Coronavirus, concorsi pubblici più veloci e semplificati: cosa cambia fino al 31 dicembre

Alice Lottici 19/05/20
Fino al 31 Dicembre verranno accellerati e semplificati i concorsi pubblici. Non solo: anche i requisiti verranno riformulati e le prove dislocate. Ad annunciarlo nei mesi scorsi il Ministro Fabiana Dadone che, sul suo profilo Facebook, ha spiegato cosa cambierà per tutte le procedure di selezione.

La proposta fa parte del pacchetto di misure del Decreto Rilancio, ormai approvato al Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta (qui il testo), che ha portato altresì un aumento delle assunzioni di insegnanti (16mila), di infermieri (10mila) e assistenti sociali (600). Si riparte ufficialmente.

Vediamo assieme cosa cambia per le procedure concorsuali a seguito dell’emergenza sanitaria da Coronavirus.

Concorso Ripam 2020 per 92 laureati: il primo svolto
con modalità digitali e sperimentali

Concorsi Pubblici fino al 16 Maggio

Il decreto-legge n.18 del 17 Marzo 2020, noto anche come Decreto “Cura Italia”, ha stabilito la sospensione delle procedure concorsuali per 60 giorni, la cui efficacia termina il 16 Maggio.

In questo lasso di tempo è stata fatta eccezione per le selezioni che valutano i candidati su base titoli o in modalità telematica.

I bandi sono stati continuamente pubblicati in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento, infatti, dispone la sospensione esclusivamente delle prove da svolgere in presenza.

Intervenuto sulla questione anche il Dipartimento della Funzione Pubblica che, con il comunicato del 9 Aprile, dispone la sospensione della mobilità obbligatoria fino al 15 Maggio. La procedura è vincolante per tutte le amministrazioni: deve necessariamente essere attivata prima di procedere a nuove assunzioni, pena la nullità dell’accordo lavorativo. L’obbligo non limita esclusivamente i concorsi, bensì lo scorrimento delle graduatorie.

Con questa decisione le assunzioni nella Pubblica Amministrazione potrebbero subire rallentamenti.

Quando ripartono i concorsi: un calendario

Concorsi Pubblici, cosa cambia con la sperimentazione

Il 16 maggio termina la sospensione prevista dal Decreto Cura Italia ma il Ministero stava già pianificato la ripartenza.

Il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, già a inizio aprile aveva pubblicato un elenco per punti con tutte le misure che sarebbero state attuate con la conversione del Decreto.

Tra queste abbiamo notato immediatamente:”Concorsi più rapidi e spazio al merito – Rendiamo più snelle le procedure concorsuali, premiamo il valore delle persone, le nuove competenze e acceleriamo il reclutamento nella PA“.

La proposta è ora realtà, grazie anche al Decreto Rilancio. Pertanto al termine della sospensione e fino al 31 Dicembre verranno sperimentate nuove modalità di svolgimento dei concorsi per consentire un inserimento più veloce e semplificato di nuove risorse nella Pubblica Amministrazione evitando affollamenti di persone.

In sintesi parliamo di:

  • requisiti più specifici predisposti dalle singole amministrazioni per limitare il numero di candidati ammessi ai test di accesso;
  • esami più rapidi, anche guardando alla correzione;
  • prove preselettive decentrate in grado di individuare competenze trasversali, utili anche per il lavoro nella Pubblica Amministrazione;
  • intera selezione svolta con l’ausilio di strumenti informatici);
  • eventuale supporto di società specializzate per il reclutamento.

Importante obiettivo della misura è sicuramente garantire il ricambio generazionale e valorizzare competenze specifiche.

Il 31 Luglio verrà emanato il Regolamento attuativo, che darà specifiche definitive sullo svolgimento delle prove.

Concorsi Pubblici: nuove competenze nella selezione

Sono diversi i cambiamenti che verranno introdotti a breve per le procedure concorsuali. Le nuove misure riguarderanno nuovi bandi ma, probabilmente, anche concorsi già banditi con selezione in atto.

A seguito del chiarimento della Ministra Dadone, veicolato sul suo profilo Facebook, apprendiamo che non ci saranno nuovi requisiti di accesso ma verranno inserite competenze trasversali nella procedura di selezione a ulteriore giudizio delle capacità e dell’esperienza personale.

Per fare un esempio il Concorso Sna (Scuola Nazionale dell’Amministrazione), citato ampiamente nel provvedimento e dalla stessa Ministra. Per i Concorsi da dirigente e da manager infatti potrebbero essere valutate competenze specifiche o precedenti esperienze.

Ai fini della selezione non saranno considerati:

  • età, titoli o voto di laurea;
  • certificazioni linguistiche (ad esempio il B2 in inglese, richiesto per parecchi concorsi).

Le prove preselettive e scritte saranno svolte territorialmente, ovvero in “idonei locali di plessi scolastici di ogni ordine e grado, di sedi universitarie e di ogni altra struttura pubblica o privata, anche avvalendosi del coordinamento dei prefetti territorialmente competenti“.

L’utilizzo di dispositivi informatici consentirà il rispetto delle misure sul distanziamento e ridurrà i tempi di correzione. La prova orale potrà essere svolta in videoconferenza.

Un’ulteriore novità per le prove orali è l’introduzione delle soft skills, ovvero abilità trasversali e attitudini che completano la formazione del candidato. Sono ad esempio:

  • lavoro sotto stress;
  • rispetto dei tempi;
  • cooperazione.

Ecco il video completo:

Concorsi Pubblici: modalità di iscrizione

Le domande di partecipazione dovranno essere presentate telematicamente entro 15 giorni dalla pubblicazione dei bandi in Gazzetta.

I candidati dovranno essere in possesso di un indirizzo PEC e registrarsi con SPID.

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Alice Lottici

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