Ieri, incontri sono andati in corso tra i vari ministeri e palazzo Chigi, per definire interventi e modifiche al Documento economico in via di stesura. Naturalmente, i due fulcri di tutti gli incontri tenuti nelle ultime ore, sono stati, da una parte la presidenza del Consiglio e, dall’altra, il ministero dell’Economia di Pier Carlo Padoan.
A orbitare attorno alle cifre che saranno inserite nel Def, la presenza ingombrante della spending review suggerita da Carlo Cottarelli, descritta nelle scorse settimane come un piano ambizioso di riduzione della spesa pubblica, che dovrà essere attuato dando il via al piano degli esuberi nella pubblica amministrazione. probabile che, in questo senso, nel Def siano introdotte le basi per la nuova riforma della pubblica amministrazione annunciata dal ministro Marianna Madia, che nella road map del governo dovrebbe essere fissata per questo mese di aprile.
Altre novità attese nel Def in via di presentazione dovrebbero riguardare i nuovi sgravi irpef: le stime dovrebbero essere calibrate sulla proporzione del Pil italiano increscita prevista dello 0,8% per l’anno corrente. In questo modo, il Def potrebbe prevedere una riduzione dell’aggravio Irpef, mentre si monitora con attenzione l’andamento dell’Irap, dopo che i primi provvedimenti sul lavoro del governo hanno soddisfatto a metà le imprese.
Proprio sul Jobs Act sarebbero legate le ultime incognite del Def: di certo, nei prossimi giorni dovrebbe essere presentato anche il testo che porterà dal 27 maggio i famosi 80 euro in più in busta paga a chi prende meno di 1500 euro, ma, ancora, resta da vedere se le coperture verranno incluse nel testo cardine dell’economia, oppure sarà riservato loro un capitolo del provvedimento ad hoc, annunciato per i prossimi giorni.
Tutti i dubbi verranno sciolti stasera dopo le 18, quando il premier Matteo Renzi, con ogni probabilità, presenterà in prima persona il Def 2014, con tutti i tagli in arrivo.
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