Decreto Ristori in Gazzetta: indennizzi a fondo perduto, rinnovo Rem, Cig, bonus. Tutte le misure

Ristori fino a 150 mila euro, 800-1.000 euro per categorie lavoratori, rinnovo Reddito di emergenza, stop seconda rata Imu, vocuher spettacoli, proroga cig, esonero contributi: ecco il testo

Chiara Arroi 29/10/20
(Foto Governo.it) Contributi a fondo perduto per imprese, nuova indennità Covid una tantum per stagionali e lavoratori dello spettacolo, rinnovo Reddito di emergenza, stop seconda rata Imu, bonus affitti commerciali: è questo il succo del Decreto Ristori 2020, approvato nel pomeriggio del 27 ottobre dal Governo, firmato dal presidente Mattarella nella notte tra il 28 e il 29 ottobre, e pubblicato in Gazzetta ufficiale con una edizione straordinaria (Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137).

Un provvedimento ad ampia gittata che tocca molte categorie: dalle piccole imprese ed esercenti alle famiglie in stato di bisogno. Un totale di 5-6 miliardi stanziati, di cui circa 3 andranno a coprire i ristori per le attività chiuse totalmente in questo mini-lockdown o chiuse fino alle 18.

L’annuncio delle nuove restrizioni in vigore con l’ultimo Dpcm 24 ottobre era infatti andato di pari passo con la rassicurazione del premier Conte sull’arrivo di altri aiuti a favore di imprese e famiglie in difficoltà, per fare fronte a un novembre di fuoco. Aiuti approvati con questo Decreto, che sarà operativo subito, con i primi contributi a fondo perduto che arriveranno entro metà novembre, e gli altri entro metà dicembre. 

Nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo Dpcm 24 ottobre, in vigore fino al 24 novembre, Conte aveva infatti annunciato che i fondi per ulteriori contributi a fondo perduto per imprese e attività commerciali e della ristorazione ci sono già, e che saranno erogati direttamente sul conto corrente dell’esercente da parte dell’Agenzia delle entrate. Così come sarà rinnovato il Reddito di emergenza (scaduto il 15 ottobre).

Così è stato: il nuovo provvedimento, annunciato nell’ultima conferenza stampa del 27 ottobre, targata Conte, Gualtieri e Patuanelli, è stato ufficialmente presentato il nuovo nascituro: un decreto pronto a soccorrere tutte quelle attività colpite in faccia dal nuove nuove chiusure anti-covid, le famiglie in difficoltà e le imprese.

Passiamo in rassegna tutti i nuovi aiuti in arrivo nel mese di novembre con il Decreto Ristori 2020, per cittadini e imprese colpiti dal semi-lockdown, e dalle restrizioni anti-Covid introdotte con l’ultimo discusso dpcm.

Decreto ristori 2020: contributi fino al 200%

Nuovi contributi a fondo perduto in arrivo per le attività colpite dalle restrizioni covid. I contributi, come annunciato dal premier Conte e dal ministro dell’economia, Roberto Gualtieri, arriveranno in due momenti diversi:

  • già entro il 15 novembre per chi ne abbia usufruito in precedenza. In questo caso sarà pagato in automatico, senza fare domanda,
  • entro metà dicembre per chi faccia domanda per la prima volta.

I pagamenti saranno più rapidi, perchè l’erogazione è stata affidata all’Agenzia delle entrate, che verserà le somme spettanti direttamente sul conto corrente bancario dell’esercente beneficiario.

I ristori a fondo perduto “arriveranno sul conto con bonfico dell’agenzia delle entrate, è il modo più efficace, confidiamo che a metà novembre chi ha aderito alla prima edizione potrà riceverlo, subito dopo anche gli altri”, ha rassicurato Conte durante la conferenza stampa.

Sugli importi dei nuovi contributi a fondo perduto ci sono alcune novità. Si arriverà a ristori fino al 200% di quanto già ottenuto con la precedente domanda di contributo a fondo perduto.

Sono 53 le categorie individuate attraverso i codici Ateco che otterranno i nuovi contributi a fondo perduto previsti dal decreto ristori: secondo quanto si legge nel testo bollinato, si confermano indennizzi del 400% per le discoteche. Entrano anche Taxi e Ncc che avranno un indennizzo al 100% di quanto già ricevuto con la prima edizione dei ristori del decreto Rilancio. Sono 38, invece, le categorie avranno un contributo del 200%, dai ristoranti a piscine e palestre. Per bar e pasticcerie, ma anche per alberghi, villaggi turistici,ostelli, rifugi, i ristori saranno al 150%.

