Ddl Unioni Civili: si rischia l’ennesimo rinvio

Redazione 12/10/15
Il disegno di legge sulle unioni civili, nonostante l’impegno di alcuni senatori Pd, a cominciare dalla relatrice Monica Cirinnà intervistata dalla nostra redazione poco tempo fa, che ha proposto un nuovo testo da abbinare a quelli già passati allo studio della commissione Giustizia di Palazzo Madama, rischia di subire un ulteriore rinvio.

LEGGI QUI L’INTERVISTA ALLA SENATRICE MONICA CIRINNA’

Chiarezza al riguardo dovrebbe essere fatta proprio oggi, nella riunione prevista tra Pd e Ncd alla presenza del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e del leader di Ncd, Angelino Alfano. Il Nuovo Centrodestra pare voglia chiedere che il ddl non venga calendarizzato in Aula prima della sessione di bilancio. Il provvedimento che punta a disciplinare giuridicamente le coppie omosessuali rischia così di essere lasciato su un binario morto.

L’iter da seguire potrebbe prevedere due scelte alternative: da un lato, la possibilità di incardinare le unioni civili e poi esaminare il ddl Boccadutri ( proposta che sblocca il finanziamento per i partiti 2013-2014) prima della sessione di bilancio. Dall’altro, invece, l’idea di archiviare le unioni civili per affrontare direttamente lo “sblocca-finanziamenti”, giunto al rush finale in commissione Affari Costituzionali del Senato.

Le unioni civili dovranno comunque diventare legge, e lo dovranno fare in tempi il più possibile brevi. Questo è quanto assicurato dal premier Renzi senza tuttavia chiarire le modalità con cui verrà fatto. Dentro lo stesso Pd sorgono infatti notevoli contrasti: i cattolici Dem sembrano voler cambiare l’adozione del figlio del partner in semplice affido; mentre l’ala più laica del Partito Democratico è decisa a non fare compromessi.

Risultato: oggi la commissione Giustizia del Senato esaminerà le relazioni sugli ultimi tre testi depositati: quello Cirinnà-bis, che porta le firme di tutti i senatori Pd della commissione; quello a prima firma di Lucio Malan di Forza Italia, dal titolo “Disciplina delle unioni registrate” e infine quello presentato da Giacomo Caliendo (Fi).

A seguire, si prevede che nella giornata di martedì la discussione passi all’Aula proponendo all’ordine del giorno tutti i testi presentati in commissione, tra cui quello Cirinnà-bis. Un’operazione questa giudicata necessaria dal Governo per inserire già nella legge di Stabilità 2016 le necessarie coperture. Per il via libera definitivo occorrerà, tuttavia, attendere ancora un bel po’, tant’è che, secondo alcune fonti parlamentari, il semaforo verde per le unioni civili non scatterà prima di gennaio o febbraio.

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