Coronavirus, Decreto 22 Marzo: spostamenti concessi e vietati fino al 3 Aprile

Alice Lottici 23/03/20
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Alla luce del DPCM 22 Marzo 2020 e delle ordinanze regionali, che hanno inpasprito ulteriormente i divieti posti a livello nazionale per limitare la diffusione del Coronavirus (con validità per il territorio di competenza), la confusione sugli spostamenti concessi e non concessi è molta.

Ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico è vietata. E questo è ormai confermato da tempo.Ma in quali casi è possibile la circolazione di mezzi, pedoni e bici senza incorrere in sanzioni?

L’articolo 1 lettera B del Decreto cita: “è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; conseguentemente all’articolo 1, comma 1, lettera a), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 le parole “. E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza sono soppresse“.

Il nuovo Decreto vincola gli spostamenti a piedi, in bici o con mezzi pubblici/privati al Comune di appartenenza ed esclusivamente per lavoro, salute o esigenze familiari.

Degli ultimi giorni le ordinanze degli Enti Locali che aggiungono limitazioni ulteriori ai provvedimenti governativi. Ad esempio quella dell’Emilia Romagna del 19 Marzo, che limita anche gli spostamenti a piedi e in bici al solo reperimento dei beni di prima necessità intorno all’abitazione, oltre a chiudere parchi e giardini pubblici. Seguono Marche e Veneto. Chiusura dei litorali nel Lazio, divieto di praticare attività all’aperto (anche singolarmente) in Lombardia. Nuova stretta sulle uscite, limitate a una volta al giorno, in Sicilia e chiusure domenicali in Friuli. Zona rossa e coprifuoco in un piccolo paese della Calabria. Insomma, le misure variano nelle diverse località a seconda del numero di contagi.

Vediamo assieme cosa significa assembramento di persone e quali sono gli spostamenti vietati fino al 3 Aprile a livello nazionale.

Decreto 26 Aprile: chi può riaprire e attività consentite

Coronavirus, assembramento di persone: cosa significa

In questi giorni il termine “assembramento” è riecheggiato nelle orecchie di tutti i cittadini italiani. Ma cosa significa esattamente?

Garzanti Linguistica lo definisce:

“Riunione, affollamento disordinato di persone, specialmente in luogo aperto: un assembramento di curiosi, di teppisti, di tifosi; la polizia sciolse l’assembramento”

Per evitare la propagazione del virus, ognuno deve evitare contatti personali ravvicinati e fare attività di gruppo all’aperto. La distanza di almeno un metro dalle altre persone per svolgere attività essenziali (lavoro, spesa, etc) deve essere mantenuta in via precauzionale.

Quindi nessuna uscita al bar, nessuna festa con amici, nessuna passeggiata in compagnia o qualsivoglia altro possibile affollamento anche all’aperto.

Coronavirus, attività consentite e vietate: esempi

Il decreto “Io Resto a Casa” parla chiaro: il divieto di spostamento è valido in tutti i casi tranne che per «comprovati motivi di lavoro», «gravi esigenze familiari o sanitarie» o per l’acquisto di beni essenziali.

I successivi provvedimenti non fanno che limitare ulteriormente le attività e gli spostamenti fuori dal Comune oltre che prevedere l’inasprimento delle pene, in aggiunta alle ordinanze regionali valide localmente.

La Procura di Parma, ad esempio, oltre alla denuncia penale potrebbe prevedere anche il sequestro dell’auto come deterrente, comunque soggetto a convalida del Gip. In accordo con la giurisprudenza della Cassazione che sembrerebbe confermare i sequestro preventivo come strumento essenziale per non commettere più un reato.

Leggi la direttiva

La Polizia Municipale e le altre Forze di Polizia continueranno a vigilare sull’osservanza delle regole. Potrebbero essere previsti controlli al di fuori dell’attività ordinaria.

>> Tutto sul Decreto Io Resto a Casa <<

“Comprovate esigenze di lavoro”

E’ preferibile il lavoro da remoto, se concesso dall’azienda, oppure l’utilizzo di ferie e congedi.

Nel caso in cui il lavoratore abiti in un Comune diverso da quello di lavoro è giustificato per “comprovate esigenze lavorative”.

