Da segnare bene in calendario la data di giovedì 29 febbraio 2024, ultimo giorno per effettuare il conguaglio IMU 2023 senza sanzioni e interessi.
La scadenza interessa i proprietari di immobili che, entro il 18 dicembre scorso, avevano pagato un saldo IMU inferiore rispetto all’imposta dovuta definitivamente, per effetto della proroga riconosciuta sulle delibere comunali che fissano le aliquote. vediamo più avanti cosa significa questo.
Diciamo subito che le regole sul conguaglio sono inserite nei commi 72 e 73 della Legge di Bilancio 2024.
Ecco in breve cos’è la proroga sulle delibere comunali di fissazione delle quote, e chi deve pagare il conguaglio IMU 2023 entro fine febbraio.
Proroga delibere sulle quote IMU 2023
Per la questione proroga delle delibere tariffarie dei comuni dobbiamo andare a leggere i commi 72 e 73 della Manovra di bilancio 2024.
In particolare, il comma 72 considera efficaci le delibere comunali di approvazione delle aliquote e tariffe diverse dall’imposta di soggiorno e dall’addizionale comunale Irpef:
– inserite nell’apposita sezione del portale del Federalismo fiscale entro il 30 novembre 2023 (anziché il 14 ottobre);
– e pubblicate sul sito del Dipartimento finanze entro il 15 gennaio 2024 (anziché il 28 ottobre 2023).
Il successivo comma 73 dispone che l’eventuale conguaglio dovuto dal contribuente tra l’imposta versata e quella invece dovuta dovrà essere corrisposto, senza applicazione di interessi e sanzioni, entro il 29 febbraio 2024.
Le delibere IMU 2023 pubblicate entro i termini prorogati si possono consultare negli appositi elenchi disponibili sul sito del Dipartimento finanze.
In sostanza, come spiegato su FiscoOggi.it, se le delibere comunali sono inserite nel portale del federalismo e pubblicate sul sito del Dipartimento finanze entro le scadenze inserite nella Legge di bilancio, producono effetto per l’anno 2023. Diversamente se non sono rispettate neanche le nuove scadenze, dovranno applicarsi le aliquote e i regolamenti vigenti nel 2022.
Chi deve versare il Conguaglio IMU 2023
SALDO IMU 2023 INFERIORE
Appurati questi termini di proroga, possiamo sottolineare che, se il saldo IMU 2023 pagato entro l’ordinaria scadenza del 18 dicembre scorso è minore rispetto all’imposta dovuta definitivamente per effetto della proroga, i contribuenti dovranno versare il conguaglio IMU 2023 entro il 29 febbraio 2024.
SALDO IMU 2023 SUPERIORE
Se, invece, il contribuente ha versato un importo superiore dovrà chiedere il rimborso secondo l’ordinaria procedura.
Il rimborso della quota si può chiedere entro 5 anni dalla data del versamento o dal giorno in cui è stato accertato il diritto alla restituzione.
Il mancato rispetto della scadenza in esame può essere sanato comunque con il ricorso al ravvedimento operoso (articolo 13 Dlgs n. 472/1997) applicando, questa volta, alle somme dovute anche gli interessi legali e le sanzioni in misura ridotta.
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