Detrazioni figli a carico nella dichiarazione 730/2023: la guida

Paolo Ballanti 06/04/23
Allegati

Come funzionano le detrazioni figli a carico nella dichiarazione 730/2023? Entro il 2 ottobre 2023 i contribuenti dovranno trasmettere all’Agenzia entrate o al CAF – professionista abilitato – sostituto d’imposta, il modello 730-2023 contenente la liquidazione definitiva dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) dovuta per l’anno 2022.

Un elemento importante nel calcolo delle imposte è rappresentato dalle detrazioni per figli a carico, il cui compito è abbattere l’IRPEF lorda in ragione delle spese sostenute dall’interessato per il mantenimento dei figli stessi.
Le detrazioni, da indicare in un’apposita sezione del modello 730, vengono determinate in misura forfetaria in ragione del reddito complessivo del contribuente, dell’età dei figli, del loro numero e dell’eventuale presenza di soggetti portatori di handicap.

Lo stesso sistema di calcolo delle detrazioni figli a carico è tuttavia cambiato nel corso del 2022, a seguito della riforma delle misure economiche di sostegno alle famiglie con figli a carico, con cui si è introdotto l’Assegno Unico Universale.
Avvalendoci delle istruzioni sulla compilazione del 730 pubblicate dall’Agenzia entrate sul proprio sito (“agenziaentrate.gov.it”) analizziamo in dettaglio come indicare le detrazioni per figli a carico nella dichiarazione dei redditi 2022.

Indice

Detrazioni figli a carico: le novità del modello 730/2023

A seguito dell’introduzione dell’Assegno unico universale a decorrere dal 1° marzo 2022, le detrazioni figli a carico spettano, a partire dalla medesima data, esclusivamente per i figli con 21 anni o più.
Inoltre, sempre dal 1° marzo 2022, non spetta:

  • Maggiorazione 200 euro per ciascun figlio, prevista per le famiglie con più di tre figli;
  • Ulteriore detrazione di 1.200,00 euro a beneficio delle famiglie con più di quattro figli.

Per il riconoscimento delle citate detrazioni per i primi due mesi del 2022, precisa l’AE, si terrà conto anche dei figli nati da marzo a dicembre 2022. L’introduzione dell’AUU ha altresì decretato la fine delle maggiorazioni previste per i figli con disabilità, in quanto sostituite dallo stesso Assegno unico che, in questo caso, spetta anche in presenza di un’età di 21 anni o più.

Nel caso in cui “non si avesse diritto alla detrazione per i figli a carico, ad esempio per il primo figlio è nato a maggio 2022, non viene meno la necessità di indicare i dati dei figli nel prospetto dei familiari a carico poiché questi dati sono necessari per riconoscere le altre agevolazioni previste per i figli a carico” (guida AE).
Si precisa inoltre che per i figli non è mai possibile fruire delle detrazioni previste per gli altri familiari a carico.

Detrazioni figli a carico: dati del contribuente

Il 730 debutta con la parte dedicata al contribuente. In particolare, la casella “Dichiarante” dev’essere barrata da colui che presenta la propria dichiarazione dei redditi.

Al contrario, se viene presentata la dichiarazione congiunta, colui che intende far eseguire le operazioni di conguaglio (rimborso o trattenute delle imposte) al proprio datore di lavoro o ente pensionistico deve barrare sia la casella “Dichiarazione” che “Dichiarazione congiunta”, mentre il coniuge la sola casella “Coniuge dichiarante”.

A seguire, l’interessato compilerà gli spazi in “Dati del contribuente”, come:

  • Cognome;
  • Nome;
  • Sesso;
  • Data e comune di nascita, oltre alla sigla della relativa provincia.

La sezione “Residenza anagrafica” sarà soggetta a compilazione solo se il contribuente ha variato la propria residenza dal 1° gennaio 2021 alla data in cui presenta la dichiarazione.
L’indicazione poi del numero di telefono, di cellulare e dell’indirizzo di posta elettronica “consente di ricevere dall’Agenzia delle Entrate informazioni ed aggiornamenti su scadenze, novità, adempimenti e servizi offerti” (guida AE).

