Ritenuto inammissibile sia il primo quesito, che chiedeva l’abrogazione totale del “Porcellum”, sia il secondo, che ne chiedeva l’abrogazione per parti.
La Consulta ha preso una decisione che “non ha nulla di giuridico, di costituzionale ma e’ politica, per fare un piacere al Capo dello Stato, alle forze politiche e alla maggioranza trasversale e inciucista del Parlamento“, afferma il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, commentando la sentenza della Corte Costituzionale che definisce “una volgarita’ che rischia di trasformarci a breve in un regime, se non viene fermato dal popolo al piu’ presto con le elezioni“.
“Ora vedremo quali sono le motivazioni della decisione della Consulta sul referendum elettorale. Comunque, bisogna procedere alla modifica della legge elettorale per un’iniziativa parlamentare. Anche perche’ e’ evidente che bisogna andare in questa direzione vista la volonta’ della gente dimostrata dalla raccolta delle firme e la continua crescita del clima dell’antipolitica“, ha affermato invece il vicepresidente della Camera e deputato del Pdl Maurizio Lupi parlando a Montecitorio.
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