I lavoratori autonomi possono spostarsi per lavoro, purchè siano in grado di dimostrare che si sta andando o tornando in ufficio.
Importante l’utilizzo dell’autocertificazione per attestare la necessità lavorativa.

Clicca qui per scaricare il modulo autocertificazione

Accudimento nipoti e/o nonni

I nonni possono spostarsi all’interno e all’esterno del proprio Comune per accudire i nipoti, nel caso in cui i genitori siano a lavoro.

Medesima concessione anche per genitori separati che devono prendere il figlio a casa dell’altro genitore o per accudire nonni o familiari anziani.

Feste a casa

Sono vietate le forme di aggregazione di qualsiasi tipo. Concessi esclusivamente gli spostamenti per “comprovate esigenze lavorative, familiari o di salute”.

Fidanzati, parenti, amici fuori dal Comune

Pierpaolo Sileri, il viceministro della Salute, ha commentato a riguardo: “Se vivo a Roma e ho la fidanzata a Milano, non potrò andare da lei. L’amore, in questo periodo, deve lasciare il passo al rispetto delle regole. È bene che tutti lo capiscano“.

Stesso divieto anche per gli spostamenti fuori dal Comune per andare a trovare amici e parenti. In quest’ultimo caso eccezione fatta per esigenze sanitarie o familiari.

Gli spostamenti fuori dal proprio abitato non motivati adeguatamente verranno sanzionati.

Visite mediche

E’ possibile muoversi per controlli dal medico, fare analisi ed altri esami diagnostici impellenti sempre rispettando i protocolli sulla sicurezza nei contatti interpersonali.

Le attività non urgenti potrebbero essere rinviate.

Spesa al supermercato

E’ consentito uscire di casa per acquistare beni di prima necessità come gli alimenti. La spesa deve essere fatta individualmente in prossimità della residenza o del domicilio.

Dicorso diverso invece per altri beni: sono ammessi spostamenti esclusivamente se indispensabili. Nelle FAQ del Governo è riportato l’esempio delle lampadine della luce che, se fulminate, devono essere sostituite per far sì che vi sia illuminazione.

Gli spostamenti devono essere comunque limitati anche nel numero, da evitare uscite di casa più volte al giorno salvo che per particolari esigenze.

Servizi bancari e postali

Con la nuova stretta del 22 Marzo Conte afferma che sono state chiuse tutte le attività produttive a livello nazionale, ad eccezione di quelle “cruciali e indispensabili per garantirci beni essenziali“.

Garantiti quindi servizi bancari, postali e assicurativi.

Attività motoria, passeggiate con animali o giri in bici

In questo caso sono da verificare le ordinanze regionali, che dispongono ulteriori limitazioni al Decreto.

L’attività fisica, in genere, è ammessa attorno al proprio isolato se individuale. Stesso discorso per le passeggiate con gli animali da compagnia per esigenze fisiologiche.

Attività Bar e Ristoranti

Esasperate le misure per le attività di ristorazione: da una prima limitazione oraria (dalle 6 alle 18) e dal divieto di svolgimento di ogni attività diversa dalla somministrazione di cibi e bevande, si è passati alla chiusura.

Il Decreto 11 Marzo ha ordinato, fino al 25 Marzo, la chiusura di bar, pub, pizzerie, ristoranti, pasticcerie, gelaterie e anche dei negozi.

Resteranno aperti esclusivamente:

  • negozi di prodotti alimentari;
  • farmacie;
  • parafarmacie;
  • edicole;
  • tabaccherie;
  • bar e punti di ristorazione nelle aree di servizio stradali e autostradali;
  • negozi di prima necessità e servizi alla persona.

L’elenco completo delle attività aperte

Attive le consegne a domicilio pur rispettando le misure precauzionali per i contatti personali e le priorità.

Luoghi culturali

Teatri, musei, cinema, biblioteche e altri luoghi culturali sono chiusi fino al 3 Aprile.

Scuole e Università

La didattica è sospesa fino al 3 Aprile. Gli esami e le sessioni di laurea potranno essere svolte con modalità a distanza o adottando le misure di sicurezza medico-sanitarie previste.

Anche i corsi di dottorato, i test di immatricolazione e il ricevimento di studenti verranno svolte con queste precauzioni.

