Concorsi Scuola 2021: tutte le novità
“Il tema del precariato si è accumulato negli ultimi 8 anni e i problemi della scuola non sono dovuti alla pandemia. Noi stiamo andando verso una scuola nuova e non ci possiamo permettere di mettere gli insegnanti che già operano contro i giovani. Sia la scuola il luogo in cui il Paese ritrova la sua unità. Non si può immaginare che da una parte ci sono le forze che difendono i vecchi e dall’altra le forze che difendono i giovani. Il Ministro si rivolge al Parlamento. Si trovi una soluzione.”
Durante questo intervento il Ministro ha escluso fermamente, dal suo punto di vista, delle sanatorie per i docenti, chiedendo invece alla politica una soluzione condivisa: “Io non voglio sanatorie, parlo chiaro. Ci sono alcuni docenti che hanno già maturato esperienza, chi invece no. Ma dobbiamo arrivare ad una sintesi politica. Tutte le forze politiche si devono esprimere. Nessuno ha parlato di soluzioni di ripiego. Bisogna dare però risposte chiare.”
Lo scopo del Ministro dell’Istruzione sarebbe quello di istituire dei “percorsi per permettere a tutti coloro che sono oggi nella professione di trovare una posizione di sicurezza e tranquillità” attraverso degli eventuali Concorsi Scuola. L’obiettivo in questione sarà realizzabile solamente se nella maggioranza, come ha spiegato lo stesso Bianchi, sarà raggiunta l’unità ed una sintesi tra tutte le forze politiche: “se qualcuno deve abbassare una bandiera la abbassi.”
Infine il Ministro ha illustrato l’ipotesi per fare fronte all’emergenza precariato che affligge la scuola: l’idea sarebbe quella di indire un corso-concorso con l’obiettivo di selezionare un totale di 60 mila docenti, oggi supplenti, a seconda di:
- titoli in possesso,
- anni di insegnamento in classe,
- specializzazioni,
- dottorati.
Gli insegnanti selezionati da questo corso-concorso avrebbero quindi la possibilità di abbandonare il precariato per la durata di una stagione; inoltre nel corso del 2021-2022 sarebbero formati e valutati per poi affrontare un esame finale con una commissione esterna alla scuola dove lavorano. Secondo il Ministro Bianchi: “chi si iscrive oggi all’università deve sapere il percorso che lo aspetta laddove decida di fare la nobile professione dell’insegnante. Il Recovery fund ci dice che dobbiamo darci programmazione di lungo periodo“.
Infine, riguardo la tematica dei Concorsi scuola: “Ogni anno dovrà essere fatto un concorso in relazione ai bisogni, perchè ricordo che il modo in cui si entra nella pubblica amministrazione è quello dei concorsi. Non stiamo cercando soluzioni di ripiego, ma percorsi differenziati anche tra coloro che hanno più di 36 mesi di servizio per dare risposte in relazione ai bisogni formativi e di crescita di ognuno“.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento