, possono sanare la propria posizione presentando la dichiarazione stessa entro il termine di 90 giorni dalla scadenza originaria.
In questo caso opera la disciplina sul ravvedimento operoso di cui all’articolo 13, comma 1, lettera c), del Decreto legislativo 18 dicembre 1997 numero 472.
La norma prevede che è ridotta ad 1/10 del minimo la sanzione prevista per l’omissione della presentazione della dichiarazione, sempreché la violazione non sia stata già contestata e comunque non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali l’autore o i soggetti obbligati in solido, abbiano avuto formale conoscenza.

Di conseguenza, per regolarizzazione la posizione, il contribuente deve entro 90 giorni:

– presentare la dichiarazione IMU omessa;
– versare la sanzione minima prevista ridotta a 1/10 del minimo.

> Scarica in questo articolo i moduli per l’invio della dichiarazione IMU 2024

Posto che la sanzione minima è quantificata in 50,00 euro, la somma da versare corrisponde a:
50,00 * 10% (corrispondente a 1/10 del 100%) = 5,00 euro.

L’omessa presentazione non intacca le agevolazioni

Come chiarito nella risposta del dipartimento delle Finanze (MEF) nell’evento Telefisco 2020 la mancata presentazione della dichiarazione IMU comporta solo l’applicabilità delle sanzioni descritte “ma non anche la decadenza dei beneficiquali esenzioni o riduzioni d’imposta.

Cosa fare una volta trascorsi i 90 giorni

I contribuenti che non provvedono a sanare la propria posizione entro il termine di 90 giorni dalla scadenza originaria, possono comunque ravvedere la dichiarazione omessa anche oltre i 90 giorni, applicando le disposizioni previste dal citato articolo 13 del Decreto legislativo numero 472/1997.

A chiarirlo il dipartimento delle finanze del MEF nell’evento Telefisco 2024.
In concreto, ha chiarito il ministero, se la dichiarazione IMU viene presentata entro i 90 giorni dalla scadenza del termine prescritto, si applica la sanzione di cui all’articolo 13, comma 1, lettera c) pari, ricordiamolo, ad 1/10 del minimo.

In caso contrario, potranno “essere applicate le sanzioni previste dalla altre ipotesi contemplate dall’articolo 13 in discorso, in quanto compatibili”.

In conclusione, se la dichiarazione IMU viene presentata oltre la soglia dei 90 giorni, saranno applicate le riduzioni delle sanzioni stabilite dalla disciplina di riferimento (articolo 13, D.Lgs. numero 472/1997), fissate in 1/8, 1/7 o 1/6 del minimo a seconda di quanto tempo è trascorso dall’irregolarità (coincidente con la data di scadenza per l’invio della dichiarazione annuale).

Vuoi ricevere aggiornamenti e notizie come questa? Iscriviti alla Newsletter LeggiOggi, compilando il form qui sotto. E’ gratis!

Iscriviti alla newsletter aoqzlwlnnk1v21gh
Iscrizione completata

Grazie per esserti iscritto alla newsletter.

Seguici sui social


Paolo Ballanti