Detrazioni da lavoro dipendente: cosa sono e come funzionano. La guida

Paolo Ballanti 17/09/24

Quando si parla di detrazioni da lavoro dipendente entrano in gioco due fattori: il reddito imponibile e l’Irpef.
L’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) si determina in funzione delle somme in denaro o in natura percepite e/o totalizzate dal contribuente nel corso di un determinato periodo d’imposta.

Il calcolo dell’IRPEF lorda avviene applicando ai singoli scaglioni di reddito le corrispondenti aliquote percentuali pari a:

  • 23% per i redditi fino a 28 mila euro;
  • 35% per i redditi oltre 28 mila e fino a 50 mila euro;
  • 43% per i redditi oltre 50 mila euro.

Una volta ottenuta l’IRPEF lorda la stessa dev’essere diminuita in ragione di determinati oneri sostenuti dal contribuente, ritenuti dalla normativa come meritevoli di generare una riduzione dell’imposta.

Gli oneri in questione prendono il nome di detrazioni. A seconda dei casi, queste ultime possono essere calcolate:

  • in percentuale rispetto alle spese;
  • in alternativa, in misura forfettaria in base alla formula imposta dalla normativa competente, rappresentata dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) approvato con Decreto del Presidente della Repubblica del 22 dicembre 1986 numero 917.

Quella appena citata è la situazione che si verifica con riguardo alle detrazioni per quanti sono titolari di redditi di lavoro dipendente e taluni redditi assimilati.

Analizziamo la fattispecie in dettaglio.

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Indice

La detrazione per redditi di lavoro dipendente

L’articolo 13, comma 1, del Testo Unico delle Imposte sui Redditi riconosce una riduzione dell’IRPEF lorda in ragione dei costi che il lavoratore dipendente sostiene per rendere la prestazione manuale e/o intellettuale per cui è stato assunto. Tali si intendono, ad esempio, i costi sostenuti per recarsi al lavoro (usura dell’auto, utilizzo dei mezzi pubblici).

A differenza di altre tipologie di detrazioni, quelle per attività di lavoro sono calcolate in misura forfettaria secondo una formula prevista dallo stesso articolo 13 e non in funzione dell’ammontare delle spese sostenute.

Una volta determinato l’ammontare delle detrazioni da lavoro dipendente, queste ultime riducono (insieme alle altre detrazioni previste dal TUIR) l’ammontare dell’IRPEF lorda ottenendo così l’imposta netta effettivamente a carico del contribuente.

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A chi spetta la detrazione?

La detrazione di cui all’articolo 13, comma 1, del TUIR è diretta a coloro che:

  • possiedono un reddito complessivo non superiore a 50 mila euro;
  • sono titolari di redditi di lavoro dipendente e di taluni redditi assimilati;

come quelli descritti in tabella.

Redditi per i quali spetta la detrazioneCategoriaNorma
Redditi di lavoro dipendenteRedditi di lavoro dipendenteArticolo 49 (eccezion fatta per redditi di cui al comma 2, lettera a) rappresentati dalle pensioni)
Compensi percepiti dai lavoratori soci delle cooperativeRedditi assimilati a quelli di lavoro dipendenteArticolo 50, comma 1, lettera a)
Indennità e compensi percepiti a carico di terzi dai prestatori di lavoro dipendente per incarichi svolti in relazione a tale qualitàArticolo 50, comma 1, lettera b)
Somme corrisposte a titolo di borsa di studio o di assegnoArticolo 50, comma 1, lettera c)
Somme e valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo d’imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione agli uffici di amministratore, sindaco o revisore di società, associazioni e altri enti con o senza personalità giuridica e altre ipotesi di cui al comma 1, lettera c-bis), articolo 50Articolo 50, comma 1, lettera c-bis)
Remunerazioni dei sacerdotiArticolo 50, comma 1, lettera d)
Prestazioni pensionisticheArticolo 50, comma 1, lettera h-bis)
Altri assegni periodiciArticolo 50, comma 1, lettera i)

Come si ottiene la detrazione

I datori di lavoro, nel momento in cui riconoscono i redditi da lavoro dipendente, considerano automaticamente (se spettanti) le detrazioni in parola.

Il calcolo delle detrazioni avviene in funzione di quello che si ipotizza sarà il reddito complessivo del periodo d’imposta, determinato (in assenza di informazioni diverse fornite dal contribuente) sulla base dei soli redditi erogati dal datore di lavoro, in quanto unico dato certo.

Il dipendente può, al contrario, a mezzo consegna all’azienda dell’apposito modulo D23, scegliere di:

  • rinunciare alle detrazioni (ed eventualmente beneficiarne in sede di dichiarazione dei redditi);
  • percepire le detrazioni soltanto in sede di conguaglio di fine anno;
  • chiedere di considerare altri redditi, diversi da quelli erogati dal datore di lavoro, ai fini del calcolo delle detrazioni.

Come si calcolano le detrazioni da lavoro dipendente

Come anticipato, le detrazioni per attività di lavoro dipendente si determinano in ragione di una formula prevista dall’articolo 13, comma 1, del TUIR, diversa a seconda del reddito complessivo totalizzato dal contribuente:

            Reddito complessivoImporto detrazione per il periodo d’imposta 2024
            Non superiore a 15 mila euro1.955,00 (*)
            Compreso tra 15 mila e 28 mila euro1.910,00 + [1.190,00 * (28.000,00 – reddito complessivo) / 13.000,00] (**)
            Tra 28 mila e 50 mila euro1.910,00 * [(50.000,00 – reddito complessivo) / 22.000,00] (**)
            Oltre 50 mila euro0
            (*) L’ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 690,00 euro. Per i rapporti di lavoro a termine, la detrazione non può essere inferiore a 1.380,00 euro
            (**) Per i redditi da 25 mila a 35 mila euro l’importo risultante dev’essere aumentato di 65,00 euro

            La detrazione, come sopra calcolata, è riferita all’intero periodo d’imposta e spetta a quanti possono far valere 365 giorni (nello stesso anno) di produzione del reddito. A tal fine rilevano le giornate che hanno dato diritto alla retribuzione assoggettata a ritenuta fiscale. Di conseguenza, nel numero di giorni rilevanti per la detrazione si assumono non solo i periodi di effettivo svolgimento dell’attività ma, altresì:

            • festività;
            • riposi settimanali;
            • altri giorni non lavorativi.

            Fanno eccezione i periodi per i quali non spetta la retribuzione, come:

            nonché quelli non in forza in azienda a seguito di assunzione o cessazione. 

            Periodi inferiori all’anno: a quanto ammontano le detrazioni da lavoro dipendente

            I contribuenti che nel periodo d’imposta non possono far valere, per le ragioni sopra descritte, 365 giorni di produzione del reddito, hanno diritto a un importo a titolo di detrazioni per attività di lavoro riparametrato come segue:

            (Detrazione annua calcolata in base all’articolo 13, comma 1, del TUIR / 365) * giorni detrazione maturati nell’anno.

            Pluralità di rapporti di lavoro

            Nei confronti dei contribuenti che totalizzano più redditi di lavoro dipendente, nel calcolo dei giorni per i quali spettano le detrazioni le giornate comprese in periodi contemporanei si computano una sola volta.

            Ne consegue che, di norma, quanti hanno due o più rapporti di lavoro con datori di lavoro diversi è consigliabile che:

            • percepiscano le detrazioni da uno solo di essi;
            • nel calcolo delle detrazioni chiedano di considerare anche i redditi che prevedono di percepire in virtù degli altri rapporti di lavoro.

            In questo modo si evitano brutte soprese in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, rappresentate dal recupero delle detrazioni indebitamente fruite nel corso del periodo d’imposta.

            Lavoratori pensionati

            Lo stesso articolo 13, comma 3 del TUIR, riconosce una detrazione fiscale a beneficio di coloro che sono titolari di uno o più redditi da pensione. La misura, calcolata anch’essa in funzione del reddito complessivo del contribuente, non è cumulabile con la detrazione di cui all’articolo 13, comma 1 per coloro che producono redditi di lavoro dipendente. L’incumulabilità opera quando, nelle stesse giornate in cui si svolge l’attività lavorativa, viene percepita anche la pensione.

            Per le ragioni descritte, i lavoratori dipendenti che percepiscono altresì redditi da pensione, sempre al fine di evitare un recupero da parte dell’Erario per detrazioni indebitamente fruite, è bene che scelgano quale tipo di misura sfruttare tra:

            • detrazione per redditi di lavoro (articolo 13, comma 1, TUIR);
            • detrazione per redditi di pensione (articolo 13, comma 3, TUIR).

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