Concorso scuola 2012: abilitati o non abilitati? 10.000 se lo chiedono

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Dopo le linee guida, le dichiarazioni del ministro Profumo, dopo il bando ufficiale e gli istantanei ricorsi al Tar presentati dall’Anief, un’altra voce di protesta si leva fragorosa,  quella dei 10.000 diplomati magistrali che si sono rivolti, mediante il Coordinamento Nazionale Diploma Magistrale, nelle persone di Filomena Vassallo (coordinatrice diplomati magistrali), Barbara Bernardi (Sisa scuola) e Giulia Bertelli (Cub scuola), alla VII Commissione.

La documentazione presentata di fronte alla commissione è praticamente enciclopedica dal momento che riassume e constata tredici anni di immobilismo dei diplomati magistrali che sono stati costretti nelle fasce per non abilitati, il che li ha inevitabilmente condotti a non vedersi riconosciuta nessuna abilitazione con l’effetto devastante che il ministero non consente loro di entrare nelle Graduatorie ad Esaurimento. Quello che chiedono, dunque, è un’analisi del loro titolo, che venga reso noto quale valore abbia e come sia possibile usarlo a livello burocratico.

Tutto questo clamore nasce dall’ostruzionismo del Miur, che ancora una volta si contraddistingue per l’assenza di chiarezza e trasparenza, le stesse tanto predicate da Profumo ai tempi dello scandalo del Tfa, quando fu facile mettere in piazza i nomi di quelli che avevano sbagliato, il coraggio di mettere avanti gli altri, bel coraggio.

L’incontro fra Commissione  e Coordinamento Nazionale Diploma Magistrale è stato pensato da l’On. Pierfelice Zazzera che, insieme alla presidente di commissione Ghizzoni, ha posto numerose domande facendo ricadere l’attenzione proprio sulle mancate risposte del Ministero, sull’assenza di una direttiva ministeriale che aiutasse i diplomati ad orientarsi e capire se sarebbero stati inseriti come abilitati oppure no.

La Commissione ascoltato e valutate le richieste del Coordinamento ha deciso di ritenere valide e congrue tutte le richieste manifestate dall’interrogazione e, a partire dall‘On Ghizzoni, ha deciso di impegnarsi in due provvedimenti per risolvere questa situazione; 1) sollecitare il Ministero a  fornire una risposta all’interrogazione dell’On. Ciccanti sul valore del diploma magistrale intitolata “diploma magistrale” appunto, 2) presentare una risoluzione con carattere d’urgenza che punti a far chiarezza da parte del Miur che dovrà indicare nettamente quale sia la posizione dei diplomati magistrale all’interno del bando concorsuale.

L’augurio è che questa vicenda trovi presto il suo compimento, coronato dalla chiarezza che merita, tuttavia a questo punto sorge una domanda; se l’abilitazione l’hanno richiesta coloro che hanno conseguito un “diploma magistrale“, coloro che hanno conseguito una “laurea magistrale” che diritti vantano? Forse per il solo fatto che le lauree magistrali sono più recenti hanno meno credito dei diplomi? Le lauree magistrali furono create apposta con il palese intento di abilitare, solo dopo che furono poste in essere si scoprì che era stata una manovra demagogica, perché la specialistica magistrale di per sé, purtroppo, non abilita proprio a niente, anzi no, a qualcosa abilita, a fare il Tfa; che fortuna eh?!

 

Alessandro Camillini

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