Concorsi Pubblici 2021, Decreto Covid in Gazzetta: le misure approvate per semplificare le prove

Redazione 02/04/21
*aggiornamento del 1/04/2021: il Decreto Covid è stato pubblicato in Gazzetta. Confermate le misure presenti in bozza per sbloccare i concorsi pubblici 2021, il cui svolgimento è stato rallentato dal Covid-19. Dal 3 maggio è consentito lo svolgimento in presenza nel rispetto delle linee guida approvate dal Comitato tecnico Scientifico.

Abbiamo trovato la strada, il percorso per fare tutti i concorsi e farli magari anche meglio del passato, basta ai concorsi con carta e penna” sono state le parole del Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, durante la presentazione della Relazione 2020 del CNEL sulla qualità dei servizi statali a livello locale e nazionale. Un percorso iniziato dall’ex Ministro Dadone e arrivato al culmine con l’attuale amministrazione.

Nel Decreto-legge Covid è stata ufficializzata questa scelta, frutto di un confronto con il Comitato Tecnico Scientifico per “ridare la speranza a decine di migliaia, se non centinaia di migliaia, di giovani che attraverso un concorso possono entrare nella Pa (comuni, province, regioni, istituzioni centrali dello Stato)”.

Vediamo le novità.

Concorsi pubblici: nuove regole e novità sulla valutazione dei titoli (aggiornato al 17/05)

Concorsi Pubblici 2021: le novità

Si è concluso nella serata del 31 marzo il Consiglio dei Ministri con la discussione delle misure del Decreto Covid. Il decreto è stato pubblicato il 1 aprile in Gazzetta Ufficiale ed è entrato in vigore il giorno stesso. Il testo passerà al vaglio delle Camere per la conversione in legge.

Confermato il ritorno a scuola per infanzia, primaria e secondaria di I grado (scuola media) anche in zona rossa e introdotto l’obbligo di vaccinazione per il personale sanitario. Le novità non mancano per i concorsi, come anticipato dalla bozza. Due le parole chiave: velocizzazione e semplificazione.

Ecco le disposizioni approvate che si applicano ai concorsi pubblicati (consultabili interamente al capo III, art. 10 del decreto):

  • Una sola prova scritta e una prova orale per le selezioni di personale non dirigenziale;
  • Prove informatiche e digitali, anche in presenza, ed eventuale prova orale in videoconferenza;
  • Preselezione tramite valutazione dei titoli e/o delle esperienze professionali;
  • Sedi decentrate e ove necessario anche non contestualità per evitare assembramenti;
  • Le commissioni esaminatrici possono essere divise in altre sottocommissioni e quindi il numero dei commissari può essere aumentato;

Le novità sono previste sia per i concorsi pubblicati dopo il decreto che per quelli pubblicati prima. Per questi ultimi, nel caso in cui la prova preselettiva non fosse già stata somministrata è possibile ricorrere alla valutazione dei titoli come preselezione dandone tempestiva comunicazione ai partecipanti. Si applicano anche ai concorsi che prevedono tra le fasi selettive anche un corso di formazione e ai concorsi RIPAM.

Non si applicano invece ai concorsi per il personale in regime di diritto pubblico (magistrati, carriera prefettizia, avvocati e procuratori dello Stato, forze armate, diplomatici, professori universitari e ricercatori).

Dal 3 maggio 2021 sarà consentito lo svolgimento delle procedure selettive in presenza dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni nel rispetto di linee guida validate dal Comitato tecnico-scientifico. Tra queste:

  • concorsi in presenza da organizzare su base regionale o provinciale per limitare gli spostamenti;
  • scaglionamento degli orari di presentazione per evitare assembramenti in prossimità e all’interno dell’area concorsuale;
  • prove pratiche in spazi aperti (ove possibile);
  • tampone rapido o molecolare da effettuare nelle 48 ore precedenti;
  • in sede d’esame indossare la mascherina Ffp2;
  • a ogni candidato verrà garantita un’area di 4,5 metri quadri e un distanziamento a 2,25 metri.

I candidati con sintomatologie riconducibili al Covid-19 (ad esempio febbre, difficoltà respiratoria, tosse, perdita di olfatto e gusto) non possono presentarsi alla prova.

All’ingresso di ogni aula verrà misurata la temperatura.

Concorso Magistratura: cosa cambia con il Decreto Covid

Novità anche per quanto riguarda il Concorso Magistratura, nell’art.11 del Decreto si legge infatti che “è consentito lo svolgimento della prova scritta” anche in deroga alle disposizioni vigenti che regolano lo svolgimento di procedure concorsuali durante l’emergenza pandemica da COVID-19.

Le modalità operative dello svolgimento della prova scritta e della prova orale verranno definite da un decreto del Ministero della Giustizia che deve essere adottato entro 30 giorni dall’entrata in vigore del presente.

I candidati possono accedere ai locali presentando una dichiarazione sostitutiva.

I componenti della commissione vanno nominati nei 30 giorni che precedono la data della prova scritta e non più nei 10 giorni. I criteri per la valutazione dei testi ammessi vengono pubblicati nei 10 giorni antecedenti.

La prova scritta prevede elaborati per 2 delle 3 materie previste e non più su tutte e tre. Gli elaborati devono essere terminati entro 4 ore e non entro 8. Le materie verranno sorteggiate dalla Commissione.

Decreto Covid: Concorso 2800 tecnici al sud al Formez

Nel Decreto c’è anche spazio per il reclutamento dei 2800 tecnici al sud, già previsto dal comma 179, art. 1 della legge di bilancio 2021, per assunzioni a tempo determinato. Nel testo viene specificato che al reclutamento “provvede il Dipartimento della funzione pubblica, avvalendosi anche di Formez PA“.

Il concorso prevede una fase di valutazione dei titoli e dell’esperienza professionale anche ai fini dell’ammissione alle successive fasi, il cui punteggio concorre alla formazione del punteggio finale, e una sola prova scritta mediante quesiti a risposta multipla, con esclusione della prova orale.

Viene abrogato il comma 181 della Legge di bilancio in cui veniva specificata la precedente normativa su cui sarebbe avvenuto il reclutamento.

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