Contributo a fondo perduto 2020: quando si può chiedere senza calo di fatturato

Le domande per accedere al bonus possono essere inviate fino al 13 agosto

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Il D.L. n. 34 del 19 maggio 2020 (Decreto Rilancio) di recente convertito in legge, ha introdotto numerose disposizioni destinate a sostenere gli operatori economici danneggiati dalla crisi dovuta all’emergenza sanitaria in conseguenza della pandemia dovuta al “Coronavirus”. Una importante forma di sostegno per le attività economiche, risulta essere il contributo a fondo perduto previsto dall’articolo 25 (reso operativo con il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 10 giugno 2020) per i titolari di partita Iva, soggetti esercenti attività d’impresa, di lavoro autonomo e di reddito agrario.

Il sostegno consiste in un contributo in denaro, senza obbligo di restituzione, e commisurato alla diminuzione di fatturato in conseguenza del blocco delle attività economiche.

Il contributo spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Per la determinazione dei predetti importi, si fa riferimento alla data di effettuazione dell’operazione di cessione di beni o di prestazione dei servizi.

Il contributo spetta anche in assenza dei requisiti di riduzione del fatturato ai soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019 nonché a coloro che a partire dall’inizio dell’evento calamitoso, hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio di comuni colpiti da eventi i cui stati di emergenza erano ancora in atto alla data di dichiarazione dello stato di emergenza Covid-19.

>> Tutte le misure confermate nel Decreto Rilancio <<

Contributo a fondo perduto: gli esclusi 

Il contributo non viene erogato nei casi in cui:

  • l’attività sia cessata alla data di richiesta del contributo;
  • l’attività è iniziata dopo il 30 aprile 2020, con l’eccezione delle partite Iva aperte dagli eredi per la prosecuzione dell’attività dei deceduti;

Il contributo non spetta inoltre per:

  • gli enti pubblici di cui all’articolo 74 Tuir;
  • gli intermediari finanziari e società di partecipazione di cui all’articolo 162-bis Tuir;
  • i professionisti e lavoratori dipendenti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria;
  • i soggetti che hanno diritto alla percezione delle indennità (bonus professionisti e bonus lavoratori dello spettacolo).

Contributo a fondo perduto: imprese in fase di liquidazione

L’attività delle imprese in fase di liquidazione, anche volontaria, è generalmente finalizzata al realizzo degli asset aziendali, per il soddisfacimento dei debiti vantati dai creditori sociali, e per il riparto dell’eventuale residuo attivo tra i soci.

In generale in tutte le ipotesi in cui la fase di liquidazione sia stata già avviata, alla data di dichiarazione dello stato di emergenza Covid-19 (al 31 gennaio 2020), non è consentito fruire del contributo in esame, in quanto l’attività ordinaria risulta interrotta in ragione di eventi diversi da quelli determinati dall’emergenza epidemiologica.

Diversamente, considerata la ratio della disposizione normativa che disciplina il contributo, sono inclusi nell’ambito applicativo della norma i soggetti la cui fase di liquidazione è stata avviata successivamente alla data del 31 gennaio 2020.

Con riguardo all’ammontare dei ricavi, sarà necessario fare riferimento al periodo d’imposta precedente a quello in corso alla di entrata in vigore del decreto rilancio.

Contributo a fondo perduto: imprese in difficoltà

L’aiuto può essere concesso anche alle imprese che risultavano già in difficoltà al 31 dicembre 2019, purché non siano soggette a procedure concorsuali per insolvenza, e non abbiano ricevuto aiuti per il loro salvataggio o aiuti per la ristrutturazione.

