I tre giudici della seconda sezione civile della Corte d’Appello di Milano si sono limitati ad applicare uno “sconto” di circa un quarto rispetto ai 750 milioni inflitti dalla sentenza di primo grado.
Si passa dunque da 750 milioni agli attuali 560 milioni di euro.
La sentenza verrà ora impugnata da Fininvest davanti alla Corte di Cassazione, ma è immediatamente esecutiva (non potrà essere applicata la cd. “norma salva-Fininvest“).
La figlia Marina ha subito dichiarato che la sentenza “rappresenta l’ennesimo scandaloso episodio di una forsennata aggressione che viene portata avanti da anni contro mio padre, con tutti i mezzi e su tutti i fronti“.
Di Pietro ha replicato, a distanza, “Berlusconi dirà che è vittima dei giudici comunisti ma in questa vicenda non c’entra niente la politica: è solo un truffatore condannato“.
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