Decreto Scuola, pubblicato in Gazzetta: il testo ufficiale spiegato punto per punto

Alice Lottici 31/10/19
La pubblicazione del Decreto Scuola in Gazzetta Ufficiale non si è fatta attendere: il 29 Ottobre la firma del Presidente Mattarella e il giorno successivo il testo ufficiale reso noto nei canali istituzionali. Avviato quindi l’iter di conversione in legge entro 60 giorni, primo incontro di discussione il 25 Novembre alla Camera.

Analizziamo assieme il testo ufficiale per comprendere le posizioni in merito alle questioni pendenti: docenti paritarie e Dsga facenti funzione.

Decreto Scuola è legge: cosa prevede

Decreto Scuola: cosa prevede

Il testo approvato, nato dall’intesa del 1 Ottobre tra Miur e organizzazioni sindacali, presenta questi provvedimenti:

  • concorso straordinario secondaria, da espletare entro il 2019;
  • concorso ordinario secondaria, da bandire contestualmente al precedente;
  • vincolo di permanenza di 5 anni per i neoassunti;
  • riforma sul concorso Dirigenti Scolastici;
  • semplificata internalizzazione servizi pulizia, dal 1 Gennaio 2020 solo tramite graduatoria;
  • proroga delle graduatorie del Concorso del 2016 e assunzione in altre regioni per i vincitori del Concorso a cattedra 2016 e 2018 per il nuovo anno scolastico 2020/2021;
  • esclusione del personale scolastico (Dirigenti e Ata) dalla rilevazione delle impronte digitali;
  • estensione del bonus merito a docenti precari;
  • concorso Dirigenti Tecnici;
  • concorso Dsga facenti funzioni.

Approvato lo scorso 10 Ottobre al Consiglio dei Ministri, darà il via alle misure straordinarie per nuove assunzioni e interventi nell’Istruzione italiana. La scorsa settimana sembrava tutto pronto per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ma il Quirinale ha evidenziato questioni da chiarire su:

  • i titoli di studio per il Concorso Dsga facenti funzione;
  • l’esclusione di alcune categorie di docenti, tra cui quelli con 3 anni di servizio nelle scuole paritarie.

Diversamente dal decreto approvato “salvo intese” del 6 agosto, il testo presentato al Consiglio dei Ministri non prevede procedure di abilitazione concorsuali ma solo percorsi abilitanti.

Nuovi Pas: lavori in corso al Ministero

Nel prossimo paragrafo vediamo tutte le misure nel dettaglio e le posizioni in merito alle questioni da chiarire contenute nel Decreto Scuola firmato dal Presidente.

Decreto Scuola: le misure nel dettaglio

L’obiettivo del neo ministro Lorenzo Fioramonti è mettere l’attenzione sulla scuola al centro degli interventi del nostro Paese e agevolare precari e neolaureati con un numero più alto di cattedre già a settembre 2020.

Il documento ufficiale, firmato il 29 Ottobre dal Presidente Mattarella e pubblicato il giorno successivo in Gazzetta, contiene queste misure.

Leggi il testo ufficiale in Gazzetta

Concorso Straordinario e Ordinario Secondaria

Il decreto-legge approvato autorizza il Miur a bandire il Concorso Straordinario Secondaria finalizzato all’abilitazione e/o all’assunzione di 24.000 docenti per l’anno scolastico 2020/2021.

La procedura, emanata a livello nazionale, verrà gestita su base regionale e vedrà una selezione per titoli ed esami. Sarà bandita contestualmente al Concorso Ordinario Secondaria.

Concorso Ordinario e Straordinario: requisiti a confronto

I vincitori dovranno rimanere per 5 anni nella sede “di prima assegnazione” per assicurare continuità didattica.

Vincitori concorso a cattedra 2016 e 2018

I vincitori dei precedenti Concorsi a cattedra 2016 e 2018 potranno scegliere se essere assunti in una regione diversa da quella della graduatoria di appartenenza.

Oltre allo scorrimento graduatorie in altre regioni, vengono prorogate di un altro anno.

Concorso Dsga facenti funzione

Previsto anche un Concorso Dsga facenti funzioni, riservato agli assistenti amministrativi con:

  • esperienza nel ruolo per almeno 3 anni scolastici a decorrere dal 2011/2012;
  • requisiti culturali previsti dall’art. 1 comma 605 della L. 27 Dicembre 2017 n.205.

Le graduatorie di merito derivanti saranno utilizzate in subordine alla procedura ordinaria in svolgimento.

Il decreto firmato dal Presidente stabilisce che il concorso sia riservato ai soli candidati laureati.

Rilevazioni biometriche

Il decreto-legge abroga le disposizioni per la rilevazione biometrica degli accessi e degli orari di lavoro per il personale Ata e per i Dirigenti Scolastici.

Agevolazioni scuolabus

I Comuni possono erogare gratuitamente il servizio scuolabus per le famiglie meno abbienti, purchè sia rispettato l’equilibrio di bilancio complessivo.

Internalizzazione servizi di pulizia

La legge di bilancio 2019 aveva previsto l’internalizzazione dei servizi di pulizia con l’immissione in ruolo di 11.200 collaboratori scolastici in servizio nelle imprese e da almeno 10 anni operativi nelle scuole.

La procedura di selezione prevista dal decreto, selezionerà i candidati per soli titoli per riuscire a concludere le assunzioni entro il 31 Dicembre 2019.

Concorsi Dirigenti Scolastici

A fronte delle esigenze organizzative delle Istituzioni Scolastiche verrà attuata una semplificazione e una velocizzazione delle procedure di assunzione dei Dirigenti Scolastici, selezionati per titoli ed esami e non con il corso-concorso previsto dalla normativa in vigore precedentemente.

Secondo la nuova procedura, organizzata su base regionale, i candidati dovranno sostenere una prova scritta e una orale, oltre a un corso di formazione e tirocinio. Alcuni decreti del Miur definiranno le modalità di svolgimento del concorso e i programmi.

Le prove si considerano superate con un puteggio di 7/10.

Il decreto ha altresì previsto un nuovo Concorso Dirigenti Tecnici (Ispettori scolastici) per 59 posti a tempo determinato. A breve anche il Concorso per assunzioni a tempo indeterminato.

Abilitazioni scientifiche nazionali

La validità delle abilitazioni scientifiche nazionali passa da 6 a 9 anni.

Atenei e Afam

Atenei e istituti di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (Afam) non dovranno più ricorrere al Mepa per l’acquisto di beni e servizi destinati alla ricerca.

Stabilizzazione precari

I precari che abbiano maturato anzianità di servizio con assegni di ricerca possono essere stabilizzati nei rispettivi Enti, previo possesso dei requisiti di cui all’art. 20 D.Lgs. 75 del 2017.

 

Fonte: Orizzonte Scuola e Miur

Alice Lottici

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