Viene inoltre aggiornata la nozione di ”imprese in difficoltà” coerentemente con le ultime modifiche apportate dalla Commissione europea al quadro temporaneo per le misure degli aiuti di Stato, in conseguenza dell’evoluzione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

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COVID-19 CREDITI DI IMPOSTA INCENTIVI ED AGEVOLAZIONI – eBook

Aggiornata alle disposizioni dell’Agenzia delle Entrate del 10 luglio 2020 e alle norme contenute nel decreto Rilancio e nel d.P.C.M. 14 luglio 2020, questa guida fornisce un quadro completo ed esaustivo sui crediti di imposta, gli incentivi e le agevolazioni a disposizione di professionisti e imprese, che hanno sostenuto spese e investimenti nel periodo di emergenza causata dalla pandemia di Covid-19.Vengono inoltre esaminati e spiegati anche i contributi a fondo perduto disponibili per i soggetti colpiti dal Lockdown.L’opera fornisce le istruzioni per richiedere e ottenere gli sgravi fiscali e i finanziamenti resi necessari per l’acquisto di attrezzature, software per il remote working o per l’ottenimento di specifici servizi, tra i quali, a titolo di esempio:• Sanificazione ambienti • Acquisto DPI (mascherine, guanti, visiere e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari), prodotti detergenti e disinfettanti • Acquisto termometri, termoscanner, tappeti e vaschette decontaminanti e igienizzanti • Acquisto barriere e pannelli protettivi, sistemi di controllo degli accessi nei luoghi di lavoro e arredi di sicurezza • Interventi edilizi per rifacimento spogliatoi e mense e per la realizzazione spazi medici, ingressi e spazi comuniPierpaolo MasciocchiAvvocato, Direttore del Settore Sicurezza sul lavoro di Confcommercio e componente della Commissione consultiva del Ministero del Lavoro.

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Contributo a fondo perduto: quando si può chiedere senza calo di fatturato 

Tra i requisiti necessari per accedere ai finanziamenti a fondo perduto, vi è la riduzione del 33% del fatturato di aprile 2020 rispetto ad aprile 2019. Ci sono però casi in cui il calo di fatturato è un requisito ininfluente.

La circolare delle Entrate n. 22 del 21 luglio scorso, specifica che possono usufruire del contributo a fondo perduto anche in assenza di tale riduzione del fatturato e corrispettivi, i soggetti che hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nei territori dei comuni colpiti dai sisma del 26 e 30 ottobre 2016 e del 18 gennaio 2017, a condizione che il domicilio fiscale o la sede operativa, risultino presenti dall’insorgenza dell’originario evento calamitoso e in presenza degli altri requisiti.

In tali zone lo stato di emergenza era ancora in atto alla data di dichiarazione dello stato di emergenza per il coronavirus (31 gennaio 2020).

Stessa considerazione vale per i contribuenti con domicilio fiscale o la sede operativa nei comuni colpiti dagli eventi meteorologici verificatisi il 19 e 22 ottobre 2019 nel territorio della provincia di Alessandria.

Il requisito del calo del fatturato (come già visto) non viene dunque richiesto alle attività avviate dal 1° gennaio 2019, e nei comuni colpiti da eventi calamitosi pre-Covid.

Per l’individuazione di tali comuni, è stato messo a disposizione, (allegato alle istruzioni dell’istanza per la richiesta del contributo), un elenco che viene considerato dall’Agenzia non tassativo, tale elenco indica i comuni in cui lo stato d’emergenza era in vigore al 31 gennaio 2020.

In assenza di un elenco non esaustivo, potrebbe risultare complicato individuare i Comuni che hanno subìto eventi calamitosi pre-Covid, il cui stato d’emergenza era già in vigore alla data del 31 gennaio 2020.

La circolare 22 richiama la delibera del Consiglio dei Ministri del 14 novembre 2019, in cui viene dichiarato lo stato di emergenza della provincia di Alessandria.

Lo stato d’emergenza è stato poi esteso con delibera del Consiglio dei Ministri del 2 dicembre 2019 ai territori colpiti delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto, interessati da eccezionali eventi meteorologici accaduti a novembre 2019.

I Presidenti delle Regioni, inoltre su delega del Capo della Protezione Civile, hanno emanato apposite ordinanze commissariali che hanno individuato i Comuni interessati dallo stato di emergenza.

I contribuenti che hanno la sede operativa dell’attività in uno dei comuni in cui si sono verificati gli eventi calamitosi, possono consultare le ordinanze della propria Regione, per evitare di incorrere nelle pesanti conseguenze previste dal decreto rilancio in caso di contributo a fondo perduto non spettante.

