In realtà, le dimensioni della selezione pubblica indetta dall’ente guidato da Rossella Orlandi riguardano non già i posti aperti nel bando attesissimo, ma limitato a “soli” 892 funzionari.
La vastità del concorso dipende, in realtà, dalla quantità smisurata di iscritti alla selezione, che ha portato 137.515 persone con i requisiti in mano a tentare di giocarsi la carta per un posto all’Agenzia delle Entrate.
Un numero che le istituzioni si attendevano certamente alto, ma non in queste proporzioni. Un oceano di domande, oltre a quelle non accolte per la mancanza dei requisiti – lo ricordiamo, laura in giurisprudenza, economia o scienze politiche – tale da convincere Agenzia e organizzatori a spostare tutte le singole prove regionali nella grande fiera di Roma, che ospiterà,a partire da giovedì, uno per uno tutti i papabili funzionari che si contenderanno il posto nell’arco di quasi un mese di prove.
La fine del primo round, al termine del quale, come auspicato dall’ente fiscale, dovrebbe arrivare una prima, importante scrematura, è infatti il 5 giugno, giorno in cui tutte le regioni coinvolte avranno svolto le proprie selezioni.
Si tratta della prova oggettiva-attitudinale che consiste in una serie di quesiti a risposta multipla e mira ad accertare il possesso da parte del candidato delle attitudini e delle capacità di base necessarie per acquisire e sviluppare la professionalità richiesta.
Passeranno “il turno” detta in gergo sportivo, solo coloro che totalizzeranno un minimo di 24/30 e rientrano in graduatoria nel limite massimo di cinque volte il numero dei posti per i quali concorrono.
Questi i posti:
Emilia Romagna, posti n. 110
Liguria, posti n. 20
Lombardia, posti n. 470
Piemonte, posti n. 110
Toscana, posti n. 42
Veneto, posti n. 140
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