“All’articolo 1, comma 179, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, sono apportate le seguenti modificazioni:
- dopo le parole: “correlate professionalità” sono inserite le seguenti: “o di adeguato titolo di studio coerente con i profili da selezionare”;
- è aggiunto, in fine, il seguente periodo: “Al personale reclutato è assicurata, a cura dell’Agenzia per la coesione territoriale e nei limiti delle risorse disponibili di cui al presente comma, una formazione specifica in relazione ai profili rivestiti e alle funzioni da svolgere””.
In poche parole, la modifica consentirà di bandire un nuovo concorso allargando la partecipazione anche ai giovani privi di esperienza professionale, per non rischiare di incappare in un nuovo flop.
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Durante il Question time del 14 luglio alla Camera, il Ministro per la Pubblica Amministrazione Brunetta ha risposto a un’interrogazione da parte della deputata Alaimo circa il Concorso per 2800 tecnici al Sud. La domanda riguardava il flop del concorso, che ha visto la copertura di circa la metà dei posti disponibili.
Il ministro ha voluto rassicurare, annunciando un nuovo concorso per la copertura dei posti rimasti vacanti. Di seguito le parole del ministro Brunetta:
“I risultati del concorso sono sotto gli occhi di tutti, vale a dire: non si sono semplicemente coperti tutti i posti messi a concorso. Uno potrebbe anche dire che il concorso è stato serio, rigoroso e probabilmente ha dato origine alla copertura di circa metà dei posti disponibili. Tra l’altro, […] stiamo rilanciando il concorso, proprio per coprire tutti i posti disponibili, lo faremo nei prossimi giorni con i risultati tra settembre e ottobre.“
Quindi il concorso per 2800 tecnici al Sud ripartirà per coprire i posti rimasti vuoti dopo il flop del concorso precedente.
Un’altra questione sollevata in aula riguardava le motivazioni del flop, ascrivibile tra le altre cose anche alla bassa remunerazione dei profili tecnici. Il ministro Brunetta ha proseguito:
“[…] era corretto prevedere l’assunzione di tecnici con esperienza e poi offrire loro un posto a termine con remunerazione, come dire, medio-bassa? La scopertura maggiore è avvenuta proprio sui profili tecnici, sugli ingegneri, sugli informatici e cioè sulle specializzazioni. Quindi, la riflessione, che io ho già fatto al Senato, e invito a fare anche qui, in quest’Aula, è che molto probabilmente dovremo cambiare modo di offrire occasioni di lavoro, anche alla luce del PNRR prossimo venturo, offrire tipologie diverse, specializzazioni diverse, proprio per incontrare una domanda che attualmente non c’è, non solo per questo concorso, ma – vi do un’altra informazione – in tutti i concorsi che si stanno tenendo in Italia in questo momento e stanno avendo risultati simili: bassa affluenza e bassa idoneità.“
Viene quindi riconosciuta la necessità di un cambiamento che potrebbe portare a una vera ripartenza della macchina dei concorsi pubblici in Italia, che dopo lo stop della pandemia, ha visto una ripresa piena di dubbi ed errori.
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Secondo quanto si apprende dal sito del ministero, il ministro ha inoltre lasciato agli atti il testo dell’ordinanza collegiale n. 3833/2021 del Tar Lazio, con la quale viene respinta la richiesta cautelare di annullamento della modifica del bando del concorso Tecnici Sud presentata a corredo di un ricorso collettivo.
Il Tar ha confermato la legittimità della riapertura del bando, riconoscendo come pienamente aderenti ai principi meritocratici i criteri che hanno indotto il Dipartimento della Funzione pubblica alla modifica.
Si attendono quindi novità nei prossimi giorni per sapere quali saranno i dettagli del nuovo bando e come opererà la nuova selezione.
Di seguito l’intervento del Ministro Brunetta al Question Time del 14 luglio:
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