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Decreti “Cura Italia”, “Liquidità” e “Rilancio”, questi i nomi con cui sono stati battezzati i tre provvedimenti principali, tralasciando i vari Dpcm, assunti dal Governo, nel periodo dell’emergenza epidemiologica Covid-19.In realtà, nonostante le diverse terminologie, tutti i tre decreti contengono misure dirette a fronteggiare l’emergenza, con disposizioni per il sostegno di imprese, lavoratori e famiglie, ma giudicate insufficienti a contrastare gli effetti economici, non solo immediati, dell’epidemia;  l’appunto viene rivolto soprattutto, in una visione strutturale e strategica, al decreto Rilancio. I decreti sono inoltre accomunati:- dall’incertezza del percorso di conversione in legge: fin dai giorni successivi alla loro pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, si è prodotto un flusso di emendamenti che ha dato un senso di provvisorietà alle disposizioni appena emanate. Alla data di stampa del presente ebook è in corso di conversione il decreto di Rilancio con previsione di rilevati modifiche;- dall’inefficacia di molte misure in assenza dei relativi provvedimenti attuativi. Sono 165 i decreti attuativi previsti e ad oggi ne risultano emanati circa il 20%;- dalla tecnica redazionale che rende la lettura un percorso ad ostacoli tra incroci, rimandi, eccezioni, esclusioni, richiami a catena a normative nazionali ed europee, con termini non sempre coerenti e provvedimenti che si sovrappongono; – dal moltiplicarsi di circolari, comunicati e messaggi di Agenzia entrate, Inps e associazioni di riferimento (ABI, Confindustria, ecc.), spesso necessarie, ma che hanno richiesto un’incessante attenzione.In questo contesto, studio verna ha ritenuto utile produrre delle tabelle di sintesi che potessero essere d’ausilio per avere un quadro d’insieme, semplificare la comprensione delle diverse misure ed individuare, da parte dei vari operatori, i provvedimenti di specifico interesse, pur essendo il percorso legislativo, attuativo ed interpretativo, ancora ancora tutt’altro che concluso.In questa seconda edizione, sono evidenziate in rosso le modifiche intervenute per effetto principalmente della legge 17 luglio 2020, n. 77, di conversione del decreto Rilancio, nonché dei diversi provvedimenti attuativi e della prassi ufficiale.Studio Verna Società ProfessionaleLo Studio Verna Società Professionale, costituitasi nel 1973, è la più antica società semplice professionale ed offre consulenza ed assistenza economico-giuridica a Milano, con studi anche a Roma e Busto Arsizio. Persegue una politica di qualità fondata su etica, competenza e specializzazione. I suoi soci hanno pubblicato oltre un centinaio di libri ed articoli in materia contabile, societaria, concorsuale e tributaria, oltre un manuale di gestione della qualità per studi professionali.

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Requisiti per ottenere il contributo a fondo perduto

Andando a riprendere i requisiti, è possibile fruire del contributo in oggetto, anche in assenza del requisito del calo di fatturato. Nello specifico:

  • si deve avere il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio di comuni colpiti da un evento calamitoso;
  • gli stati di emergenza dovevano essere ancora in atto, alla data di dichiarazione dello stato di emergenza Covid-19 (al 31 gennaio 2020);
  • il domicilio fiscale o la sede operativa deve risultare in tali luoghi, a far data dall’insorgenza dell’originario calamitoso evento.

Mappa dei Comuni colpiti da eventi calamitosi 

Di seguito si propone l’elenco (ufficiale) dei comuni colpiti da eventi calamitosi, i cui stati di emergenza erano in atto alla data del 31 gennaio 2020.

REGIONE EVENTO CALAMITOSO COMUNI INTERESSATI
EMILIA-ROMAGNA

LOMBARDIA

VENETO

 

Eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo il 20 e 29 maggio 2012.