Quando figli e familiari si considerano fiscalmente a carico?

Nel prospetto relativo ai familiari a carico devono essere inseriti i dati relativi a quanti, nel 2022, sono stati fiscalmente a carico del contribuente, al fine di fruire delle detrazioni d’imposta per coniuge, figli o altri familiari a carico, nonché delle agevolazioni previste per le persone indicate nel prospetto citato.

Limite di reddito
Sono da considerarsi familiari a carico i membri della famiglia che nel 2022 hanno totalizzato un reddito complessivo:

  • Uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili;
  • Uguale o inferiore a 4.000,00 euro per figli di età non superiore a 24 anni.

Nel limite di reddito di 2.840,51 / 4.000,00 euro vanno incluse anche le seguenti somme, seppur non conteggiate nel reddito complessivo:

  • Il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni;
  • Le retribuzioni corrisposte da Enti e Organismi Internazionali, Rappresentanze diplomatiche e consolari, Missioni, Santa Sede, Enti gestiti direttamente da essa ed Enti Centrali della Chiesa Cattolica;
  • La quota esente dei redditi di lavoro dipendente prestato nelle zone di frontiera ed in altri Paesi limitrofi in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto lavorativo da soggetti residenti nel territorio dello Stato;
  • Il reddito d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva in applicazione del regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità;
  • Il reddito d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva in applicazione del regime forfetario per gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni.

Quali sono i familiari potenzialmente a carico?
Nel rispetto dei limiti di reddito citati, possono essere considerati a carico i seguenti soggetti, anche se non conviventi con il contribuente o residenti all’estero:

  • Coniuge non legalmente ed effettivamente separato;
  • Figli (compresi i figli adottivi, affidati o affiliati), a prescindere dal fatto che siano o meno dediti agli studi o al tirocinio gratuito.

Altri familiari possono essere considerati a carico a condizione che convivano con il contribuente o che ricevano dallo stesso assegni alimentari, non risultanti da provvedimenti dell’Autorità giudiziaria:

  • Coniuge legalmente ed effettivamente separato;
  • Discendenti dei figli;
  • Genitori (compresi quelli adottivi);
  • Generi e nuore;
  • Suocero e suocera;
  • Fratelli e sorelle (anche unilaterali);
  • Nonni e nonne.

È importante precisare che se nel corso del 2022 è cambiata la situazione di un familiare, è necessario compilare un rigo per ogni situazione.

Detrazioni figli a carico: come indicarli nel modello 730/2023

I figli fiscalmente a carico devono essere indicati all’interno del prospetto “Familiari a carico”, righi da 2 a 5.
Nel rigo 2, in particolare, devono essere riportati i dati relativi al primo figlio. Successivamente:

  • Nella colonna 1 è necessario barrare la casella F1 se il familiare indicato è il primo figlio a carico (vale a dire quello di età anagrafica maggiore tra quelli a carico) e la casella F per i figli successivi al primo;
  • Nella colonna 3 si barra la casella D se trattasi di figlio con disabilità, riconosciuta ai sensi dell’articolo 3, Legge numero 104/1992;
  • Nella colonna 4, riportare il codice fiscale di ciascuno dei figli (tranne di quelli in affido preadottivo). Il codice fiscale dei figli, precisa l’Agenzia entrate, dev’essere indicato “anche se non si fruisce delle relative detrazioni, che sono attribuite interamente a un altro soggetto”. E’ altresì necessario riportare il codice fiscale dei figli a carico residenti all’estero;
  • Nella colonna 5, riportare il numero di mesi a carico del figlio nel corso del 2022;
  • La colonna 6 (minore di tre anni – gennaio / febbraio) dev’essere compilata per i figli nati da gennaio 2019 a febbraio 2022. Inserire il codice 1 se il figlio ha avuto un’età inferiore a tre anni nel solo mese di gennaio o febbraio; 2 se il figlio ha avuto un’età inferiore a tre anni nei mesi di gennaio e febbraio;
  • La colonna 7 indicherà la percentuale di detrazione spettante;
  • La colonna 8 dev’essere barrata nel caso di affidamento esclusivo, congiunto o condiviso dei figli, dal genitore che fruisce della detrazione per i figli a carico nella misura del 100 per cento;
  • La colonna 9 deve riportare il codice 1 se il figlio è stato a carico solo nel mese di gennaio o febbraio, 2 se il figlio è stato a carico in tutti e due i mesi di gennaio e febbraio;
  • Nella colonna 10 indicare 10 se il figlio con 21 anni o più è stato a carico per tutto il periodo da marzo 2022 a dicembre 2022. Se invece è stato a carico solo per alcuni di questi mesi, riportare il numero di mesi corrispondente;
  • Nella casella “Percentuale ulteriore detrazione per famiglie con almeno quattro figli” dev’essere riportata la percentuale di ulteriore detrazione (pari a 1.200 euro) spettante in presenza di almeno quattro figli a carico;
  • Nella casella “Numero figli in affido preadottivo a carico del contribuente” dev’essere indicato il numero di figli in affido preadottivo, riportati nei righi da 2 a 5.
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Detrazioni figli a carico: a quanto ammontano

