Il decreto legge fiscale (DECRETO-LEGGE 26 ottobre 2019, n. 124) recante misure urgenti e indifferibili è stato quindi approvato e pubblicato nella Gazzetta del 26 ottobre 2019, e ne è stata disposta la sua entrata in vigore a partire da domenica 27 ottobre.
Un provvedimento composto di 60 articoli, fulcro dell’impianto della Manovra, anche se il capitolo più corposo è quello sulla lotta all’evasione, vera e propria missione del Governo Conte. Ovviamente non tutte le misure inserite nel provvedimento entrano in vigore subito, alcune saranno operative dal 2020, ma il cerchio è chiuso, almeno sotto il versante del collegato fiscale, perché ancora tante misure e novità da inserire nella Manovra 2020 sono in discussione e alimentano polemiche nel Governo. Ancora nulla di completo quindi.
Dalla stretta sugli evasori con pene più severe alla riduzione della soglia del contante ammesso, dalla proroga del pagamento della Rottamazione ter all’obbligo del Pos: riepiloghiamo le principali misure contenute nel Decreto fiscale 2019-20, tra cui quelle in vigore subito e quelle che lo saranno a partire dal 2020. Alleghiamo inoltre il testo ufficiale del Collegato fiscale alla Manovra 2020.
> Decreto Fiscale è legge: le misure previste <
Ecco il testo ufficiale del Decreto fiscale 2019-20
Scarica qui il testo del Decreto fiscale
Decreto fiscale 2019-20: lotta all’evasione
Il capitolo lotta all’evasione e ai grandi evasori è centrale in questa Manovra 2020. E infatti scatterà al momento della conversione del decreto fiscale un aumento delle pene, con una riduzione delle soglie che fanno scattare il carcere e un aumento degli anni di carcere.
E’ previsto un aumento del carcere, con una riduzione delle soglie che fanno scattare il reato e un aumento degli anni di prigione: 8 anni se si superano i 100 mila euro con una dichiarazione fraudolenta.
Prevista poi la confisca, anche di quote societarie, per le società che evadono. Il faro viene puntato sul settore dei carburanti, una filiera che – racconta l’ultimo rapporto sull’evasione fiscale – vede letteralmente evaporare una parte del gettito che invece dovrebbe alimentare le casse dello stato. Ci sono le trattenute dei subappalti. Quindi le compensazioni indebite tra crediti e debiti fiscali, per i quali vengono posti alcuni paletti.
Maxi multe sono previste per le imprese che emettono fatture false (ambito reati tributari). Sanzioni che arrivano fino a 774.500 euro. Le pene per chi si macchia di reati tributari, quindi, sono aumentate da un minimo di 4 anni ad un massimo di 8 anni di reclusione per i grandi evasori.
> Manovra 2020: tutte le misure inserite in legge di bilancio <
Decreto fiscale 2019-20: tetto ai contanti più basso
Chiaro obiettivo del Governo è l’operazione cashless, che dovrebbe portare nel medio lungo periodo ad utilizzare sempre di più i pagamenti elettronici (e quindi tracciabili) e sempre meno i contanti. Una sorta di operazione tracciabilità dell’utilizzo che gli italiano fanno dei loro soldi. Ecco perché nel decreto fiscale viene stabilito un tetto al cash più basso, facendo scendere la soglia accettata a:
- 2 mila euro da luglio 2020 e poi
- Mille euro da gennaio 2022.
Decreto fiscale 2019-20: credito d’imposta commercianti per i Pos
In quest’ottica il provvedimento ha anche inserito una spinta all’utilizzo delle carte di pagamento elettronico: per i piccoli commercianti si prevede, sempre a partire da luglio 2020 un credito d’imposta del 30% sulle commissioni pagate per i pos
Manca però la misura che i commercianti si apsettano: far scomparire del tutto le commissioni sul Pos, vero forte ostacolo che spesso spinge i negozianti a non accettare pagamenti elettronici dai clienti. Su questo il Governo sta ancora lavorando.
Decreto fiscale 2019-20: stretta sulle compensazioni
Il decreto fiscale prevede anche una stretta sulle compensazioni. Questa stretta (che consente l’utilizzo di questi crediti solo dopo 10 giorni dall’invio alle Entrate del modello) verrà applicata solo «con riferimento ai crediti maturati a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019». Un esempio di paletto è che in caso di accollo del debito d’imposta di terzi, per il pagamento non si possono utilizzare, in compensazione, crediti dell’accollante.
