Dopo la pubblicazione ed entrata in vigore delle misure restrittive del Decreto Io Resto a casa per fermare i contagi, si sono registrate nei supermercati file chilometriche di cittadini in preda al panico, convinti di accaparrarsi le ultime scorte di cibo, prima della fine del mondo.
Niente di più sbagliato. Il premier Conte, con una nota di Palazzo Chigi, ha infatti ribadito che la spesa nei supermercati sarà sempre garantita. Nessun cittadino dovrà lottare contro la fame e le mancanze di scorte. Ci saranno solo alcune restrizioni di orario e di affluenza in questi luoghi aperti al pubblico.
Semplicemente quando si va a fare la spesa occorre rispettare poche e semplici regole di buon senso, regole che ora dovranno essere seguite da tutti i cittadini italiani, e non solo quelli delle zone rosse.
>> Decreto 10 Aprile: chi può riaprire <<
Coronavirus, Governo: basta file per fare la spesa
Per tranquillizzare i cittadini in queste ore di panico, Il Governo ha diramato una: “Non è necessario e soprattutto è contrario alle motivazioni del decreto, legate alla tutela della salute e a una maggiore protezione dalla diffusione del Covid-19, affollarsi e correre ad acquistare generi alimentari o altri beni di prima necessità che potranno in ogni caso essere acquistati nei prossimi giorni. Non c’è alcuna ragione di affrettarsi perché sarà garantito regolarmente l’approvvigionamento alimentare”.
Vediamo come fare la spesa e come accedere nei supermercati ai tempi del Coronavirus, gli orari di apertura e le regole.
Coronavirus: negozi chiusi in tutta Italia
Come stabilito dal Decreto 11 marzo 2020, sono stati chiusi tutti i negozi, attività e servizi non essenziali al cittadino. Tra questi rientrano bar, pub, ristoranti, pasticcerie, e tutto ciò che non è necessario.
Qui l’elenco dei negozi e servizi garantiti e non
Non vale più la regola quindi dell’apertura dalla 6 alle 18. Ora queste attività devono stare chiuse. Per quelle rimaste aperte invece occorre sempre rispettare le regole imposte:
- Quando il negozio è aperto, occorre rispettare (e far rispettare al cliente) la distanza minima di un metro tra una persona e l’altra. Dovrà essere in pratica un ingresso contingentato
- Sono vietati le folle e gli assembramenti
Coronavirus: orari di apertura di negozi e supermercati per la spesa
E per la spesa invece? Niente panico, la spesa si può sempre fare e l’approvvigionamento alimentare è sempre garantito. Supermercati, farmacie e parafarmacie non subiscono fermi.
Anche qui, basta seguire semplici regole.
- Innanzitutto i supermercati restano aperti, ma bisogna rispettare la distanza di sicurezza di un metro, quando si è in fila alla casa, ad esempio.
- L’ingresso nei supermercati è garantito, ma viene solo contingentato e controllato
- I supermercati e negozi alimentari sono sempre aperti, non viene prevista la chiusura e saranno sempre riforniti di merci
- Lo stop agli spostamenti immotivati in vigore da oggi contempla eccezioni: salute, lavoro e necessità. Le necessità possono essere quelle alimentari e di fare la spesa. Quindi niente panico: fare la spesa è uno spostamento più che giustificato.
>> Qui il modulo di autocertificazione da utilizzare per gli spostamenti
Supermercati e negozi alimentari: consegna online gratuita
C’è di più: diverse catena di supermercati hanno dato il via alla consegna gratuita della spesa ordinata online. Soprattutto per i cittadini over 65 è prevista la consegna a domicilio gratuita.
I consigli quando si fa la spesa nei supermercati
Una volta entrati nel supermercato, basta seguire alcuni piccoli accorgimenti:
- rispettare la distanza minima di un metro l’uno dall’altro, soprattutto agli scaffali e in fila alle casse, magari anteponendo il carrello della spesa per separare la distanza
- evitare di inchiacchierarsi per ore
- evitare strette di mano
- coprirsi quando si starnutisce o tossisce, o farlo con la piega del gomito
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CORONAVIRUS COVID-19
La storia ci insegna che da sempre le società umane combattono, ciclicamente, la loro guerra contro le epidemie, questo nemico astuto, insidioso, implacabile, e soprattutto, privo di emozioni e scrupoli. Eppure, le società umane hanno sempre vinto. Oggi il progresso scientifico e tecnologico sembra librarsi ad altezze vertiginose. Ma, nella guerra contro le epidemie, le armi dell’umanità sono e saranno probabilmente le stesse di quelle che avevamo a disposizione quando questo inarrestabile progresso aveva appena cominciato a svilupparsi, come nel XV secolo della Repubblica di Venezia, nell’800, nei primi anni del ’900. Oggi, è vero, la comunità internazionale può contare su un’incrementata capacità di sorveglianza epidemiologica, su una solida esperienza nella collaborazione tra Stati, su laboratori in grado di identificare i virus e fare diagnosi, su conoscenze scientifiche in continuo progresso, su servizi sanitari sempre migliori, su agenzie internazionali come l’OMS, l’ISS italiano e il CDC americano. Ma oltre alle conoscenze, ai vaccini e ai farmaci, all’organizzazione dei servizi sanitari, per affrontare con successo le epidemie è molto importante il senso di appartenenza alla comunità, la solidarietà sociale e l’aiuto reciproco fra persone. Di fronte ad una minaccia sanitaria, la fiducia nello Stato e nelle scelte delle autorità sanitarie, la consapevolezza del rischio e la solidarietà umana possono aver la meglio sull’ignoranza, l’irrazionalità, il panico, la fuga e il prevalere dell’egoismo che in tutti gli eventi epidemici della storia hanno avuto grande rilevanza. Walter Pasiniè un esperto di sanità internazionale e di Travel Medicine. Ha diretto dal 1988 al 2008 il primo Centro Collaboratore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la Travel Medicine.
Walter Pasini | 2020 Maggioli Editore
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