L’ammontare delle detrazioni per figli a carico dev’essere indicato nel prospetto di liquidazione Modello 730-3, all’interno dei righi 22 “Detrazione per figli a carico” e 23 “Ulteriore detrazione per figli a carico”.
Le detrazioni fino al 28 febbraio 2022
Per i mesi di gennaio e febbraio 2022 la detrazione per i figli a carico è variabile in funzione di:

  • Reddito complessivo del contribuente;
  • Numero di figli a carico;
  • Età ed eventuale condizione di disabilità.

N° figli

Età

Detrazione per ciascun figlio

1

Inferiore a 3 anni

1.220 * [(95.000 – reddito complessivo / 95.000)]

 

Pari o superiore a 3 anni

950 * [(95.000 – reddito complessivo / 95.000)]

2

Inferiore a 3 anni

1.220 * [(110.000 – reddito complessivo / 110.000)]

 

Pari o superiore a 3 anni

950 * [(110.000 – reddito complessivo / 110.000)]

3

Inferiore a 3 anni

1.220 * [(125.000 – reddito complessivo / 125.000)]

 

Pari o superiore a 3 anni

950 * [(125.000 – reddito complessivo / 125.000)]

4

Inferiore a 3 anni

1.420 * [(140.000 – reddito complessivo / 140.000)]

 

Pari o superiore a 3 anni

1.150 * [(140.000 – reddito complessivo / 140.000)]

5

Inferiore a 3 anni

1.420 * [(155.000 – reddito complessivo / 155.000)]

 

Pari o superiore a 3 anni

1.150 * [(155.000 – reddito complessivo / 155.000)]

Oltre 5

L’importo di euro 155.000 è incrementato per ogni figlio successivo al quinto in misura pari a 15.000 euro (confermati invece gli importi pari ad euro 1.420 e 1.150)

Da ultimo è opportuno precisare che:

  • Le detrazioni – base pari ad euro 1.220 / 950 / 1.420 / 1.150 sono aumentate di un importo pari a 400 euro per ogni figlio portatore di handicap;
  • L’importo ottenuto è annuale, pertanto dev’essere diviso per dodici e successivamente moltiplicato per due (mesi di gennaio e febbraio).

Le detrazioni dal 1° marzo 2022
Dal 1° marzo 2022 la detrazione – base di 950 euro spetta soltanto per i figli a carico con 21 anni o più.

N° figliDetrazione per ciascun figlio

1

950 * [(95.000 – reddito complessivo / 95.000)]

2

950 * [(110.000 – reddito complessivo / 110.000)]

3

950 * [(125.000 – reddito complessivo / 125.000)]

4

950 * [(140.000 – reddito complessivo / 140.000)]

5

950 * [(155.000 – reddito complessivo / 155.000)]

Oltre 5

L’importo di euro 155.000 è aumentato per tutti di 15.000 euro per ogni figlio successivo al quinto

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Modello 730/2023 in pdf 612 KB
Modello 730/2023 – Istruzioni 1 MB

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Paolo Ballanti