La Nota aggiorna le stime sul quadro economico per il 2017 e il triennio successivo e anche gli obiettivi rispetto a quelli previsti nel Def di aprile scorso: il PIL che ad aprile era previsto in crescita dell’1,1% ora è a 1,5% per il 2017 e il 2018. In miglioramento anche il rapporto tra disavanzo e PIL, 2,1% nel 2017 e 1,6% nel 2018, così l’aggiustamento strutturale di bilancio tra quest’anno e il prossimo viene previsto di 0,3 punti percentuali, e non 0,8% come indicato ad aprile scorso, ipotizzando più concretamente il raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2020.
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Tra le misure da mettere in campo l’Esecutivo è al lavoro su:
- rottamazione bis delle cartelle esattoriali (in fase di valutazione),
- stop all’aumento dell’Iva e delle accise,
- misure contro l’evasione fiscale,
- rilancio degli investimenti e dell’occupazione,
- decontribuzione per l’occupazione giovanile a tempo indeterminato,
- risorse destinate alle famiglie povere,
- incentivazione degli investimenti delle imprese,
- risorse per il rinnovo dei Contratti del pubblico impiego,
- mantenimento di alcuni incentivi fiscali,
- riduzione dell’Ires e dell’Irpef ai lavoratori con remunerazioni più basse;
- cancellazione della componente Irap sul lavoro dipendente;
- eliminazione dell’Imu sui beni strumentali imbullonati e sui terreni agricoli;
- abolizione dell’imposta sulla casa di proprietà e residenza (Tasi).
Ricordiamo che l’aggiornamento del DEF è propedeutico alla Legge di Bilancio che sarà presentata in Parlamento entro il prossimo 20 ottobre.
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