Stando a quanto specificato da Inps, da aprile 2019 è cambiata la modalità di richiesta degli Anf, la cui domanda va ora fatta solo online. A cambiare è anche la modalità di gestione dell’invio flussi Uniemens, che deve essere fatta da aziende e intermediari. Le nuove modalità di domanda Anf erano state annunciate dalla circolare Inps numero 45 del 22 marzo 2019.
Come spiega ora l’istituto di previdenza nell’ultimo messaggio pubblicato il 24 gennaio 2020, “Per venire incontro alle richieste di aziende ed intermediari, le modalità di esposizione nei flussi Uniemens rimangono al momento immutate. Pertanto, per tutti i lavoratori, indipendentemente dalla data di presentazione della domanda di ANF all’INPS, non è necessario compilare la sezione <ANF> e la compilazione della nuova sezione <InfoAggCausaliContrib> è facoltativa”.
Vediamo cosa significa tutto ciò.
Assegni familiari 2020: nuove modalità di domanda
In quella circolare del 2019 Inps ha spiegato bene come a partire dal 1° aprile 2019 i dipendenti privati possono fare domanda di Assegni al nucleo familiare soltanto online.
Non devono quindi più compilare il modulo cartaceo da consegnare all’azienda, perché l’unica modalità per richiedere il sussidio economico, è collegarsi al sito Inps e fare richiesta in modalità telematica.
Questa novità ovviamente ha un impatto anche sugli obblighi di aziende e intermediari, nella gestione dell’invio flussi Uniemens.
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Conguaglio assegni familiari: rinvio nuove modalità di gestione dei flussi Uniemens
Niente paura però, almeno per ora. Come spiegato da Inps “Per venire incontro alle richieste di aziende ed intermediari, le modalità di esposizione nei flussi Uniemens rimangono al momento immutate. Pertanto, per tutti i lavoratori, indipendentemente dalla data di presentazione della domanda di ANF all’INPS, non è necessario compilare la sezione <ANF> e la compilazione della nuova sezione <InfoAggCausaliContrib> è facoltativa.
L’avvio della nuova modalità di gestione è rinviato al periodo di competenza aprile 2020.
Tutto quindi al momento e fino al prossimo aprile resta immutato: i datori di lavoro interessati al conguaglio di importi di ANF arretrati potranno richiedere per ogni singolo dipendente gli importi spettanti entro un tetto massimo di € 3 mila euro, valorizzando nel flusso Uniemens, all’interno dell’elemento <CausaleRecANF> di <ANFACredAltre>, il codice causale “L036” avente il significato di “Recupero assegni nucleo familiare arretrati”.
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