Nel nuovo Dl non mancano poi le norme legate all’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e la previsione di investimenti per ridurre i divari infrastrutturali presenti sul territorio. Previsti poi interventi su trasporto pubblico locale, rete ferroviaria, settore marittimo ed infrastrutture idriche, oltre alla cessione di slot e marchio Alitalia.
Analizziamo le novità in dettaglio.
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Decreto Infrastrutture: il testo del Dl
Nella riunione del 2 settembre scorso il Consiglio dei ministri, su proposta del Premier Mario Draghi e dei Ministri delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims) Enrico Giovannini, della giustizia Marta Cartabia, dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna, dell’economia e delle finanze Daniele Franco e per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ha approvato un Decreto legge contenente, come si legge nel comunicato stampa, misure “per migliorare i servizi di trasporto ed agevolare gli investimenti in infrastrutture”.
Tra le principali novità del cosiddetto “Decreto infrastrutture e mobilità sostenibili” figurano:
- Modifiche al codice della strada, come l’introduzione degli “stalli rosa” dedicati alle donne in gravidanza ed ai genitori con figli fino a due anni;
- In tema di trasporto pubblico locale, la possibilità per le Regioni di utilizzare parte delle risorse assegnate dal Governo al fine di garantire servizi aggiuntivi, in considerazione dell’evolversi dell’emergenza COVID-19 nonché della ripresa delle attività scolastiche ed economiche;
- Nel trasporto aereo si disciplina la cessione del marchio “Alitalia” e degli slot, oltre ai rimborsi per i passeggeri titolari di biglietti per voli successivi al 15 ottobre 2021;
- Ulteriori misure sono previste in tema di infrastrutture idriche, rete ferroviaria, settore marittimo, Ecobonus automotive ed attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, sulla pagina istituzionale mit.gov.it, ha così commentato l’approvazione del Decreto in Consiglio dei ministri: “Il provvedimento odierno, in coerenza con la nuova visione del Ministero e le strategie del Governo, semplifica le procedure per gli investimenti nelle infrastrutture, migliora la sicurezza e il funzionamento dei trasporti, tutelando maggiormente i diritti alla mobilità delle persone con disabilità e delle donne in gravidanza”.
Scarica il testo del Decreto Infrastrutture
Decreto Infrastrutture: modifiche al codice della strada
Trasporto disabili
Oltre alla già citata introduzione degli “stalli rosa”, il “Dl infrastrutture1” contiene numerose modifiche al codice della strada, in particolare per quanto riguarda il trasporto di persone con disabilità. Ci riferiamo alla facoltà per i Comuni di introdurre, a carattere temporaneo o permanente, spazi riservati a portatori di handicap, oltre a:
- Veicoli elettrici;
- Carico – scarico merci nelle ore stabilite;
- Trasporto scolastico.
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Sanzioni
Tra le misure infrastrutturali non manca un inasprimento delle sanzioni per chi:
- Occupa gli “stalli rosa” e gli altri parcheggi riservati senza autorizzazione;
- Sosta nelle aree pedonali urbane.
Nello specifico, raddoppiano le multe per i “furbetti” negli spazi dedicati ai portatori di handicap. La nuova sanzione sarà compresa infatti tra 168 e 672 euro.
Incentivi per soste gratuite
Il “Dl infrastrutture” riconosce altresì ai Comuni la possibilità di favorire la sosta gratuita dei disabili nelle strisce blu, alternativa agli stalli riservati, se questi ultimi risultano occupati.
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Micromobilità
Come riportato sul portale del Mims, gli “interventi sulla micromobilità saranno concordati in sede parlamentare in occasione della conversione in legge del decreto”.
Decreto Infrastrutture: divari infrastrutturali
Un altro capitolo del Decreto legge è dedicato agli investimenti diretti a ridurre i divari infrastrutturali presenti sul territorio. Si prevede nello specifico un’attività di ricognizione e censimento del Mims sulle infrastrutture:
- Statali;
- Sanitarie;
- Assistenziali;
- Scolastiche;
- Stradali ed autostradali;
- Ferroviarie;
- Portuali;
- Aeroportuali ed idriche.
Le restanti opere saranno oggetto di esame da parte di enti territoriali e soggetti pubblici / privati competenti.
Al termine dell’attività di ricognizione, d’intesa con Regioni ed enti locali, saranno individuate le azioni necessarie per ridurre il divario infrastrutturale, finanziate grazie ad un fondo pari a 4,6 miliardi di euro, da utilizzare tra il 2022 ed il 2033.
Da ultimo, per Comuni ed Unioni di Comuni con popolazione inferiore a trentamila abitanti, è prevista l’istituzione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri del “Fondo per concorsi progettazione e idee per la coesione territoriale”.
Decreto Infrastrutture: Pnrr
Sull’attuazione del Pnrr, sempre il Ministro Giovannini ha sottolineato che “viene istituito all’interno del Mims un Centro di ricerca e di sviluppo nel settore della sostenibilità delle infrastrutture e della mobilità, dell’innovazione tecnologica, con conseguente immissione di un nucleo di ricercatori e tecnologi che contribuiranno ad aumentare la qualità delle politiche di competenza del Ministero”.
Il nuovo “Centro di ricerca per l’innovazione e la sostenibilità in materia di infrastrutture e mobilità” (in sigla Cismi) opererà grazie a ventiquattro ricercatori e tecnologi, i quali svolgeranno attività di studio, ricerca e sviluppo in tema di innovazione tecnologica e sistemi di trasporto.
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