La conversione in legge recepisce senza modifiche il testo approvato con il voto di fiducia della Camera il 20 marzo scorso. Alcune modifiche erano però già state inserite da alcuni emendamenti.
Vediamo assieme cosa prevede il Decreto convertito in Legge sul tema Pensioni, Quota 100 e Reddito di cittadinanza e le novità inserite nel testo partorito dal Parlamento rispetto a quello che il Governo aveva approvato.
Reddito di cittadinanza: obbligo di accettare lavoro con salario sopra gli 858 euro
Tra le tante modifiche apportate al Reddito di cittadinanza, ne è stata inserita una che riguarda lo stipendio minimo per non rifiutare l’offerta di lavoro fatta: i percettori del reddito di cittadinanza saranno obbligati ad accettare il lavoro solo se la retribuzione sarà superiore a 858 euro.
La modifica stabilisce che l’assegno dovrà essere superiore del 10% rispetto “alla misura massima del beneficio fruibile dal singolo individuo (comprensiva della componente ad integrazione del reddito prevista per i nuclei residenti in abitazione in locazione)”. Il reddito di cittadinanza può arrivare fino a un massimo di 780 euro che con un incremento del 10% arriverebbe fino a 858 euro.
Reddito di cittadinanza: stop ai furbetti dei finti divorzi
In base al testo del Decretone approvato, qualora la separazione sia avvenuta dopo il 1° settembre 2018, gli ex coniugi che facciano domanda saranno esclusi dal beneficio senza appositi “verbali certificati dalla polizia locale sul cambio di residenza”.
Si punta a far sì che le coppie di furbi che fingono di divorziare per beneficiare del Reddito siano pescate da controlli e verifiche.
Questo imporrà a tutti coloro che faranno domanda Rdc e che si siano separati o divorziati dopo il 1° settembre 2018, di certificare con “apposito verbale della Polizia Municipale di non risiedere effettivamente più insieme.
Stretta anche per i genitori `single´ che fanno domanda per l’accesso al reddito. In presenza di figli minori, ai fini del calcolo Isee, fa parte del nucleo familiare anche il genitore non convivente o non sposato.
Stranieri: obbligo certificazione
Gli stranieri extracomunitari dovranno farsi certificare reddito e composizione del nucleo familiare dal Paese di origine, con traduzione in italiano e validazione del consolato. Il che renderà il tutto un po’ più complesso.
La “certificazione” di reddito e patrimonio e del nucleo familiare dovrà essere rilasciata dallo Stato di provenienza, “tradotta” in italiano e “legalizzata dall’Autorità consolare italiana“. Esentati i rifugiati politici e chi proviene da Paesi dai quali non è possibile ottenere la certificazione.
Agevolazioni disabili sul Reddito di cittadinanza
Altra novità prevista nel Decreto sul Reddito di cittadinanza prevede che i familiari di persone disabili saranno tenuti ad accettare un’offerta di lavoro solo se entro i 100 chilometri dalla loro residenza. La modifica riduce da 250 chilometri a 100 chilometri la distanza entro la quale le offerte di lavoro successive alla prima, per i beneficiari del reddito, vengono ritenute “congrue”.
Reddito di cittadinanza: maxi sanzioni per lavoro nero
E’ prevista la decadenza del reddito di cittadinanza qualora uno dei membri del nucleo familiare sia trovato, nel corso delle attività ispettive svolte dalle competenti autorità, intento a svolgere attività di lavoro dipendente o di collaborazione coordinata e continuativa.
Le sanzioni incrementate del 20% contro il lavoro nero di stranieri irregolari e minori sono estese anche all’impiego sommerso dei beneficiari del reddito.
Più privacy sulla Carta Rdc
Maggiore privacy è prevista sulla gestione controllata della carta prepagata Rdc. Lo Stato potrà controllare i soli importi complessivamente spesi e prelevati con le card del reddito di cittadinanza e non le singole spese.
Servizi sociali per i beneficiari del Reddito di cittadinanza
I beneficiari dovranno svolgere nel Comune da un minimo di 8 a un massimo di 16 ore complessive settimanali di servizi utili per la collettività.
Convocazione beneficiari Reddito di cittadinanza tramite sms e email
I centri per l’impiego e i Comuni potranno convocare i beneficiari del reddito di cittadinanza anche tramite mezzi informali quali messaggistica telefonica o posta elettronica.
Reddito di cittadinanza: stop condannati e latitanti
Niente Reddito né Pensione di cittadinanza per chi è ai domiciliari o per i condannati con sentenza definitiva e non per i reati di tipo mafioso o terroristico. La sospensione della pensione vale anche per i latitanti e gli evasi.