In merito al contrasto alle indebite compensazioni (articolo 3 del Decreto fiscale in vigore) vengono inserite due novità cruciali:
- obbligo di preventiva presentazione della dichiarazione dalla quale emerge il credito, per importi del credito superiori a 5 mila euro annui;
- obbligo di presentare il modello F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, anche per i soggetti non titolari di partita IVA.
Decreto fiscale 2019-20: Precompilata Iva
Nel 2021 ci sarà il debutto della famosa Dichiarazione Iva precompilata.
Decreto fiscale 2019-20: fatture elettroniche e tessera sanitaria
Relativamente alla questione dell’esonero e-fattura, il collegato fiscale alla Manovra è esteso l’esenzione dalla fattura elettronica a chi trasmette i dati al Sistema Tessera Sanitaria per tutto il 2020.
Decreto fiscale 2019-20: imposta di bollo sulle fatture elettroniche
In merito all’imposta di bollo sulle fatture elettroniche Il collegato fiscale alla Legge di bilancio stabilisce che in caso di omesso, insufficiente o tardivo versamento dell’imposta di bollo dovuta sulle e-fatture inviate tramite il Sistema di interscambio, l’amministrazione finanziaria comunica con modalità telematiche al contribuente l’ammontare dell’imposta da versare nonché delle sanzioni per tardivo versamento e degli interessi.
Decreto fiscale 2019-20: novità sull’Iva
A partire dalle operazioni IVA effettuate dal 1° luglio 2020, in via sperimentale, verranno messi a disposizione dei soggetti passivi dell’IVA residenti e stabiliti in Italia, nell’apposita area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate, le bozze dei registri IVA delle fatture emesse e degli acquisti e quelle delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche dell’IVA. Inoltre, a partire dalle operazioni IVA 2021, verrà messa a disposizione anche la bozza della dichiarazione annuale dell’IVA.
Decreto fiscale 2019-20: obbligo utilizzo Pos
Arriva per i commercianti un credito d’imposta del 30% delle commissioni sulle transazioni con carte e bancomat, che sarà riconosciuto alle piccole attività con ricavi e compensi entro i 400mila euro. Questa l’ultima novità inserita in bozza Decreto fiscale. Il credito d’imposta partirà dalle spese sostenute dal 1° luglio 2020.
Ma dallo stesso periodo arriveranno anche multe ai commercianti che invece si rifiutano di dotarsi o di utilizzare il Pos durante gli acquisti dei loro clienti. Si prevedono sanzioni 30 euro + il 4% del valore della transazione da effettuare per cui è stato rifiutato il pagamento). La nuova intesa ha però portato a uno slittamento dell’entrata in vigore delle sanzioni per i commercianti che non utilizzano il pos a luglio 2020, anziché gennaio.
Decreto fiscale 2019-20: lotteria degli scontrini
Per incentivare i clienti a chiedere ai negozianti lo scontrino, dal primo gennaio 2020 i cittadini che effettuano acquisti possono partecipare ad una lotteria degli scontrini con estrazione a sorte di premi. Si dovrà comunicare, al momento dell’acquisto, il proprio codice fiscale al negoziante, e questo dovrà trasmettere alle Entrate i dati dell’acquisto.
Nel decreto fiscale si chiarisce che i premi attribuiti non concorrono a formare il reddito del percipiente per l’intero ammontare corrisposto nel periodo d’imposta e non sono assoggettati ad alcun prelievo erariale.
Decreto fiscale 2019-20: riapertura prima rata Rottamazione ter
Nel decreto fiscale (come avevamo accennato in un precedente articolo sulla Rottamazione) è stata stabilita la riapertura della Rottamazione ter, con scadenza dei termini prorogati per tutti al 30 novembre 2019.
In particolare, l’articolo 37 del Decreto fiscale stabilisce la riapertura del termine di pagamento della prima rata della definizione agevolata, sancendo che:
“la scadenza di pagamento del 31 luglio 2019, è fissata al 30 novembre 2019”. Per tutti.
Decreto fiscale 2019-20: incentivi seggiolini antiabbandono
È entrata in vigore la legge sull’obbligo dei seggiolini antiabbandono. Per facilitare l’acquisto dei dispositivi acustici antiabbandono è stato disposto un fondo dedicato da cui attingere per ottenere incentivi all’acquisto.
In particolare è previsto (fino a esaurimento delle risorse) un incentivo di 30 euro per ciascun dispositivo di allarme acquistato.
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