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Nello stesso trimestre, i ricorsi pervenuti in entrambi i gradi di giudizio ammontano a 69.686, con un incremento pari al 9,42% (vale a dire +5.999 controversie) rispetto al secondo trimestre dell’anno precedente. In riferimento al primo grado di giudizio, il Mef osserva che i nuovi ricorsi presso le Commissioni tributarie provinciali (CTP), pari a 50.215, rivelano un incremento tendenziale dell’8,44% ,incremento che si riscontra maggiormente nelle cause che hanno un valore che oltrepassa i 20mila euro (+14% circa). I ricorsi definiti, pari a 66.542, registrano invece una lieve diminuzione, pari allo 0,20% rispetto allo stesso periodo del 2014.
In merito agli appelli pervenuti nel secondo trimestre del 2015 nelle Commissioni tributarie regionali (CTR), pari a 19.471, si evidenzia un incremento tendenziale del 12,02%, per lo più convogliato nelle controversie di valore più basso di 20mila euro (+20% circa). Per i ricorsi definiti, pari a 14.370, si registra un tendenziale calo, pari al 3,06%.
L’esito delle controversie nel periodo esaminato mostra nelle CTP una percentuale pari a circa il 45% di giudizi completamente a favore dell’Ente impositore, per un valore complessivo di 2.585,69 milioni di euro. I giudizi completamente a favore del contribuente sono stati invece del 33%, per un valore di 2.428,50 milioni di euro, mentre quelli intermedi sono stati attestati attorno al 10%, per un valore complessivo di 701,09 milioni di euro.
In riferimento alle CTR, invece, la percentuale delle cause concluse favorevolmente all’Ente impositore è stata all’incirca del 45%, per un valore complessivo pari a 1.364,28 milioni di euro. I giudizi completamente positivi per il contribuente hanno raggiunto circa il 40%, per un valore complessivo di 1.262,61 milioni di euro, mentre i giudizi intermedi sono stati circa il 9%, per un valore complessivo pari a 638,89 milioni di euro.
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