Nel nostro Paese sono disponibili da vari anni diversi bonus fiscali, che consentono a chi effettua dei miglioramenti all’abitazione in cui vive di ottenere interessanti detrazioni per i lavori svolti. In particolare quanto si tratta di infissi il principale bonus è il cosiddetto Ecobonus, che viene riconosciuto laddove la sostituzione degli infissi apporti miglioramenti nell’efficienza energetica dell’edificio. Negli ultimi mesi si è parlato anche di un bonus infissi correlato all’abbattimento delle barriere architettoniche.
Ecobonus: cos’è e come funziona
L’Ecobonus è un’agevolazione fiscale che può essere sfruttata da coloro che sostituiscono gli infissi della casa in cui vivono o che affittano ad altri soggetti. Si applica l’Ecobonus se si sostituiscono le vecchie finestre con i giusti infissi a risparmio energetico, che presentano specifiche caratteristiche.
Si tratta di infissi che garantiscono una buona coibentazione con l’ambiente esterno; sostanzialmente se chiusi impediscono gli scambi di temperatura con l’esterno, garantendo una casa più calda in inverno e leggermente più fresca in estate. Sono i vetri, doppio o tripli, a consentire questo effetto, ma non solo: la struttura dell’infisso in PVC evita i ponti di calore.
L’Ecobonus consiste in una detrazione fiscale pari al 50% della spesa sostenuta; tale detrazione si ottiene in 10 rate annuali, nel momento in cui si presenta la dichiarazione dei redditi. Hanno diritto alla detrazione al 50% anche i cittadini che sostituiscono i vecchi infissi con modelli in materiale isolante in occasione di una più completa ristrutturazione dell’edificio.
Bonus di altro genere
La sostituzione delle vecchie finestre con nuovi infissi in PVC o in altro materiale a taglio termico può rientrare poi all’interno del cosiddetto superbonus. Per il 2023 è ancora in atto qualche lavoro con il superbonus al 110%, ma solo per gli edifici in cui i lavori erano iniziati lo scorso anno.
Se i lavori iniziano quest’anno il superbonus è pari al 90% della spesa sostenuta, suddivisibile in 4 o 10 rate. Le normative sono, però, oggi più stringenti rispetto al passato, e il superbonus al 90% è consentito solo a soggetti con un quoziente familiare ridotto.
È possibile sostituire i vecchi infissi approfittando del bonus barriere architettoniche, pari al 75% della spesa sostenuta. In questo caso è necessario che i nuovi infissi rispettino alcune specifiche tecniche che permettano di migliorare la movimentazione dei soggetti che vivono in un edificio. Tale bonus è garantito a tutti i cittadini, indipendentemente dal fatto che nell’edificio vivano o meno soggetti con disabilità.
Come ottenere il Bonus
Per ottenere questo tipo di bonus è necessario seguire un iter specifico. A partire dal fatto che è importante comunicare l’esigenza di godere del bonus al professionista che installa gli infissi nuovi, perché per alcuni bonus è necessario predisporre una precisa documentazione tecnica.
Questa riguarda la tipologia di infissi, ma anche l’immobile in cui saranno installati, l’efficientamento energetico dell’immobile, le fatture e il metodo di pagamento. Oltre a questo a seconda del bonus di cui si intende godere è presente un preciso tetto di spesa, che va da un minimo di 30.000 euro fino a un massimo di 60.000, per singola unità abitativa.
Ricordiamo anche che per il 2023, e probabilmente anche per il 2024, il bonus Barriere architettoniche può ancora godere della misura detta sconto in fattura, in cui è l’azienda che vende e posa le finestre a godere del bonus, scontando il suo ammontare dalla somma richiesta al cliente. È quindi consigliabile rivolgersi a un tecnico esperto, che conosca la legislazione vigente.
(Foto di copertina: istock/brizmaker)