Concorso Magistratura 2023, bando per 400 posti: diario della prova scritta

Allegati

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 5 dicembre 2023 il Decreto del Ministro della Giustizia del 4 dicembre 2023 contenente il diario della prova scritta del Concorso Magistratura 2023 per il reclutamento di 400 Magistrati ordinari. Il bando recepisce le novità introdotte dal Decreto Aiuti ter (Decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144 convertito con modificazioni dalla L. 17 novembre 2022, n. 175), e in particolare dall’articolo 33 del Dl che elimina il requisito del diploma di specializzazione.

Le prove scritte del concorso avranno luogo in Roma, alla Fiera Roma, Via Portuense n. 1645-1647 nei giorni 24, 25 e 26 gennaio 2024 con ingresso nelle sale di esame dalle ore 7.30. Nei due giorni precedenti i candidati dovranno presentarsi nella medesima sede d’esame per l’espletamento delle procedure identificative preliminari e per la consegna dei codici e dei testi di legge di cui è ammessa la consultazione.

Vediamo nei prossimi paragrafi tutti i requisiti di partecipazione, come fare domanda e come saranno le prove del Concorso Magistratura 2023.

Indice

Concorso Magistratura 2023: requisiti

Come anticipato, i requisiti di partecipazione al Concorso Magistratura 2023 tengono conto delle novità introdotte dal Decreto Aiuti ter. In particolare, potrà fare domanda per partecipare alla selezione il candidato che:

  • sia cittadino italiano;
  • abbia l’esercizio dei diritti civili;
  • sia di condotta incensurabile;
  • sia fisicamente idoneo all’impiego a cui aspira;
  • sia in possesso degli altri requisiti per l’accesso alla pubblica amministrazione;
  • sia in posizione regolare nei confronti del servizio di leva al quale sia stato eventualmente chiamato;
  • non sia stato dichiarato per tre volte non idoneo nel concorso per esami alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda;
  • rientri, senza possibilità di cumulare le anzianità di servizio previste come necessarie nelle singole ipotesi, in una delle seguenti categorie:
    • magistrati amministrativi e contabili;
    • procuratori dello Stato che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
    • dipendenti dello Stato, con qualifica dirigenziale o appartenenti ad una delle posizioni corrispondenti all’area C, già prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro, comparto Ministeri, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica, che abbiano costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
    • appartenenti al personale universitario di ruolo docente di materie giuridiche in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
    • dipendenti, con qualifica dirigenziale o appartenenti alla ex area direttiva, della pubblica amministrazione, degli enti pubblici a carattere nazionale e degli enti locali, che abbiano costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica o, comunque, nelle predette carriere e che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
    • abilitati all’esercizio della professione forense anche se non iscritti all’albo degli avvocati e, se iscritti all’albo degli avvocati che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
    • coloro i quali hanno svolto le funzioni di magistrato onorario per almeno sei anni senza demerito, senza essere stati revocati e che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
    • laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni.

Possono comunque partecipare i:

  • laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e del diploma conseguito presso le scuole di specializzazione per le professioni legali previste dall’articolo 16 del decreto legislativo 17 novembre 1997, n. 398, e successive modificazioni;
  • laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza a seguito di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, salvo che non si tratti di seconda laurea, ed hanno conseguito il diploma di specializzazione in una disciplina giuridica, al termine di un corso di studi della durata non inferiore a due anni presso le scuole di specializzazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162;
  • laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza a seguito di un corso universitario di durata almeno quadriennale e che hanno concluso positivamente lo stage presso gli uffici giudiziari o hanno svolto il tirocinio professionale per diciotto mesi presso l’Avvocatura dello Stato, ai sensi dell’art. 73 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, nel testo vigente a seguito dell’entrata in vigore del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito con legge 11 agosto 2014, n. 114;

Tutti i requisiti devono essere posseduti entro la scadenza del termine per l’invio delle domande di partecipazione.

Scarica il bando

Decreto 9 ottobre 2023 – Bando Concorso Magistratura 2023

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Concorso Magistratura 2023: domanda

La domanda di partecipazione al Concorso Magistratura 2023 deve essere inviata esclusivamente per via telematica, tramite il portale concorsi del Ministero della Giustizia, accedendo a questo indirizzo tramite SPID, CIE o CNS. Il termine per l’invio delle domande si è chiuso il 13 novembre 2023.

Per la partecipazione è richiesto il pagamento di un contributo di segreteria di 50 euro, da effettuarsi tramite PagoPA seguendo le indicazioni che saranno fornite durante la presentazione della domanda.