IMPORTI SPETTANTI A FONDO PERDUTO 

Prima notizia è che non c’è alcun limite di fatturato da prendere in considerazione (nella precedente edizione del fondo perduto c’era il limite dei 5 milioni di fatturato). I nuovi ristori a fondo perduto saranno erogati a tutti gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive, senza limiti di fatturato e avrà un tetto massimo di 150mila euro. 

ALCUNI ESEMPI DI IMPORTI

Il ministro Gualtieri, presentando il cuore del provvedimento (i ristori alle attività) ha cercato di chiarire con alcuni esempi l’ammontare che potrebbe spettare ai beneficiari:

L’importo medio per i ristoranti fino a 400.000 euro di fatturato è di 5.173 euro. Per quelli fino a un milione di fatturato, 13.920 euro; quelli fino a cinque milioni di fatturato 25.000 euro». Per sale da concerto e teatri «l’importo per la fascia più bassa sarà circa 5.000 euro, per quella media di circa 13.900 euro» e fino a 30mila euro medi per i fatturati maggiori.

Rinnovo reddito di emergenza 2020

Il Reddito di emergenza sarà rinnovato per 2 mensilità: novembre 2020 e dicembre 2020. È questa un’altra decisione presa dal Governo, per aumentare il sostegno alle famiglie in difficoltà. Sarà quindi ancora possibile fare domanda.

Indennità 800-1.000 euro lavoratori 

Un altro aiuto in arrivo è una nuova indennità mensile una tantum di 1.000 euro per stagionali del turismo, spettacolo, che non usufruiscono della cassa integrazione.

Nello specifico il nuovo bonus 1.000 euro sarà erogato in questo modo:

  • una indennità di 1.000 euro per i lavoratori autonomi occasionali;
  • una indennità di 1000 euro per i lavoratori stagionali e a termine del turismo, degli stabilimenti termali, e dello spettacolo, intermittenti , a domicilio;
  • Indennità da 800 euro per i lavoratori del settore sportivo che avevano già ricevuto le indennità previste dai decreti precedenti

Cassa integrazione rifinanziata

Anche la cassa integrazione sarà rifinanziata: subito per ulteriori 6 settimane. Poi nel 2021 in legge di bilancio con le altre risorse che prolungheranno ancora la cig per imprese e lavoratori.

Le 6 settimane devono essere collocate nel periodo tra il 16 novembre 2020 e il 31 gennaio 2021 e riguardano tutte quelle le attività che hanno richiesto le 9 settimane aggiuntive previste nell’ultimo Decreto Agosto.

Decreto ristori: voucher spettacoli fino al 31 gennaio 

Nel provvedimento è anche previsto rimborso sottoforma di voucher per gli spettacoli dal vivo, pianificati dal 24 ottobre e fino a gennaio 2021, e saltati a causa delle restrizioni. Ciò vale anche per «i titoli acquistati dal 1 al 24 ottobre non fruiti» finora e «non fruibili fino al 31 gennaio 2021».

Decreto Ristori: esonero contributi previdenziali 

Viene riconosciuto inoltre un esonero dal versamento dei contributi previdenziali ai datori di lavoro (con esclusione del settore agricolo) che hanno sospeso o ridotto l’attività a causa dell’emergenza COVID, per un periodo massimo di 4 mesi, fruibili entro il 31 maggio 2021.

L’esonero è determinato in base alla perdita di fatturato ed è pari:

  • al 50% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato inferiore al 20%;
  • al 100% dei contributi previdenziali per i datori che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 20%.

Decreto Ristori: 400 milioni per agenzie viaggi e guide

In arrivo anche altri 400 milioni per il sostegno agli operatori turistici, dalle agenzie di viaggio e i tour operator alle guide e gli accompagnatori turistici.

Decreto Ristori: bonus affitti commerciali 

Il credito d’imposta sugli affitti viene esteso:

  • ai mesi di ottobre, novembre e dicembre,
  • allargato alle imprese con ricavi superiori ai 5 milioni di euro che abbiano subito un calo del fatturato del 50%,
  • Il relativo credito è cedibile al proprietario dell’immobile locato.

Decreto Ristori: seconda rata Imu cancellata 

La seconda rata dell’IMU 2020 relativa agli immobili e alle pertinenze in cui si svolgono le loro attività è cancellata per le categorie interessate dalle restrizioni. Si tratta della rata da pagare entro il 16 dicembre.

Altre misure nel Decreto Ristori

Tra gli altri aiuti inseriti nel provvedimento ora ufficiale rientrano:

  • la sopensione delle procedure esecutive immobiliari della prima casa fino al 31 dicembre,
  • esonero contributivo INPS a favore delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura per la mensilità relativa a novembre 2020,
  • contributi a fondo perduto a favore delle imprese operanti nelle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura.

>> Scarica qui il Decreto Ristori in Gazzetta

 

Chiara Arroi

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