Congedo parentale Covid 2021: a chi spetta, come richiederlo, retribuzione

Paolo Ballanti 17/03/21
Il Decreto legge numero 30 del 13 marzo 2021, entrato in vigore lo stesso giorno, introduce importanti tutele e in particolare un congedo parentale per i lavoratori che siano genitori di figli interessati dalla sospensione dell’attività didattica in presenza, positivi al virus COVID-19 o in quarantena disposta dall’ASL a seguito di contatto ovunque avvenuto.

Le misure, valide sino al 30 giugno 2021, prevedono per i lavoratori dipendenti la possibilità di svolgere l’attività in regime di smart working ovvero, in caso di impossibilità del lavoro agile, la fruizione di un congedo parentale retribuito dall’INPS in misura pari al 50%.

In alternativa al congedo e limitatamente a talune categorie lavorative (esclusi i dipendenti), è riproposto il bonus per servizi di baby-sitting in misura non superiore a 100 euro settimanali.

In attesa dei chiarimenti INPS in merito alla concreta fruizione delle misure introdotte, analizziamo nello specifico il congedo straordinario previsto dal Decreto numero 30.

Congedo paternità 2021: destinatari, durata, retribuzione, istruzioni Inps

Congedo parentale Covid 2021: destinatari

 Il congedo straordinario spetta al genitore lavoratore dipendente di un figlio convivente di età inferiore a quattordici anni, quest’ultimo interessato da:

  • Sospensione dell’attività didattica in presenza;
  • Infezione da virus COVID-19;
  • Quarantena disposta dal dipartimento di prevenzione ASL a seguito di contatto ovunque avvenuto.

L’astensione dal lavoro è riconosciuta in alternativa all’altro genitore.

Le modalità di accesso alla misura saranno oggetto di apposita circolare INPS. Si presume che le stesse si collocheranno sulla falsariga dei precedenti congedi straordinari COVID-19.

Congedo parentale Covid 2021: figli con handicap grave

Possono assentarsi dal lavoro, con diritto al congedo retribuito, i genitori di figli con handicap in situazione di gravità ai sensi della Legge numero 104/1992:

  • Iscritti a scuole di ogni ordine e grado per le quali quali sia stata disposta la sospensione dell’attività didattica in presenza;
  • In alternativa, ospitati in centri diurni a carattere assistenziale per i quali sia stata disposta la chiusura.

Congedo parentale Covid 2021: importo del congedo retribuito

 I periodi non lavorati dai genitori di figli di età inferiore a quattordici anni sono economicamente coperti dall’INPS in misura pari al 50% della retribuzione. Garantita anche la copertura figurativa ai fini pensionistici.

Il calcolo dell’indennità a carico dell’Istituto avviene con le stesse modalità utilizzate per determinare il congedo di maternità o parentale.

In particolare, la prestazione è pari al 50% della Retribuzione media giornaliera (RMG), calcolata in base al compenso percepito nel periodo di paga mensile o quadrisettimanale scaduto e precedente quello interessato dal congedo.

Congedo parentale Covid 2021: congedo non retribuito

 I genitori lavoratori dipendenti di figli conviventi di età compresa tra quattordici e sedici anni possono, alternativamente tra loro, assentarsi dal lavoro per i periodi di sospensione dell’attività didattica in presenza, infezione del figlio da virus COVID-19 o quarantena disposta dall’ASL.

I giorni di assenza non sono economicamente coperti dall’INPS (assente anche la contribuzione figurativa ai fini pensionistici). Spetta tuttavia il diritto alla conservazione del posto di lavoro.

Congedo parentale Covid 2021: conversione del congedo parentale

 Il comma 4 articolo 2 del Decreto numero 30 dispone che eventuali periodi di congedo parentale (ricordiamolo indennizzati entro certi limiti dall’INPS in misura pari al 30% della RMG), fruiti dal 1º gennaio 2021 sino al 13 marzo 2021 (data di entrata in vigore del D.l.) possono essere convertiti, previa apposita domanda, in congedo straordinario retribuito al 50%.

La conversione interessa i periodi di congedo parentale fruiti durante:

  • Sospensione dell’attività didattica in presenza;
  • Infezione del figlio da virus COVID-19;
  • Quarantena del figlio disposta dall’ASL a seguito di contatto ovunque avvenuto.

Per l’applicazione pratica della misura si attendono i necessari chiarimenti operativi INPS.

Congedo parentale Covid 2021: lavoro agile

Il congedo retribuito spetta al genitore lavoratore dipendente, a patto che lo stesso non possa svolgere l’attività lavorativa in smart working.

Si ricorda che lo stesso Decreto numero (articolo 1) prevede per i genitori di figli di età inferiore a sedici anni la possibilità di svolgere la prestazione nelle forme del lavoro agile, in alternativa all’altro genitore, per il periodo di:

  • Sospensione dell’attività didattica in presenza;
  • Infezione da virus COVID-19;
  • Quarantena disposta dall’ASL a seguito di contatto ovunque avvenuto.

La misura appena citata, come le altre disposte dal Decreto numero 30 (bonus baby-sitter e congedo straordinario) ha validità sino al 30 giugno 2021.

Bonus baby-sitter

 Lo stesso Decreto legge del 13 marzo introduce un bonus baby-sitter, di importo non superiore a 100 euro settimanali, a beneficio di lavoratori autonomi, lavoratori iscritti alla Gestione separata INPS, personale dei comparti difesa e sicurezza impegnati nell’emergenza COVID-19 nonché al personale sanitario.

I soggetti citati, genitori di figli di età inferiore a quattordici anni, possono, in alternativa al congedo straordinario, accedere al bonus baby-sitter.

Il sussidio spetta a patto che nelle giornate interessate dalle prestazioni di custodia e cura dei figli, l’altro genitore non:

  • Svolga l’attività in lavoro agile;
  • Sia assente in congedo straordinario;
  • Sia sospeso dal lavoro, ad esempio perché interessato da ammortizzatori sociali;
  • Svolga alcuna attività lavorativa.

Congedo parentale Covid 2021: figli avuti con altro genitore

Le limitazioni in merito a congedo straordinario e bonus baby-sitter non operano se lo stesso soggetto è altresì genitore di figli avuti con un terzo che non fruisce delle misure citate.

Facciamo l’esempio di Mario, marito di Livia e genitore di due figli conviventi, uno (figlio 1) avuto con Livia, l’altro (figlio 2) con Mevia. Mario non potrà fruire del congedo straordinario per il figlio 1 in quanto Livia svolgerà l’attività in smart working. Mevia, al contrario, presta regolarmente l’attività lavorativa. Mario, di conseguenza, potrà assentarsi dal lavoro in congedo straordinario per il figlio 2.

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Paolo Ballanti

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