Dimissioni già preannunciate durante la discussione sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con Italia Viva che ha posto dei paletti sull’uso delle risorse previste nel Recovery Plan italiano e ha lamentato la mancata implementazione del MES, il Meccanismo Europeo di Stabilità.
Nel corso del pomeriggio il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è salito al Quirinale per riferire al presidente Mattarella che ha contestualmente firmato il decreto in cui accetta le dimissioni dei componenti dell’esecutivo in quota Italia Viva. Nel comunicato stampa del Colle si afferma che:
“Il Presidente del Consiglio ha quindi illustrato al Presidente della Repubblica la situazione politica determinatasi a seguito di tali dimissioni ed ha rappresentato la volontà di promuovere in Parlamento l’indispensabile chiarimento politico mediante comunicazioni da rendere dinanzi alle Camere.”
Conte riferirà quindi alle Camere nella giornata di lunedì, nel frattempo analizziamo tutte le possibilità aperte dalla crisi, sono diversi infatti gli scenari possibili, dal mantenimento dello status quo alle elezioni anticipate.
Governo dei “responsabili”
Il primo scenario è quello in questo momento meno probabile ma non ancora da escludere: il governo con i cosiddetti “Responsabili“, ovvero parlamentari non in seno alla maggioranza che potrebbero fornire il loro appoggio esterno al governo attuale. É una delle ipotesi meno probabili dopo le affermazioni di Conte secondo cui “Il governo può andare avanti solo con il sostegno di tutte le forze di maggioranza“.
Governo Conte Ter con la maggioranza attuale
Una delle ipotesi possibili è che la maggioranza rimanga la stessa, con Conte che potrebbe formare un nuovo governo del quale farebbe comunque parte Italia Viva, riaprendo le trattative col partito di Renzi. Anche questa ipotesi di rimpasto sembra in questo momento improbabile con gli ormai ex alleati di governo che definiscono inaffidabile Renzi e il suo partito.
Governo Conte Ter con un’altra maggioranza
Se non saranno i “responsabili” ad appoggiare il Governo, un appoggio potrebbe venire invece dall’opposizione. Lo scenario di un Conte Ter appoggiato dal centrodestra è difficile ma non impossibile. Affinché questo avvenga però le forze all’opposizione dovrebbero ricompattarsi, mentre in questo momento la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni invoca elezioni anticipate.
Nuovo governo con maggioranza attuale ma con Premier diverso
Cinquestelle e PD fanno quadrato intorno all’attuale Presidente del Consiglio, ma Conte potrebbe lo stesso rassegnare le dimissioni. A quel punto, il presidente Mattarella potrebbe conferire l’incarico di formare il governo a un’altra persona, non si esclude possa essere dell’attuale maggioranza.
Governo di scopo
Un’altra ipotesi è rappresentata dalla formazione di un governo di scopo, o governo istituzionale, con a capo una personalità non politica che guiderebbe un esecutivo tecnico con l’obiettivo di proseguire la lotta alla pandemia e avviare il Piano di Ripresa. Tra i nomi in lista per un possibile governo di scopo figura quello di Mario Draghi.
Fine della legislatura e voto anticipato
Il voto è l’ultima opzione possibile, anche in ordine di preferenza. Se non si riesce a trovare un accordo per una nuova maggioranza, un appoggio a quella attuale o un nome che possa ottenere la fiducia in parlamento, andare al voto sarà l’unica opzione possibile.
(Foto ANSA)
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