Con 99 sì, 65 no e 1 astenuto il Senato ha approvato (dietro voto di fiducia) il Decreto Flussi 2025, che diventa legge. Dopo aver superato l’esame della Camera dei deputati, quindi il provvedimento diventa definitivo.
Tra le novità, un nuovo elenco di paesi sicuri stabilito per legge, e non più per decreto del ministero, (come Egitto, Marocco, Bangladesh), alle Corti d’appello va la competenza sui trattenimenti, strette sui ricongiungimenti familiari e nuove regole sugli ingressi in Italia per lavoro.
Per quanto riguarda le domande di nulla osta per l’ingresso dei lavoratori, il decreto è già entrato nel vivo con il primo click day dal 1° al 30 novembre.
Tutte le novità del Decreto Flussi 2025.
Indice
- Decreto Flussi con più click day
- Tempo cuscinetto di 60 giorni a fine contratto
- Click days lavoro stagionale 2025
- Permesso speciale per vittime di caporalato
- Visto e impronte digitali
- Ingressi lavoratori stranieri in Italia nel 2025
- Decreto Flussi: i nuovi paesi sicuri
- Trattenimenti in capo alle Corti d’Appello
- Cellulari ispezionati
- Stretta sul ricongiungimento familiare
- Patrocinio gratuito per chi collabora
Decreto Flussi con più click day
Tra le norme approvate, una estensione dei click day per le domande, che saranno più di uno nell’arco dell’anno, in base alla categoria di lavoratore e settore di lavoro.
E’ prevista una pre-compilazione delle domande rispetto ai click days, per aumentare i tempi dei controlli.
Tempo cuscinetto di 60 giorni a fine contratto
Altra importante misura del Decreto Flussi, pensata per i lavoratori immigrati, è l’introduzione di un periodo di 60 giorni oltre la fine del contratto per trovare un nuovo lavoro.
In pratica, una volta terminato il contratto di lavoro, il lavoratore stagionale non riceverà un provvedimento di espulsione, ma beneficerà di un cuscinetto temporale di 60 giorni, senza obbligo di nuovo permesso di permanenza. Tempo che il lavoratore potrà impiegare per trovare un nuovo lavoro e la possibilità di convertire il contratto da stagionale a indeterminato. Tutto ciò non inciderà sulle quote.
Click days lavoro stagionale 2025
Nel comparto turistico il Decreto Flussi prevede 2 click days per il 2025, per fronteggiare la carenza di lavoratori stagionali. Uno per l’estate e uno per l’inverno.
In pratica:
- per la stagione estiva, il click day si terrà a Febbraio 2025, coinvolgendo il 70% delle quote. La fase di precompilazione è prevista per novembre.
- per la stagione invernale, invece, il click day si svolgerà a Ottobre 2025, per la restante quota del 30%. Qui la fase di precompilazione è programmata per luglio.
Permesso speciale per vittime di caporalato
E’ previsto un permesso soggiorno speciale per vittime caporalato che denunciano gli sfruttatori.
E’ prevista l’inibizione al sistema per i successivi 3 anni dei datori di lavoro che, per causa a sé imputabile, non provvedono alla stipula del contratto di lavoro dopo l‘ingresso dello straniero o che utilizzano lavoratori senza contratto;
Visto e impronte digitali
Il decreto flussi prevede l’obbligo per gli stranieri che chiedono un visto nazionale di fornire impronte digitali. Ricordiamo che ad oggi è previsto solo per i visti Schengen). C’è poi l’eliminazione dell’obbligo per i consolati di dare preavviso formale del rigetto della domanda di visto.
Nel provvedimento è poi richiesto l‘obbligo di conferma dell’interesse all’assunzione da parte del datore di lavoro, prima del rilascio del visto di ingresso al lavoratore straniero;
Ingressi lavoratori stranieri in Italia nel 2025
Tra le novità, anche l’avvio di un canale di ingresso sperimentale per l’anno 2025 per l’assistenza di grandi anziani e disabili, nel limite di 10.000 unità, attraverso le Agenzie per il lavoro, le organizzazioni datoriali firmatarie del CCNL del settore domestico e i professionisti dell’area giuridico-economica, con esclusione del silenzio assenso nell’esame delle relative domande di nulla osta al lavoro.
Inoltre, vengono aggiornate le quote d’ingresso dei lavoratori stagionali per i settori agricolo e turistico-alberghiero vengono aumentate a 110.000 (47.000 devono essere prioritariamente riservate ai lavoratori del settore agricolo
Decreto Flussi: i nuovi paesi sicuri
Via libera per legge alla nuova lista dei paesi considerati sicuri, ai fini della valutazione delle domande di asilo: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa d’Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia. L’elenco ricalca quello del decreto del Ministro degli affari esteri del 2024, eccezion fatta per Camerun, Colombia, Nigeria, considerati critici. L’Egitto quindi è in lista.
Trattenimenti in capo alle Corti d’Appello
Altra novità approvata dal Decreto Flussi (con emendamento in fase di esame alla Camera) è che viene da ora in poi la competenza sui procedimenti di convalida del provvedimento di trattenimento o di proroga del trattenimento disposto dal questore, nei confronti del richiedente protezione internazionale, viene spostata alla Corte di appello monocratica (finora invece questa era in capo alla sezione specializzata del tribunale).
Cellulari ispezionati
Norma molto discussa, ma alla fine approvata, riguarda la possibilità di ispezionare il telefono del lavoratore entrato in Italia. In particolare, il questore può decidere l’accesso immediato ai dispositivi elettronici dello straniero irregolare intercettato, se questo non collabora con le autorità: l’accesso sarà esteso a cellulari, palmari, smartphone, tablet, notebook.
Stretta sul ricongiungimento familiare
Ricongiungimenti familiari più difficili. Nel Decreto Flussi 2025 sono previsti requisiti stringenti per potersi ricongiungere con un familiare straniero: il soggiorno legale per almeno due anni nel territorio nazionale per i cittadini stranieri; la conformità dell’alloggio (igienico-sanitaria e sul lato occupanti).
Patrocinio gratuito per chi collabora
Il lavoratore straniero vittima di caporalato, che collabora per individuare reati e responsabili, viene ammesso al patrocinio a spese dello Stato, anche in deroga ai limiti di reddito previsti per l’accesso. Sale da 50 mila a 60 mila euro la sanzione massima prevista per le violazioni in materia di somministrazione di lavoro e di mercato del lavoro.
Leggi anche > Il nuovo Decreto Flussi 2023/25: 450mila ingressi, badanti e novità sulle quote
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