Le tensioni c’erano già state prima del Consiglio dei Ministri che aveva approvato il Dl, e sono esplose in aula in sede di conversione, con il voto della Lega ad alcuni emendamenti presentati da Fratelli d’Italia. Il Decreto Green Pass aveva inizialmente prolungato lo stato d’emergenza al 31 dicembre ed esteso l’uso del certificato verde per bar e ristoranti al chiuso dal 6 agosto. Anche i criteri per il passaggio nelle diverse zone erano stati modificati dal Decreto in questione.
In sede di conversione sono state apportate ulteriori modifiche al Green Pass. Vediamo quindi nei prossimi paragrafi tutte le novità che riguardano il certificato verde, dopo l’approvazione definitiva della legge di conversione, che entrerà in vigore al momento della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Zona Gialla: regole, restrizioni, i nuovi criteri
Decreto Green Pass: Certificato anche con tampone salivare
Una delle prime modifiche approvate in sede di conversione è rappresentata da un emendamento che va a cambiare il decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 giugno 2021, n. 87, in particolare l’articolo 9 che istituisce il Green Pass.
Nella modifica si legge che, oltre che in caso di vaccinazione e di guarigione, il Green Pass viene rilasciato anche con “l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare, quest’ultimo anche su campione salivare e nel rispetto dei criteri stabiliti con circolare del Ministero della salute, con esito negativo al virus SARS-CoV-2“.
Viene quindi dato l’ok al rilascio della certificazione verde anche con tampone salivare. Ricordiamo che la Certificazione rilasciata a seguito di tampone con esito negativo ha una durata di 48 ore dal prelievo del campione.
Decreto Green Pass: durata estesa a 12 mesi
Un’altra modifica apportata in sede di conversione va a toccare la durata della Certificazione verde ottenuta a seguito di completamento del ciclo vaccinale. La durata del Green pass per i vaccinati passa da 9 a 12 mesi.
Scarica il testo coordinato con la legge di conversione del Dl Green Pass
Decreto Green Pass: locali, spettacoli, cinema, palestre
Dal 6 agosto, come già anticipato, il Green Pass è obbligatorio per le attività che offrono servizi di ristorazione, ma solo per il servizio al tavolo al chiuso. Un emendamento presentato in sede di conversione esclude dall’obbligo i “servizi di ristorazione all’interno di alberghi e di altre strutture ricettive riservati esclusivamente ai clienti ivi alloggiati“.
Il Dl prevede l’obbligo della Certificazione anche per:
- cinema;
- teatri;
- palestre;
- eventi sportivi;
- piscine;
- centri termali, salvo che per gli accessi necessari all’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e allo svolgimento di attività riabilitative o terapeutiche;
- fiere;
- parchi tematici e di divertimento;
- feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose;
- centri sociali;
- sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò;
- concorsi pubblici.
Ulteriori estensioni all’uso del Green Pass sono arrivate con i Decreti successivi.
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Decreto Green Pass: rilascio dopo singola dose per guariti
Il decreto modifica inoltre le condizioni con cui viene rilasciato il Green Pass a seguito della somministrazione del vaccino. Il Green Pass in Italia viene rilasciato 15 giorni dopo la somministrazione della prima dose e ha validità fino alla somministrazione della seconda, e dopo la seconda dose, il certificato durerà 12 mesi.
In caso di soggetti guariti dal Covid 19, la Certificazione della durata di 12 mesi viene rilasciata dopo una singola dose di vaccino ed è valida dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione.
Secondo il report del Governo, gli italiani che hanno completato il ciclo vaccinale sono oltre 39 milioni.
Decreto Green Pass: tamponi a prezzi ridotti
Fino al 30 novembre si potranno richiedere nelle farmacie e nelle strutture sanitarie aderenti dei tamponi rapidi a prezzi calmierati. I prezzi sono frutto di accordi tra le associazioni rappresentative di farmacie e strutture sanitarie e la struttura commissariale del Governo. La precedente scadenza del 30 settembre è stata prorogata in sede di conversione.
Tamponi a prezzi ridotti fino al 30 novembre: dove farli e prezzo
Decreto Green Pass: nuovi criteri per la Zona Gialla
Un altro punto toccato dal Dl è la revisione dei criteri per il passaggio o la permanenza nelle diverse Zone di rischio. Con l’arrivo della variante Delta e l’aumento della popolazione vaccinata un aumento di casi positivi non si traduce in un aumento dei ricoveri. Per questo motivo le Regioni hanno chiesto la revisione dei parametri che fino al Decreto Riaperture bis vedevano come criterio principale l’incidenza dei nuovi casi ogni 100.000 abitanti.
Il Decreto ha modificato i criteri dando meno peso ai nuovi casi e più peso ai tassi di occupazione dei posti negli ospedali e nelle terapie intensive.
Con i nuovi criteri la situazione per le diverse Zone è la seguente:
- Si va in Zona Gialla con un’occupazione delle terapie intensive superiore al 10% dei posti letto a disposizione in Regione e contemporaneamente con quella dell’area medica superiore al 15%;
- Si va in Zona Arancione con un’occupazione delle terapie intensive superiore al 20% dei posti letto a disposizione in Regione e contemporaneamente con quella dell’area medica superiore al 30%;
- Si va in Zona Rossa con un’occupazione delle terapie intensive superiore al 30% dei posti letto a disposizione in Regione e contemporaneamente con quella dell’area medica superiore al 40%.
Decreto Green Pass: Stato di emergenza al 31 dicembre
Prevista dal decreto la proroga dello stato di emergenza al 31 dicembre 2021. La pandemia è ancora in corso e le varianti preoccupano il governo. Per questo motivo si era decisa una proroga lunga, fino a fine anno.
Si attende quindi l’approvazione definitiva del testo in Senato e la pubblicazione in Gazzetta della legge di conversione per l’entrata in vigore delle modifiche.
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