Domande Reddito di cittadinanza anche ai patronati
Anche le richieste del reddito di cittadinanza, oltre a quelle della pensione di cittadinanza, potranno essere presentate ai patronati. Sono inoltre salve le domande presentate prima dell’entrata in vigore del decreto. Si avranno sei mesi di tempo per aggiornare i requisiti sulla base delle modifiche introdotte in sede di conversione in legge.
Le domande relative al Rei (reddito di inclusione), presentate ai Comuni fino al 1° marzo, potranno pervenire all’Inps entro la fine di aprile.
Agevolazione Acqua, Luce e Gas per beneficiari del Reddito di cittadinanza
I beneficiari del reddito di cittadinanza potranno godere delle agevolazioni tariffarie già riservate alle famiglie economicamente svantaggiate (i Bonus Luce e Gas e Acqua).
Accordo sui Navigator
Dal 2020 gli enti potranno assumere 3.000 persone (rispetto ai 6.000 precedenti) da destinare ai centri per l’impiego e dal 2021 ulteriori 4.600, anche per stabilizzare i propri precari. Il costo è 120 milioni nel 2020 e 304 milioni dal 2021.
“Navigator: requisiti, stipendio, concorso, come candidarsi”
Pensione di cittadinanza in contanti
La pensione di cittadinanza potrà essere erogata con le modalità ordinarie di erogazione delle pensioni e non tramite la Carta Rdc. Gli assegni previdenziali possono essere riscossi alle Poste o in banca, in contanti (se inferiori a 1.000 euro) o tramite accredito su conto corrente postale o bancario. Essendo la pensione di cittadinanza per natura inferiore alla soglia dei mille euro, il pagamento potrà quindi essere, in base all’emendamento, anche in contanti.
Riscatto laurea agevolata: niente tetto di età 45 anni
È saltato il tetto dei 45 anni per poter usufruire del riscatto di laurea agevolato. Le agevolazioni previste scatteranno anche per gli ultra quarantacinquenni. Resta però il limite temporale del 1996: la detrazione del 50 per cento scatta solo per coloro che sono “privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995”.
TFS statali: anticipo fino a 45 mila euro
Per i dipendenti pubblici che andranno in pensione con quota 100 l’anticipo del trattamento di fine servizio sale da 30.000 a 45.000 euro. Potrà essere richiesto anche dagli statali già in pensione.
Proroga Opzione donna
Viene prorogato al 2019 il pensionamento anticipato con Opzione donna. Il diritto al trattamento pensionistico anticipato secondo le regole di calcolo del sistema contributivo viene riconosciuto nei confronti delle lavoratrici che abbiano maturato i requisiti – un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica pari o superiore a 58 anni, per le lavoratrici dipendenti, e a 59 anni per le lavoratrici autonome – entro il 31 dicembre 2018 (in luogo del 31 dicembre 2015). I requisiti anagrafici non sono adeguati agli incrementi alla speranza di vita.
Pensioni: stop finestre per lavori gravosi
Per l’accesso ad Ape social e Quota 41, a chi esercita lavori gravosi non servirà più aspettare la finestra di 3 mesi dalla maturazione dei requisiti.
Pace contributiva: ci sarà più tempo
I buchi contributivi potranno essere coperti e saldati in dieci anni, con 120 rate mensili, non più in tre anni con 60 rate. Tempi molto più dilatati quindi.
Dis-coll è compatibile con il Reddito di cittadinanza
Anche l’indennità per il lavoro parasubordinato Dis-Coll, così come la Naspi, sarà compatibile con il reddito di cittadinanza.
Assunzioni al Mibac
Per far fronte ai vuoti di organico legati alle uscite di quota 100, si dà il via libera a un massimo di 551 assunzioni, a partire dal 15 luglio, al ministero dei Beni culturali (Mibac), con lo scorrimento delle graduatorie e nuovi concorsi con modalità semplificate.
Quota 100 divieto cumulo redditi
Come noto, viene introdotta in via sperimentale, per il triennio 2019-2021, la possibilità di andare in pensione a 62 anni, con un minimo di 38 anni di contributi. Il trattamento sarà erogato dopo tre mesi dalla maturazione dei requisiti, per i dipendenti privati, e dopo sei mesi per quelli pubblici.
La pensione anticipata in oggetto non è cumulabile con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro annui.
Ape sociale
Il famoso anticipo pensionistico per alcune categorie di lavoratori con almeno 63 anni di età che appartengono a una delle quattro categorie previste: disoccupati, caregiver, lavoratori con disabilità almeno al 74%, addetti a mansioni gravose, è stato prorogato anche nel 2019. Si potrà quindi ancora fare domanda.
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