Uffici Pubblici

Il vademecum cita: “L’attività amministrativa è svolta regolarmente. In ogni caso quasi tutti i servizi sono fruibili on line”.

Gli uffici pubblici rimarranno aperti anche se non è garantita la presenza di gel disinfettante per le mani, infatti “la presenza di soluzioni disinfettanti è una misura di ulteriore precauzione ma la loro temporanea indisponibilità non giustifica la chiusura dell’ufficio, ponendo in atto tutte le misure necessarie per reperirle“.

Eventi e Cerimonie civili e religiose

Le linee guida del Ministero prevedono la sospensione di: “tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (quali, a titolo d’esempio, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati)“.

Nonostante i luoghi di culto siano aperti, evitando assembramenti, le messe e le celebrazioni di altre confessioni religiose sono momentaneamente sospese.

Anche matrimoni civili e religiosi o funerali sono bloccati.

Turismo e trasporti

Non è possibile intraprendere nuovi viaggi. Infatti: “Sull’intero territorio nazionale gli spostamenti per motivi di turismo sono assolutamente da evitare. I turisti italiani e stranieri che già si trovano in vacanza debbono limitare gli spostamenti a quelli necessari per rientrare nei propri luoghi di residenza, abitazione o domicilio“.

Gli aeroporti, le stazioni e tutti i trasporti pubblici sono rimasti funzionanti finora per consentire il rientro nelle proprie case e/o spostamenti di comprovata necessità.

Il Decreto 22 Marzo, all’art.1, lettera B, indica che la clausola “E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza” è attualmente soppressa.

Coronavirus: soggetti con sintomatologie

Divieto assoluto di spostamento per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus, nemmeno in pronto soccorso.

Chi presenta sintomatologie da infezione respiratoria o febbre superiore a 37,5 deve rimanere a casa e contattare il proprio medico curante o direttamente i numeri verdi regionali.

Elenco numeri verdi regionali

 

Per saperne di più sul virus:

CORONAVIRUS COVID-19

La storia ci insegna che da sempre le società umane combattono, ciclicamente, la loro guerra contro le epidemie, questo nemico astuto, insidioso, implacabile, e soprattutto, privo di emozioni e scrupoli. Eppure, le società umane hanno sempre vinto. Oggi il progresso scientifico e tecnologico sembra librarsi ad altezze vertiginose. Ma, nella guerra contro le epidemie, le armi dell’umanità sono e saranno probabilmente le stesse di quelle che avevamo a disposizione quando questo inarrestabile progresso aveva appena cominciato a svilupparsi, come nel XV secolo della Repubblica di Venezia, nell’800, nei primi anni del ’900. Oggi, è vero, la comunità internazionale può contare su un’incrementata capacità di sorveglianza epidemiologica, su una solida esperienza nella collaborazione tra Stati, su laboratori in grado di identificare i virus e fare diagnosi, su conoscenze scientifiche in continuo progresso, su servizi sanitari sempre migliori, su agenzie internazionali come l’OMS, l’ISS italiano e il CDC americano. Ma oltre alle conoscenze, ai vaccini e ai farmaci, all’organizzazione dei servizi sanitari, per affrontare con successo le epidemie è molto importante il senso di appartenenza alla comunità, la solidarietà sociale e l’aiuto reciproco fra persone. Di fronte ad una minaccia sanitaria, la fiducia nello Stato e nelle scelte delle autorità sanitarie, la consapevolezza del rischio e la solidarietà umana possono aver la meglio sull’ignoranza, l’irrazionalità, il panico, la fuga e il prevalere dell’egoismo che in tutti gli eventi epidemici della storia hanno avuto grande rilevanza.     Walter Pasiniè un esperto di sanità internazionale e di Travel Medicine. Ha diretto dal 1988 al 2008 il primo Centro Collaboratore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la Travel Medicine.

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Per saperne di più sul Decreto Cura Italia, scarica l’e-book gratuito (lo trovi qui):

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Nella presente circolare una sintesi delle novità del cd. Decreto 18/2020, chiamato anche “Cura Italia” che riguardano imprese e privati in seguito alla diffusione nel territorio italiano del Coronavirus, nonchè le principali misure fiscali.

 

Alice Lottici

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