 

Felonica, Gonzaga, Magnacavallo, Moglia, Pegognaga, Poggio Rusco, Quingentole, Quistello, San Benedetto Po, San Giacomo delle Segnate, San Giovanni del Dosso, Schivenoglia, Sermide, Villa Poma, Ficarolo, Fiesso Umbertiano, Gaiba, Occhiobello, Stienta, Campagnola Emilia, Correggio, Fabbrico, Novellara, Reggiolo, Rio Saliceto, Rolo, Bomporto, Camposanto, Carpi, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, Novi di Modena, Ravarino, San Felice sul Panaro, San Possidonio, San Prospero, Soliera, Crevalcore, Galliera, Pieve di Cento, San Giovanni in Persiceto, San Pietro in Casale, Bondeno, Cento, Ferrara, Mirabello, Poggio Renatico, Sant’Agostino, Vigarano Mainarda.
TOSCANA

 

Evento sismico che ha colpito il giorno 9 dicembre 2019 il territorio dei comuni di Barberino di Mugello, di Borgo San Lorenzo, di Dicomano, di Firenzuola, di Marradi, di Palazzuolo sul Senio, di Scarperia e San Piero, di Vaglia e di Vicchio, ricadenti nella città metropolitana di Firenze. Barberino di Mugello, di Borgo San Lorenzo, di Dicomano, di Firenzuola, di Marradi, di Palazzuolo sul Senio, di Scarperia e san Piero, di Vaglia e di Vicchio.
ABRUZZO

LAZIO

MARCHE

UMBRIA

 

Eccezionali eventi sismici che il giorno 24 agosto 2016 hanno colpito il territorio delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.

Estensione degli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza adottata con la delibera del 25 agosto 2006 in conseguenza degli ulteriori eccezionali eventi sismici che il giorno 26 ottobre 2016 hanno colpito nuovamente il territorio delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria

 

Estensione degli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza adottata con la delibera del 25 agosto 2006 in conseguenza degli ulteriori eccezionali eventi sismici che il giorno 30 ottobre 2016 hanno colpito nuovamente il territorio delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria

 

Estensione degli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza adottata con la delibera del 25 agosto 2016 in conseguenza degli ulteriori eccezionali eventi sismici che il giorno 18 gennaio 2017 hanno colpito nuovamente il territorio delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, nonché degli eccezionali fenomeni meteorologici che

hanno interessato il territorio delle medesime Regioni a partire dalla seconda decade dello stesso mese.

 

Area Alto Aterno – Gran Sasso Laga:

Campotosto (AQ), Capitignano (AQ), Montereale (AQ), Rocca Santa Maria (TE), Valle Castellana (TE), Cortino (TE), Crognaleto (TE), Montorio al Vomano (TE), Campli (TE), Castelli (TE), Civitella del Tronto (TE), Torricella Sicura (TE), Tossicia (TE), Teramo (TE), Barete (AQ), Cagnano Amiterno (AQ), Pizzoli (AQ), Farindola (PE), Castelcastagna (TE), Colledara (TE), Isola del Gran Sasso (TE), Pietracamela (TE), Fano Adriano (TE)

Sub ambito territoriale M.ti Reatini:

Accumoli (RI), Amatrice (RI), Antrodoco (RI), Borbona (RI), Borgo Velino (RI), Castel S. Angelo (RI), Cittareale (RI), Leonessa (RI), Micigliano (RI), Posta (RI), Cantalice (RI), Cittaducale (RI), Poggio Bustone (RI), Rieti (RI), Rivodutri (RI)

Sub ambito territoriale AP-AN-FM:

Amandola (FM), Acquasanta Terme (AP), Arquata del Tronto (AP), Comunanza (AP), Cossignano (AP), Force (AP), Montalto Marche (AP), Montedinove (AP), Montefortino (FM), Montegallo (AP), Montemonaco (AP), Palmiano (AP), Roccafluvione (AP), Rotella (AP), Venarotta (AP), Appignano del Tronto (AP), Ascoli Piceno (AP), Belmonte Piceno (FM), Castel di Lama (AP),

Castignano (AP), Castorano (AP), Cerreto D’esi (AN), Colli del Tronto (AP), Fabriano (AN), Falerone (FM), Folignano (AP). Maltignano (AP), Massa Fermana (FM), Monsapietro Morico (FM); Montappone (FM), Monte Rinaldo (FM), Monte Vidon. Corrado (FM), Montefalcone Appennino (FM), Montegiorgio (FM), Monteleone (FM), Montelparo (FM), Offida (AP) Ortezzano (FM), Santa Vittoria in Matenano (FM), Servigliano (FM),

Smerillo (FM).

