L’obiettivo del programma è favorire il ricambio generazionale. Come riferisce il Ministro, infatti, “nel 2021, per la prima volta, ci saranno più pensionati ex dipendenti pubblici che dipendenti pubblici attivi“. Un altro appunto riguarda i tempi delle procedure di selezione, decisamente lente con un tempo medio tra emersione del bisogno e assunzione di circa 4 anni.
Anche l’Anci, in una nota fatta pervenire dal Presidente Decaro al Ministro Brunetta, ha sottolineato la necessità di intervenire nella semplificazione delle procedure di selezione, per velocizzare i concorsi e sopperire a una carenza di personale endemica, con i Comuni e le Città Metropolitane che, negli ultimi 12 anni, hanno perso circa il 25 per cento del loro capitale umano.
Per questo motivo, afferma Brunetta, “è urgente ripensare i meccanismi di selezione e reclutamento delle persone“, partendo dalle raccomandazioni che ha fornito la Commissione europea e integrandole con le linee programmatiche che emergeranno dai dibatti in parlamento.
Concorsi pubblici: le novità in arrivo
Con le premesse sopraccitate, e nell’ottica della transizione digitale tanto cara al nuovo governo, le linee programmatiche per il rinnovo e il rilancio della Pubblica amministrazione prevedranno una profonda riforma del sistema, soprattutto per quanto riguarda i concorsi pubblici.
È infatti previsto l’addio al modello di concorso centralizzato con graduatorie a scorrimento e durata pluriennale optando per percorsi più veloci e trasparenti. I modelli di selezioni dai quali si trarrà ispirazione sono quelli delle organizzazioni internazionali, con un occhio di riguardo per la gestione digitale di tutte le procedure.
Verrà creato un portale unico per il reclutamento, un’infrastruttura in grado di gestire i concorsi su tutto il territorio nazionale, prove concorsuali comprese. In quest’ottica un ruolo centrale verrà attribuito al Formez, per il quale è prevista una profonda ristrutturazione.
Per pensare al meglio le selezioni per Enti locali e Regioni, si sta inoltre lavorando a una banca dati dei fabbisogni centralizzata, che verrà integrata al portale unico. Saranno previsti incentivi all’esodo di lavoratori vicini all’età pensionabile o con preparazione non adeguata alla transizione digitale, il tutto per favorire il ricambio generazionale.
In sintesi quindi:
- abbandono dei concorsi centralizzati con graduatoria a scorrimento;
- procedure digitalizzate, dall’iscrizione alle prove;
- creazione di un portale unico per i concorsi pubblici;
- potenziamento del Formez;
- banca dati centralizzata sui fabbisogni di tutti gli Enti pubblici
- incentivi per favorire il ricambio generazionale.
Concorsi pubblici: il “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale”
Oggi, 10 marzo, il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi ha firmato il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale con il Ministro Brunetta e i segretari generali Landini, Sbarra e Bombardieri.
Nel Patto, che ha come obiettivo il rilancio dell’Italia grazie alle risorse del Next Generation EU, si parla di “massiccio investimento nella Pubblica Amministrazione attraverso la semplificazione dei processi e un massiccio investimento nel capitale umano“.
Assunzioni con procedure più veloci e snelle, ulteriore regolamentazione del lavoro agile e formazione continua dei lavoratori saranno le chiavi del nuovo Piano e della nuova PA.
Concorsi pubblici: “Decretone” in arrivo
Le linee programmatiche dettate dal Ministro Brunetta saranno contenute all’interno di un Decreto che si affiancherà al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano. Al suo interno, le indicazioni per rendere operativi fin da subito quei provvedimenti previsti dal Piano per la riforma della Pubblica Amministrazione ma non solo.
“Stiamo lavorando a un decreto di accompagnamento del Pnrr, abbiamo lavorato partendo da quello, in cui ci sono cose bellissime da attuare e cose che forse non hanno funzionato. Noi accompagneremo il testo del nuovo Pnrr con un decreto legge già approvato, che attua le cose dette qui dentro e quindi, se ci sono indicazioni sui concorsi, sulla semplificazione dei concorsi, sulle carriere, sulla digitalizzazione non saranno buone intenzioni ma articoli di decreto che entra immediatamente in vigore“.
Non solo concorsi quindi, ma lavoro, formazione, digitalizzazione, scuola. Si preannuncia quindi una stagione di grandi novità, con una riforma, quella della PA, alla quale si accompagneranno quelle già annunciate sulla giustizia e la riforma fiscale.
(FOTO governo.it)
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento