Ora, dunque, ci sono tutte le istruzioni per imprese e attività imprenditoriali al fine di inserire nei propri organici nuovi contratti di lavoro, che saranno alleggeriti del carico contributivo da qui al 31 dicembre.
A specificare requisiti, modalità e limiti dell’abbassamento deciso dal governo, la circolare Inps 17/2015, appunto denominata “Esonero contributivo per le nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato nel corso del 2015 ai sensi dell’articolo unico, commi 118 e seguenti, della Legge 23 dicembre 2014, n. 190.”
Come sarà definito lo sgravio ai contributi per i neo assunti
Condizioni. Ad essere ammessi alla prestazione agevolata del fisco saranno tutti i nuovi contratti a tempo indeterminato attivati nel corso dell’intero 2015, ivi inclusi anche i dirigenti, così come i part time e i soci. Niente da fare per apprendisti, collaboratrici domestiche e collaborazioni intermittenti. Necessario, per ottenere l’agevolazione, aver completato le verifiche per la regolarità contributiva, con consegna a norma di legge del Durc. Per ottenere lo sconto, il lavoratore non dovrà aver svolto nel s3emestre precedente l’assunzione alcuna mansione a tempo indeterminato.
Come avviene lo sgravio. Il datore di lavoro potrà risparmiarsi fino a 8060 euro di contributi annuali, versati per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato, tenendo presente che sussiste un limite mensile per l’accesso al taglio di contributi, pari al dodicesimo esatto della quota complessiva, cioè 671,66 euro per dipendente. In caso di contributi inferiori al mese, l’eccedente verrà messo da parte per essere sfruttato nei periodi in cui, eventualmente, si finirà per sfondare il tetto imposto dalla legge.
Il bonus viene riconosciuto anche a lavoratori già dipendenti nella stessa attività d’impresa, sotto forma di uno o più contratti a termine e viene specificato proprio dall’Istituto di previdenza come l’agevolazione sia consentita anche se l’assunzione a tempo indeterminato deriva da obbligo contrattuale o anche di tipo legale.
La riforma, negli auspici del governo, dovrà combinarsi con il Jobs Act, di cui verranno emanati a breve i decreti legislativi sul contratto a tutele crescenti, che sostituirà il vecchio tempo indeterminato per le nuove assunzioni.
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