Concorso Cancellieri sospeso, domani la decisione

Concorso Cancellieri 2017: il Tribunale sospende le procedure e richiede la partecipazione degli stranieri, domani l’udienza di Appello.

Redazione 05/06/17
Il Concorso Cancellieri 2017 è stato sospeso il 27 maggio dal Tribunale di Firenze: su ricorso del Ministero della Giustizia, saranno ora i giudici dell’appello a decidere il 6 giugno se si potrà procedere con la valutazione degli esami o se si dovrà invece riaprire il Concorso.

Motivo della contesa? La non ammissione alle prove preselettive dei cittadini stranieri, sia comunitari che extracomunitari con permesso di soggiorno. Vediamo nel dettaglio cosa è successo.

Per approfondire, visita la nostra sezione dedicata al Concorso Cancellieri 2017.

 

Concorso Cancellieri, il Tribunale blocca le procedure

Il tanto atteso Concorso Cancellieri, quindi, che ha visto la partecipazione di oltre 300mila candidati, è per ora bloccato. Un’ennesima pesante tegola per tutti gli aspiranti Assistenti giudiziari, che già nei giorni scorsi avevano dovuto fare i conti con un ritardo nella pubblicazione delle graduatorie.

Ma cos’è successo esattamente? Tutto è nato dal ricorso presentato da una signora albanese. Assistita dalla onlus L’Altro Diritto, la donna ha inviato una diffida al Ministero della Giustizia lo scorso dicembre, lamentando di essere stata esclusa dalle procedure di selezione perché straniera e sostenendo che la richiesta della cittadinanza italiana fosse illegittima. Alla mancata risposta del Ministero, la donna si era quindi rivolta alla magistratura. Il 27 maggio il giudice del lavoro di Firenze ha accolto la sua richiesta, sospendendo le procedure d’esame e ordinando non solo l’ammissione al Concorso della donna albanese, ma anche di tutti i candidati stranieri provvisti dei requisiti.

Gli stranieri sono ammissibili al Concorso?

Ma, nella sostanza, i cittadini stranieri sono ammissibili al Concorso Cancellieri oppure no?

Molti ricorderanno che l’art. 3 del bando prevedeva esplicitamente il possesso della cittadinanza italiana tra i requisiti di partecipazione. Ed effettivamente il Trattato di funzionamento dell’Unione Europea permette ai Paesi membri di riservare gli impieghi nella pubblica amministrazione ai soli cittadini dello Stato. La Corte di Giustizia, tuttavia, ha propeso negli anni per un’interpretazione meno restrittiva di tale norma, e oggi in Italia l’ammissione ai concorsi pubblici è riservata agli italiani solo per mansioni che riguardano “l’esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri” o “la tutela dell’interesse nazionale“.

Il punto è proprio questo: il ruolo di Assistente giudiziario del Concorso Cancellieri prevede l’esercizio dei pubblici poteri, come sostiene il Ministero, oppure è un’attività meramente esecutiva, come sostengono la ricorrente e il Tribunale di Firenze?

Il Concorso Cancellieri potrà andare avanti?

La risposta si conoscerà, salvo ritardi, domani 6 giugno.

L’ordinanza della sezione lavoro del Tribunale di Firenze ha richiesto la sospensione del Concorso “sino alla conclusione del giudizio di merito“, in modo da permettere ai potenziali candidati non italiani di essere eventualmente riammessi alla procedura in tempo per partecipare alle selezioni. Se anche l’Appello darà ragione alla ricorrente, e sempre a meno di un ulteriore ricorso in Cassazione, il Ministero dovrà riaprire il bando e permettere la partecipazione di un numero potenzialmente alto di altri candidati. In caso contrario, la selezione potrà andare avanti come previsto. La parola ai giudici.

 

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