Contrassegno disabili: in arrivo la piattaforma unica nazionale

Paolo Ballanti 02/08/21
Entro tre mesi sarà attiva la piattaforma unica nazionale per le targhe associate al contrassegno disabili. Un grande passo in avanti per i titolari del CUDE (Contrassegno unificato disabili europeo), i quali non dovranno più comunicare l’ingresso nelle aree a traffico limitato, diverse dal comune di residenza.

Dopo l’intesa su costi e caratteristiche della piattaforma, raggiunta da Ministero delle infrastrutture, Economia, Interno, Garante per la privacy, nonché associazioni di rappresentanza delle persone con disabilità, ora si attende soltanto il decreto interministeriale per l’avvio ufficiale della nuova banca dati.

Ad anticipare i tempi di realizzazione è stato il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile Enrico Giovannini: “Il sistema informatico sarà pienamente operativo entro 3 mesi e sarà molto semplice da utilizzare”. La piattaforma CUDE, ha proseguito il Ministro, è “un passo avanti importante per semplificare la vita delle persone con disabilità attraverso la tecnologia”.

Commenti sulla piattaforma unica nazionale anche da parte della Ministra per la disabilità Erika Stefania: “C’era molta attesa per questo strumento e stiamo dando una risposta per rendere effettivo il diritto alla mobilità. Il vero modo per affrontare la disabilità non sta nelle leggi speciali ma nel fare in modo che l’attuale impianto normativo consenta a tutti di esserci”.

Soddisfatto il delegato ANCI Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia: “I comuni italiani salutano questa innovazione con piacere, sapendo di essere protagonisti perché la gestione delle ZTL parte dalle città”.

Analizziamo la novità in dettaglio.

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Contrassegno disabili: l’accordo Stato-Regioni

L’accordo del 3 giugno scorso raggiunto in Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, ha fornito indicazioni sullo schema di decreto che il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili dovrà adottare di concerto con i Ministri dell’economia e dell’interno, riguardante l’istituzione della piattaforma unica nazionale per il rilascio del CUDE.

Tra le raccomandazioni espresse dalla Conferenza si segnala:

  • L’istituzione di un tavolo di confronto permanente dedicato all’attuazione della piattaforma, utile anche per agevolare le comunicazioni verso gli enti locali;
  • Un’efficace campagna di divulgazione per i cittadini sulle novità del decreto, oltre ad un piano di comunicazione per gli operatori comunali chiamati a confrontarsi con la nuova procedura;
  • Assenza di nuovi costi per le amministrazioni comunali in virtù dell’accesso ai Centri elaborazione dati (CED) del Ministero delle infrastrutture.

Scarica il testo dell’accordo

Contrassegno disabili: la piattaforma unica

La piattaforma unica nazionale sarà sviluppata presso il Centro elaborazione dati del Ministero delle infrastrutture. I Comuni, quali soggetti abilitati al rilascio del CUDE, inseriranno (e potranno modificare in un secondo momento) i dati relativi a:

  • Numero del contrassegno;
  • Data di rilascio e data di scadenza;
  • Targhe associate (in un numero massimo di due).

In questo modo sarà possibile, su tutto il territorio nazionale, verificare se un determinato soggetto è titolare del contrassegno disabili, libero pertanto di circolare nelle ZTL diverse da quelle presenti nel comune di residenza, senza dover ottenere autorizzazioni preventive.

Contrassegno disabili CUDE: cos’è e a chi spetta

Il Contrassegno disabili CUDE è un documento personale che consente al soggetto titolare (anche se privo di patente di guida) di ottenere una serie di agevolazioni, legate al transito o al parcheggio dei veicoli su cui lo stesso circola.

Il CUDE, di colore azzurro, dev’essere obbligatoriamente esposto sul veicolo che trasporta il soggetto titolare.

Possono inoltrare richiesta di contrassegno i soggetti in possesso di:

  • Certificazione medica rilasciata dall’ASL con cui si attesta una capacità di deambulazione impedita o ridotta, cecità assoluta o con residuo visivo non superiore a 1/10;
  • In alternativa, verbale della Commissione medica INPS di riconoscimento della condizione di cui all’articolo 381 del DPR. n. 495/1992.

Contrassegno disabili CUDE: a cosa serve

Il CUDE consente al soggetto titolare di circolare:

  • Nelle zone a traffico limitato (ZTL) e pedonali;
  • Nelle corsie riservate ad autobus e taxi;
  • Nelle giornate soggette a limitazioni al traffico, nonché in caso di blocco, sospensione o limitazione della circolazione per motivi di sicurezza pubblica o pubblico interesse.

È inoltre consentita la sosta gratuita in:

  • Aree di sosta in superficie a pagamento (cosiddette “strisce blu”);
  • Aree riservate ai residenti;
  • Aree soggette a disco orario.

Da ultimo, con lo scopo di facilitare la circolazione stradale internazionale delle persone con disabilità, il CUDE attribuisce ai titolari le stesse agevolazioni di sosta dei cittadini residenti in ventinove stati europei.

Contrassegno disabili CUDE: come si ottiene

Per ottenere il Contrassegno disabili è necessario inoltrare apposita richiesta al sindaco del Comune di residenza. Di norma, i singoli enti locali pubblicano sul portale istituzionale:

  • L’elenco dei documenti da allegare alla domanda quali certificazione medica, copia del documento d’identità e fototessere;
  • Il modulo di richiesta contrassegno;
  • L’ufficio cui inviare la richiesta, via email / pec, fax o personalmente.

Contrassegno disabili CUDE: durata

Il contrassegno ha una durata di cinque anni, anche qualora l’invalidità sia permanente. Tuttavia, può essere rilasciato un documento temporaneo per un arco di tempo inferiore, in favore di:

  • Soggetti con temporanea riduzione della capacità di deambulazione, a seguito di infortunio o altre cause patologiche;
  • Persone prive di autonomia funzionale e necessità di assistenza continua per raggiungere i luoghi di cura.

Alla scadenza, il CUDE è rilasciato:

  • In caso di invalidità permanente, a seguito di una nuova richiesta al Comune, accompagnata da un certificato medico che confermi il perdurare delle condizioni di salute che hanno giustificato il rilascio del contrassegno scaduto;
  • Se trattasi di invalidità temporanea, previa certificazione medica che attesti il diritto della persona al rinnovo del contrassegno.

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Paolo Ballanti

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