VAI ALLO SPECIALE CONCORSO SCUOLA 2015/2016
Nonostante, infatti, l’attuale ritardo per l’emanazione del bando del concorso docenti rispetto ai tempi prefissati dalla legge 107/2015 (meglio nota come legge della Buona Scuola) che aveva posto come limite ultimo per la pubblicazione il 1° dicembre 2015, dal Miur si vocifera di un prolungamento ulteriore dei tempi d’attesa.
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Lo stesso Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, a fronte della maturata consapevolezza che tale data non sarebbe stata rispettata, aveva annunciato forse troppo ottimisticamente: “Se non sarà l’1, sarà il 2”.
TEMPI RITARDATI PER IL BANDO: A QUANDO?
Quelli che dunque dovevano essere al massimo un paio di giorni di ritardo ora sembrano destinatati invece a diventare un paio di settimane. In realtà, i tempi di attesa per la pubblicazione del bando che darà avvio al nuovo concorso per 63.700 posti, non sono affatto chiari.
Mentre alcuni parlano di una decina di giorni al massimo, altri invece si allargano addirittura a tre settimane.
Le tempistiche, infatti, dipendono anzitutto dalla data in cui verrà approvato dal Consiglio dei Ministri, in via definitiva, il testo della nuova riforma delle classi di concorso. E’ stato messo in calendario, per la settimana, un incontro fra i tecnici del Miur e i relatori delle Commissioni al fine di indicare una priorità degli interventi richiesti nei pareri. A chiedere un incontro con il Ministero si sono fatti avanti anche i sindacati per premere sulla salvaguardia dei docenti di ruolo e dei precari.
Mentre la contingenza del concorso incombe, il Miur sembra non voler rinunciare a dimostrare ancora una volta che il piano straordinario di assunzione funziona bene, nonostante le innumerevoli proteste.
Dal Miur rassicurano, poi, che il prolungato ritardo per l’emanazione del bando non avrà effetti sui tempi, peraltro già stabiliti, riguardanti sia le prove, che verranno avviate a primavera, sia la costituzione delle graduatorie affinché possano partire le assunzioni in ruolo dell’anno scolastico 2016/17.
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