Ghigliottina sul Decreto semplificazioni approvato in Cdm: ecco cosa resta

Dei 21 articoli iniziali ne restano la metà. Di Maio annuncia che il Decreto sarà ampliato durante l’Iter di conversione in legge

Redazione 13/12/18
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Erano inizialmente 21 gli articoli che componevano il testo del Decreto semplificazioni approvato ieri dal Consiglio dei ministri e atteso in Gazzetta ufficiale. Un numero ghigliottinato e dimezzato a 10 articoli, quelli usciti dal Cdm di ieri, 12 dicembre 2018.

Era stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri del 15 ottobre scorso insieme al ddl bilancio 2019 e al decreto Fiscale e il testo ora è profondamente cambiato rispetto alla bozza entrata al pre Consiglio dei ministri passando da 21 articoli a 10.

Si attende ora la pubblicazione in Gazzetta ufficiale e la trasmissione al Parlamento – entro 5 giorni – per l’iter di conversione (che dovrà avvenire entro 60 giorni).

Sono rimaste fuori diverse misure, ma il vicepremier Luigi Di Maio ha comunque affermato che saranno inserite nel corso dell’Iter di conversione in legge.

Dall’abolizione del Sistri all’eliminazione del Corso concorso per dirigenti scolastici, dall’abrogazione del Lul telematico al Fondo di garanzia per le piccole e medi imprese: vediamo un po’ più in dettaglio che cosa resta dell’impianto iniziale.

Decreto semplificazioni: Fondo imprese creditrici della Pa

All’articolo 1, nell’ambito del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese è istituita, con una dotazione finanziaria iniziale di 50 milioni di euro, a valere sulle disponibilità del medesimo Fondo, una sezione speciale dedicata a interventi di garanzia in favore delle piccole e medie imprese che, per effetto del ritardo nell’incasso di crediti vantati verso le Pubbliche amministrazioni, sono in difficoltà nella restituzione delle rate di finanziamenti già contratti con banche e intermediari finanziari;

Decreto semplificazioni: no libretto unico del lavoro telematico

Abrogata anche la disposizione che prevede che il libro unico del lavoro dal 2019 sia tenuto, in modalità telematica, presso il ministero del Lavoro. L’entrata in vigore del Lul telematico era stata prevista per il 1° gennaio 2019.

Il Libro unico del lavoro doveva essere tenuto in modalità telematica presso il Ministero del Lavoro, secondo le indicazioni di un decreto del Lavoro mai emanato. La tenuta del registro telematico, al posto di quello cartaceo, prevedeva una revisione dei flussi telematici, per evitare duplicati di invii di dati da parte delle aziende, che non è avvenuta.

Decreto semplificazioni: soppresso il Sistri

Dal 1° gennaio 2019 il Sistri, il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti è stato eliminato, cancellando dunque anche i contributi dovuti. Ricordiamo che il Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) nasce su iniziativa del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, per permettere l’informatizzazione della tracciabilità dei rifiuti speciali a livello nazionale e dei rifiuti urbani della Regione Campania.

Decreto semplificazioni: laureati in medicina e chirurgia

L’articolo 8 dispone, fino al 31 dicembre 2021, in attesa di una revisione complessiva del sistema di formazione specifica, che i laureati in medicina e chirurgia abilitati all’esercizio professionale, iscritti al corso di formazione specifica in medicina generale, possono partecipare all’assegnazione degli incarichi convenzionali, rimessi all’accordo collettivo nazionale nell’ambito della disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale.

L’assegnazione sarà in ogni caso subordinata rispetto a quella dei medici in possesso del relativo diploma e agli altri medici con diritto all’inserimento nella graduatoria regionale, in forza di altra disposizione. Resta fermo, per l’assegnazione degli incarichi per l’emergenza sanitaria territoriale, il requisito del possesso dell’attestato d’idoneità all’esercizio dell’emergenza sanitaria territoriale. Il mancato conseguimento del diploma di formazione specifica in medicina generale entro il termine previsto dal corso di rispettiva frequenza, comporta la cancellazione dalla graduatoria regionale e la decadenza dall’eventuale incarico assegnato;

Decreto semplificazioni: corso-concorso dirigenti scolastici eliminato

Viene inoltre eliminato, con l’articolo 9 del Decreto, il corso-concorso selettivo di formazione (lasciando soltanto il concorso) per lo svolgimento della procedura per il reclutamento dei dirigenti scolastici, demandando a uno o più decreti del ministro dell’Istruzione le modalità di svolgimento del concorso e dell’eventuale preselezione, le prove concorsuali, la valutazione della preselezione, delle prove e dei titoli, nonché il periodo di formazione e prova.

Si tratta dell’immissione a ruolo dei nuovi dirigenti della scuola: per accelerare l’assunzione di dirigenti si prevede il superamento delle criticità connesse alla vigente normativa e al corso-concorso;

Redazione

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