Sub ambito territoriale Nuovo Maceratese:

Acquacanina (MC), Bolognola (MC), Castelsantangelo N. (MC),

Cessapalombo (MC), Fiastra (MC), Fiordimonte (MC), Gualdo (MC), Penna S.Giovanni (MC), Pievebovigliana (MC), Pieve Torina (MC), San Ginesio (MC), S. Angelo Pontano (MC), Sarnano (MC), Ussita (MC), Visso (MC), Apiro (MC), Belforte del Chienti (MC), Caldarola (MC), Camerino (MC), Camporotondo di Fiastrone (MC), Castelraimondo (MC); Cingoli (MC), Colmurano (MC) Corridonia (MC), Esanatoglia (MC), Fiuminata (MC), Gagliole (MC), Loro Piceno (MC), Macerata (MC), Matelica (MC), Mogliano (MC), Monte San Martino (MC), Montecavallo (MC), Muccia (MC), Petriolo (MC), Pioraco (MC), Poggio San Vicino (MC), Pollenza (MC), Ripe San Ginesio (MC), San Severino Marche (MC), Sefro (MC), Serrapetrona (MC), Serravalle del Chienti (MC), Tolentino (MC), Treia (MC), Urbisaglia (MC)

Area Val Nerina:

Arrone (TR), Cascia (PG), Cerreto di Spoleto (PG), Ferentillo (TR), Montefranco (TR), Monteleone Spoleto (PG), Norcia (PG), Poggiodomo (PG), Polino (TR), Preci (PG), S. Anatolia Narco

(PG), Scheggino (PG), Sellano (PG), Vallo di Nera (PG), Spoleto (PG)

SICILIA

 

Evento sismico che ha colpito il territorio dei Comuni di Aci Bonaccorsi, di Aci Catena, di Aci Sant’Antonio, di Acireale, di Milo, di Santa Venerina, di Trecastagni, di Viagrande e di Zafferana Etnea, in provincia di Catania, il giorno 26 dicembre 2018.

Dichiarazione dello stato di emergenza nel territorio dell’isola di Stromboli, ricompresa nel comune di Lipari, in provincia di Messina, in relazione allo stato di attività del vulcano Stromboli, conseguente agli eventi parossi- stici verificatisi nei giorni 3 luglio e 28 agosto 2019.

Comuni di Aci Bonaccorsi, di Aci Catena, di Aci Sant’Antonio, di Acireale, di Milo, di Santa Venerina, di Trecastagni, di Viagrande e di Zafferana Etnea.

Territorio dell’isola di Stromboli, ricompresa nel comune di Lipari.

 

MOLISE

 

Eventi sismici che hanno colpito i comuni della provincia di Campobasso a far data dal 16 agosto 2018.

 

Acquaviva Collecroce, Campomarino, Castelbottaccio, Castelmauro, Guardiafilera, Guglionesi, Larino, Lupara, Montecilfone, Montefalcone del Sannio, Montemitro, Montorio nei Frentani, Morrone del Sannio, Palata, Portocannone, Rotello, San Felice del Molise, San Giacomo degli Schiavoni, San Martino in Pensilis, Santa Croce di Magliano e Tavenna.
LIGURIA

 

Dichiarazione dello stato di emergenza a causa del crollo di un tratto del viadotto Polcevera, noto come ponte Morandi, sulla A10, a Genova, avvenuto nella mattinata del 14 agosto 2018 Zone del comune di Genova individuate con decreti n. 15 del 2018 e n. 18 del 2018 del Commissario straordinario per la ricostruzione del viadotto Polcevera dell’autostrada A10 DPCM 4/10/2018

 

Contributo a fondo perduto: entro quando richiederlo

Salvo proroghe dell’ultimo momento, mancano davvero pochi giorni alla scadenza per presentare domanda di contributi a fondo perduto. Il termine ultimo è fissato al 13 agosto 2020.

Come specificato anche dall’Agenzia entrate, i contribuenti aventi diritto possono richiedere il bonus con apposita istanza, da presentare esclusivamente in via telematica dal 15 giugno al 13 agosto 2020.

Nel caso in cui il soggetto richiedente sia un erede che continua l’attività per conto del soggetto deceduto, le domande possono essere inviate dal 25 giugno al 24 agosto 2020.

Qui il modulo di richiesta per accedere al Contributo a fondo perduto 2020

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