Decreto Milleproroghe 2017: ecco cosa cambia e per chi

Redazione 20/02/17
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Decreto Milleproroghe 2017. Davvero Eterogeneo il maxiemendamento approvato da qualche giorno al Senato, al punto tale che, ad esserne incisi, sono innumerevoli settori e categorie di professionisti. È bene dunque iniziare a fare chiarezza per capire cosa effettivamente sia cambiato e per chi. In generale, le modifiche riguardano termini temporali, che sono stati perlopiù dilazionati dal Legislatore. Ma talvolta le modifiche sono state anche più contenutistiche.

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Decreto Milleproroghe: cosa cambia e per chi

Iva e Irpef sulla Casa.

Per tutto il 2017 la detrazione Irpef sarà del 50% dell’Iva versata per l’acquisto di abitazione in classe energetica A e B direttamente da costruttore. Inoltre, dalla dichiarazione dei redditi 2018 scomparirà l’obbligo di indicare gli estremi di registrazione del contratto di locazione, nonché quello della denuncia dell’immobile ai fini Ici (ottenere dietro indicazione l’abbattimento del 30% dell’imponibile derivante dagli affitti a canone concordato).

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Turisti e contributo di sbarco

Fino al 2016 tutti i turisti che decidevano di pernottare in una piccola isola erano soggetti al contributo di sbarco, in alternativa alla tassa di soggiorno. Tale contributo, però, era fissato in tetti massimi, che i Comuni non potevano variare a propria discrezione. Dopo l’approvazione del Milleproroghe, invece, è caduta tale limitazione, pertanto i Comuni potranno alzare la soglia, fissata a 2 euro e 50 fino a 5 euro. L’innalzamento è ancora più probabile nei Comuni in prossimità di fenomeni attivi di origine vulcanica.

Decreto Milleproroghe 2017: ecco le normative che slittano al 2018

Normativa Antincendio

Doveva entrare in vigore all’inizio di quest’anno, invece è stata posticipata al 31 dicembre 2017. Asili, Scuole, Rifugi alpini e strutture turistico-alberghiere, quindi, avranno un tempo maggiore entro cui potersi adeguare alle nuove norme antincendio.

Scontrini

La lotteria degli scontrini che doveva essere già operativa in via sperimentale il 1° marzo è stata procrastinata al 1° novembre prossimo. Più tempo per adeguarsi, dunque, anche per gli esercenti attività commerciali, in particolare in riferimento agli acquisti effettuati con moneta elettronica (carte di credito e bancomat).

Vino e Made in Italy

Posticipato a fine anno (invece che il 12 luglio) anche il termine entro il quale la pubblica autorità dovrà adeguarsi alla normativa europea a salvaguardia del Made in Italy: infatti, si tratta dell’unificazione e dell’accreditamento per la verifica annuale del rispetto del disciplinare attraverso il processo di produzione e confezionamento del Vino.

Ippica e pesce

Non è una battuta: nel maxiemendamento rientra anche la previsione dello stanziamento di diciassette milioni di euro per finanziare i trattamenti di integrazione salariale nel settore della pesca. Prorogata anche la riforma del settore ippico.

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