Concorso Magistratura 2023: prova scritta

La selezione si articola in:

  • una prova scritta,
  • una prova orale.

La prova scritta consiste nello svolgimento di tre elaborati teorici vertenti su:

  • diritto civile;
  • diritto penale;
  • diritto amministrativo.

Gli elaborati devono essere presentati nel termine di otto ore dalla dettatura della traccia. I candidati potranno consultare i semplici testi dei codici, delle leggi e dei decreti dello Stato, secondo le modalità che verranno determinate nel decreto ministeriale di adozione del diario delle prove scritte. Sono ammessi alla prova orale i candidati che ottengono non meno di 12/20 punti in ciascuna delle materie della prova scritta. Il diario della prova scritta sarà pubblicato il 5 dicembre 2023 nella Gazzetta Ufficiale e sul sito istituzionale del Ministero.

Concorso Magistratura 2023: prova orale

La prova orale verterà su:

  • diritto civile ed elementi fondamentali di diritto romano;
  • procedura civile;
  • diritto penale;
  • procedura penale;
  • diritto amministrativo, costituzionale e tributario;
  • diritto commerciale e fallimentare;
  • diritto del lavoro e della previdenza sociale;
  • diritto comunitario;
  • diritto internazionale pubblico e privato;
  • elementi di informatica giuridica e di ordinamento giudiziario;
  • colloquio su una lingua straniera scelta fra le seguenti: inglese, francese, spagnolo e tedesco.

Conseguono l’idoneità i candidati che ottengono non meno di 6/10 in ciascuna delle materie della prova orale, e un giudizio di sufficienza nel colloquio sulla lingua straniera prescelta, e comunque una votazione complessiva nelle due prove non inferiore a 108 punti. Non sono ammesse frazioni di punto.

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Concorso Magistratura 2023: diario prova scritta

Come anticipato, nella Gazzetta Ufficiale del 5 dicembre 2023 è stato pubblicato il Decreto del Ministro della Giustizia del 4 dicembre 2023 contenente il diario della prova scritta. I candidati dovranno presentarsi in Roma, alla Fiera di Roma, Via Portuense, n. 1645- 1647, per l’espletamento delle procedure identificative preliminari e per la consegna dei codici e dei testi di legge di cui è ammessa la consultazione in sede di esami, nei giorni e negli orari seguenti:

  • il giorno 22 gennaio 2024 – ingresso nord, dalle ore 8.00 alle ore 10.00, i candidati il cui cognome inizia con la lettera “A” e la lettera “B”;
  • il giorno 22 gennaio 2024 – ingresso nord, dalle ore 10.30 alle ore 12.30, i candidati il cui cognome inizia con la lettera “C”;
  • il giorno 22 gennaio 2024 – ingresso nord, dalle ore 14.00 alle ore 16.00, i candidati il cui cognome inizia con la lettera compresa tra “D” e la lettera “F” inclusa;
  • il giorno 22 gennaio 2024 – ingresso nord, dalle ore 16.00 alle ore 18.00, i candidati il cui cognome inizia con lettera compresa tra la “G” e la lettera “L” inclusa;
  • il giorno 23 gennaio 2024 – ingresso est, dalle ore 8.00 alle ore 10.00 i candidati il cui cognome inizia con lettera compresa tra la “M” e la lettera “O” inclusa;
  • il giorno 23 gennaio 2024 – ingresso est, dalle ore 10.30 alle ore 12.30, i candidati il cui cognome inizia con la lettera la “P” e “Q”;
  • il giorno 23 gennaio 2024 – ingresso est, dalle ore 14.00 alle ore 16.00, i candidati il cui cognome inizia con lettera “R“ e la lettera “ S”;
  • il giorno 23 gennaio 2024 – ingresso est, dalle ore 16.00 alle ore 18.00, i candidati il cui cognome inizia con la lettera compresa tra la “ T” e la “ Z” inclusa;

Le prove scritte del concorso avranno luogo in Roma, alla Fiera Roma, Via Portuense n. 1645-1647 nei giorni 24, 25 e 26 gennaio 2024 con ingresso nelle sale di esame dalle ore 7.30.
L’ingresso dei candidati sarà consentito fino alle ore 10.00 successivamente verranno chiusi i cancelli esterni e saranno ammessi all’esame solo i candidati presenti all’interno degli stessi.
Per ciascuna materia oggetto delle prove scritte i candidati avranno a disposizione, per lo svolgimento del tema, otto ore dalla dettatura della traccia, salva la concessione di tempi aggiuntivi ai candidati ai quali siano stati riconosciuti con delibera del Consiglio Superiore della Magistratura.

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Alessandro Sodano