A partire dal quel giorno, dunque, il governo avrà un anno di tempo per emanare i decreti legislativi. Nello specifico, entro aprile andrà presentata la prima relazione al Parlamento, dopo quattro mesi, invece, dovrebbe arrivare il primo importante decreto attuativo.
Il vigore completo delle nuove norme, comunque, è fissato entro l’agosto del 2016, cioè a 30 mesi esatti dall’approvazione della legge delega ora pubblicata anche in Gazzetta Ufficiale.
Obiettivo della riforma che ha atteso tre anni il momento della derubricazione a legge dello stato, il rinnovamento di un fisco troppo spesso visto come ostile da parte dei contribuenti, attuando una nuova modalità di lotta all’evasione, limitando il ricorso al denaro contante, fino alla diffusione capillare della fatturazione digitale.
Cardine della delega fiscale, poi, è sicuramente la riforma del catasto, per adesso soltanto impostata, che avrà diversi passaggi importanti prima di entrare definitivamente in attuazione. Secondo l’Agenzia delle Entrate, questo porterà a un attesa di circa cinque anni, anche se alcune previsioni, più ottimistiche, dicono che saranno sufficienti tre anni.
La novità delle rendite catastali successive alla delega fiscale, sarà quella relativa all’unità di misura delle stesse: non più i singoli vani, ma i metri quadri, adattando, così, il sistema italiano alla modalità di registrazione in sede internazionale.
Novità in arrivo anche sui redditi d’impresa, che verranno tassati per mezzo di un’aliquota proporzionale applicata all’Ires. Sul fronte dei giochi d’azzardo, poi, è in arrivo il nuovo codice sulla pubblicità, che metterà in atto i divieti di promozione in luoghi pubblici a lotterie, giochi o concorsi tipici di questo fenomeno.
QUI LO SPECIALE SULLA DELEGA FISCALE
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